Il 24 Febbraio 2022 la Russia, come noto ormai a tutti, ha invaso il territorio Ucraino. Questa guerra però non comincia di certo oggi: è un lungo conflitto che si protrae dal 2014.

Tra il 21 e il 22 novembre 2013 a Kiev scoppiano violente proteste pro UE e alla fine viene deposto il presidente Janukovyč. Alcuni uomini si oppongono alle proteste e prendono il controllo di alcune zone della penisola di Crimea, che viene riconosciuta russa dopo un referendum tenutosi il 18 marzo 2014. Lo stesso avviene anche nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, che si dichiarano indipendenti dell'Ucraina a seguito di un referendum tenutosi il 12 maggio 2014. L'accordo di Minsk di settembre 2014 sembra porre fine alla guerra, ma non è così. Dopo la caduta del muro di Berlino (1989) i maggiori esponenti della Nato avevano promesso al presidente Gorbaciov di non espandersi verso Est: ma avviene tutto il contrario, perché nel 1999 entrano nell'alleanza Atlantica Polonia, Repubblica Ceca ed Ungheria e cinque anni dopo è la volta di Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia. Nel 2009 si aggiungono Albania e Croazia, il Montenegro nel 2017 e infine a marzo 2020 anche la Macedonia del Nord. Ben cinque paesi che confinano con la Russia fanno ormai parte della Nato: il Cremlino negli anni si è dunque sentito sempre più accerchiato ed è anche per questo che un mese e mezzo fa ha deciso di intervenire militarmente.

Matteo Vincenzo Traino