Arte
Caravaggio: sorprendere e sorprendersi ne "La Vocazione di San Matteo"
La vocazione di San Matteo è una tela ad olio di notevoli dimensioni, la cui scena è ispirata al vangelo di Matteo. L'opera fu realizzata da Caravaggio tra il 1599 e il 1600 per la chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. I committenti gli avevano chiesto di rappresentare i momenti salienti della vita del santo.
La conversione di Matteo ben si prestava a realizzare un'analogia tra l'evangelista e il re di Francia Enrico IV, l'autore della celebre frase “Parigi val bene una messa”, che si era appena convertito al Cristianesimo e che con l'editto di Nantes aveva concesso libertà di culto agli ugonotti di Francia.
Proprio in quest'opera Caravaggio ricorre per la prima volta all'uso di quella luce che sarebbe poi diventata la caratteristica peculiare della sua arte. Cristo, come luce vera, fa irruzione in un locale buio e sorprende Matteo, invitandolo con un gesto della mano.
La scena si svolge in una stanza scura dove sono radunate cinque persone intorno ad un piccolo tavolo quadrato. Sulla sinistra un giovane uomo è intento a contare delle monete, con un altro uomo in piedi accanto a lui che lo controlla. Nessuno dei due sembra accorgersi di quello che sta accadendo. Cristo e San Pietro sono arrivati all'improvviso ed assolutamente inattesi per invitare Matteo a seguirli. L'evangelista è visibilmente sorpreso, e ciò è evidente nel gesto della mano rivolta verso se stesso, come a dire: “Cerchi proprio me?”. Gesù lo indica con espressione sicura, senza esitazione, con un gesto della mano che ricalca da vicino quello de “La creazione di Adamo” di Michelangelo. Mentre Cristo e San Pietro indossano tuniche antiche, gli altri personaggi hanno abiti di foggia contemporanea, forse per dare maggiore realismo e credibilità alla rappresentazione.
Tecnicamente l'elemento protagonista del quadro è la luce che domina la scena e conduce l'occhio del fruitore sul protagonista umano. Da un punto di vista tematico protagonista è la sorpresa: la sorpresa che fa Cristo presentandosi in quell'ambiente, ma soprattutto la sorpresa da parte di Matteo, assolutamente meravigliato di essere proprio lui, un povero esattore, il prescelto da Gesù.
Marianna D'Inzeo