Progressi della scienza

Il buco dell'ozono

Il buco dell’ozono consiste nell’assottigliamento della quantità dello strato di ozono presente nella stratosfera. La stratosfera è la parte dell’atmosfera che assorbe le radiazioni ultraviolette del Sole; contiene uno strato di ozono in grado di fare da scudo protettivo vero e proprio nei confronti della maggior parte dei raggi ultravioletti. I raggi ultravioletti, infatti, vengono assorbiti dalle molecole di ozono e non raggiungono la superficie terrestre dove, in grande quantità, sarebbero molto pericolosi per la nostra salute. Nel 1985, però, un gruppo di ricercatori rese noto che nell’arco di 8 anni la concentrazione di ozono nell’atmosfera al di sopra del Polo sud era diminuita del 40%. Si cominciò allora a parlare di buco dell’ozono. La riduzione dello strato di ozono è proseguita con fasi alterne. Infatti vi sono stati momenti in cui si è verificato un’ulteriore assottigliamento dello strato di ozono e periodi nei quali il fenomeno si è invece attenuato. La maggior parte degli studiosi ritiene che la diminuzione dell’ozono sia causata essenzialmente dai clorofluorocarburi. I clorofluorocarburi sono gas composti da cloro, fluoro e carbonio; sono usati per le bombolette spray, nei circuiti refrigeranti dei frigoriferi e dei condizionatori d’aria e come schiumogeni per la fabbricazione di materiali come il polistirolo espanso. Una volta giunti nella stratosfera le molecole di questi gas vengono spezzettate per azione dei raggi ultravioletti con liberazione di cloro; questo elemento, a sua volta, spezza le molecole di ozono e si lega all’ossigeno atomico, impedendo in questo modo la formazione di nuovo ozono. Il buco dell’ozono rappresenta un grave pericolo per la vita del pianeta in quanto causa gravi danni all’uomo, come disturbi agli occhi e cancro della pelle; agli invertebrati la distruzione dei tessuti e morte; alle piante la riduzione dell’attività fotosintetica e dell’accrescimento.


Roberto d'Urso