E poi ci sono io

DI KATHLEEN GLASGOW

“E poi ci sono io” è un libro scritto da Kathleen Glasgow che parla di una ragazza di 17 anni di nome Charlie.

Lei ha avuto un passato molto difficile, a scuola veniva presa di mira, suo padre si era suicidato, sua madre la picchiava, aveva perso la sua migliore amica ed era finita a vivere per strada..

Charlie portava sempre con sé una scatoletta di metallo con dentro pezzi di vetro, garze, cerotti e pomate per tagliarsi.

Fare quei tagli con il vetro sulle sue braccia le colmava l’enorme vuoto che aveva nel cuore per tutta la sofferenza che aveva provato.

Presto finì ricoverata nell’ istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota, lì conobbe ragazze come lei, alcune la rassicuravano, altre erano antipatiche e lei le detestava.

Fu quando le venne annunciato che sarebbe stata dimessa che la sua vita cambiò per sempre.

Quando uscì dall’ ospedale psichiatrico venne a prenderla sua madre ma, invece di portarla a casa, le diede in mano una busta con dentro soldi, la carta d’identità di Charlie e un biglietto per l’ Arizona dicendole che sapeva che non sarebbero andate d’ accordo e così aveva deciso di parlare con la mamma di un amico di Charlie per farla stare a casa loro.

Charlie era felicissima di questa cosa fino a quando scoprì che in realtà il suo amico Michael era in Tournée e che non sarebbe tornato prima di due settimane quindi avrebbe dovuto stare da sola.

Fu così che la protagonista si trovò senza nessun conoscente in un paesino sperduto nell’ Arizona, con il caldo e le sue maglie a maniche lunghe che metteva per nascondere le cicatrici sulle braccia.

Proverà a vivere una vita normale, lavorando in una tavola calda e vivendo in un appartamento malconcio, farà nuove amicizie e capirà cosa significa veramente ricominciare da zero.

Questo libro fa capire perfettamente cosa voglia dire vivere per strada e trovarsi in un posto nuovo da soli.

Come dice la scrittrice, questo libro è “un romanzo che ha il sospiro della vita” perché fa capire com’è la vita vivendo da soli, avere un lavoro e potersi permettere un appartamento.

In più permette di far capire cos’è l’autolesionismo e cosa provano le persone quando si tagliano, bruciano o comunque danneggiano la propria pelle volontariamente.

Consiglio questo libro a ragazzi sopra i 12 anni perché tratta argomenti abbastanza sensibili come, appunto, l’autolesionismo.



Elena Gobbo

III B

19/01/24