UNA MALATTIA CHE IN POCHI CONOSCONO: 

LA NARCOLESSIA

Narcolessia?! Una parola per molti ancora sconosciuta. Ma di che cosa si tratta?  È una malattia cronica molto rara di tipo neurologico (non psichiatrico) che causa disturbi del sonno; pensate che nel mondo colpisce solo tre persone ogni diecimila abitanti e la maggior  parte di questi sono uomini e donne con età compresa tra i tredici e trent’anni.

Svogliato!” ,“Stai dormendo ad occhi aperti”, “Svegliati!”. Questi sono insulti che le persone narcolettiche si sentono frequentemente dire e dimostrano come manchi ancora un’adeguata conoscenza sui disturbi del sonno.

Purtroppo , nonostante i progressi fatti dalla medicina negli ultimi anni, la narcolessia è ancora una malattia  sottodiagnosticata; pochi riescono a riconoscerne i sintomi e questo può causare disagi, non solo fisici, ma soprattutto psicologici ed emotivi alla persona che ne soffre. Il sintomo più frequente è l’eccessiva sonnolenza diurna, circa ogni due ore il narcolettico prova un irresistibile impulso di addormentarsi, dato che durante il sonno notturno è soggetto a continui risvegli che gli impediscono di  avere un sonno ristoratore e di riposare completamente. Cataplessia, ovvero un’ improvvisa perdita di forze  in presenza di forti emozioni, come imbarazzo e collera. Allucinazioni ipnagogiche, ossia sogni molto spesso reali e spaventosi ad occhi aperti che si verificano all’inizio del sonno. Paralisi del sonno in quanto prima di addormentarsi o subito dopo essersi svegliato la persona potrebbe sentirsi il corpo completamente paralizzato.

Sfortunatamente non esiste ancora una vera e propria cura a tutto questo, il narcolettico però può seguire una terapia per controllare i sintomi. Oltre all’assunzione di farmaci specifici, è possibile  pianificare dei pisolini durante il giorno per ridurre la possibilità di avere attacchi di sonno improvvisi, seguire un’alimentazione sana e fare attività fisica.

Fortunatamente non è una malattia mortale, ma può essere pericolosa se gli attacchi di sonnolenza si verificano durante la guida o attività simili che richiedono un livello di concentrazione molto alto. 

É molto importante avvisare insegnanti, coetanei e datori di lavoro in modo da non essere presi per persone “pigre” o con problemi psichiatrici. 

Per far capire cosa vuol dire soffrire di narcolessia senza averla diagnosticata vi riporto le parole di Massimo Zenti, presidente dell’associazione AIN(Associazione Internazionale Narcolettici)  che ha scoperto di essere narcolettico solo a vent'anni pur avendo cominciato a manifestare i sintomi a nove anni.

“Alla fine delle superiori mi ero ormai convinto di essere davvero svogliato e poco portato per lo studio, d’altronde me lo ripetevano tutti da anni” .

E allora non dormire anche tu… sostieni l’associazione AIN!

Giorgia Valcanover, 3c

 Fonti: https://www.narcolessia.org/