ANGOLO DELL'IMMAGINAZIONE

Diario di un libro

Mercoledì, 10 aprile 2024

Caro diario, intanto mi presento: sono libro.

Oggi è successa una cosa molto triste; il mio amico “Tenebre e Ossa” è stato portato via dalla libreria per finire sul Suo comodino. Da questa distanza non possiamo parlare perché altrimenti Lei ci scoprirebbe e sarebbe un vero disastro.

Sono ancora nello scomparto dei "preferiti ancora da leggere” insieme a Caraval (lo trovo molto strano ma credo che sia perché oltre a lui ci sono anche Legend e Finale che vogliono parlare, ma possono farlo uno alla volta, non vorrei mai essere una trilogia), Il circo della notte (lo trovo interessante, anche se non parla molto) e Five Survive (l’ autrice è la stessa di quel “Come uccidono le brave ragazze” che è arrivato ieri, ho trovato strano quello che è successo, strano perchè Lei l’ha messo tra i  “protetti” senza nemmeno dargli un’occhiata).

Sono dei libri che le sono piaciuti molto e, per questo, li ha messi nello scomparto più alto della libreria, sopra gli altri, come a stabilire una gerarchia, e, a sorvegliarli da mani indegne, due pupazzi con occhi grandi e luminosi con una falce in mano. Credo che si chiamino Mortine.

Quello che mi da’ fastidio è che i libri così si sentono più importanti e credono di poter trattare male gli altri.

Oggi Lei ci ha messo in ordine alfabetico e, mentre lo faceva, sussurrava i nostri nomi, come riflettendo, e io credo di chiamarmi “Il Custode”, ma non ne sono sicuro e gli altri non vogliono dirmelo.

Mentre ci sistemava ha preso un libro chiamato “Le leggende del mondo emerso” e l’ha portato via dicendo qualcosa a proposito del fatto che non doveva essere lì e che l’aveva già letto tempo prima. A queste parole ci siamo impietriti, come ha fatto a scappare dal suo destino per tutto questo tempo, sperava che se ne dimenticasse? Non lo so. Poi abbiamo tirato un sospiro di sollievo perché, chi per un motivo e chi per l’altro, tutti sapevano per certo di non essere stati letti. Io, ad esempio, so di non essere stato letto perché sono nuovo.

Un libro può avere sempre il dubbio di essere stato letto o meno perché, nel momento in cui vieni aperto, dimentichi ciò che succederà finché non  verrà letta l’ultima riga dei ringraziamenti dell’autore, un vuoto di memoria, come se non fosse mai successo niente. Ho saputo di libri che sono “morti” perché sono stati dimenticati o non finiti perché non erano interessanti. Ho pensato tutto il giorno alle “Leggende del mondo emerso”, mi dispiace molto.

Mio caro diario, devi sapere che ci sono due terribili destini: il primo è venire letti ma non essere così belli da meritarsi un posto tra i “protetti” e allora Lei li mette in un armadio, nascosti alla vista, lontani dalla luce e dai propri amici, circondati dal freddo legno.

Il secondo è finire nella libreria in corridoio; lì ci sono i libri letti da Sua madre e quelli che Lei pensa che non leggerà mai, ci finiscono i dimenticati e mai letti, senza uno scopo. 

Io ho paura, moltissima paura di finire nell'armadio, so che a priori sono un libro promettente, se non mi trovasse interessante una volta finito?

Non potrei finire tra i “protetti”.

O peggio, se non mi finisse? 

Rimarrei uno zombie per tutta la vita o magari verrei regalato.

Non voglio pensarci.

Mio caro diario custodisci i miei segreti e aspettane altri


Articolo di Ginevra Ballarini