EVENTI SCOLASTICI

Per un mondo libero

Da poco si è celebrata la Festa della Liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.

La nostra scuola ha così organizzato un evento che si è tenuto martedì 23 aprile nel salone polivalente. E' stato suddiviso in due momenti: il primo con le classi  quarte e quinte della Scuola Primaria e le prime della Scuola Secondaria, il secondo con le classi seconde e le terze della Scuola Secondaria.

L'evento si è svolto partendo dalla visione di un video sulla Resistenza, in seguito il Sindaco del CCRR ha aperto la cerimonia con un discorso sulla Resistenza di ieri e quella di oggi dei popoli che ancora devono combattere contro un oppressore.

Il primo collaboratore, nelle veci della Dirigente, ha portato i suoi saluti illustrano il significato della giornata e il senso di continuare a celebrarla. 

Ci sono poi stati diversi interventi: il vicesindaco di Favria, in riferimento a Tina Anselmi ha tenuto un discorso sulla Liberazione, la Signora Huseynov e i suoi figli hanno illustrato la loro storia di immigrati dallo Stato dell’Azerbaigian; la volontaria della Croce Rossa Viky Tarizzo ha portato la sua  esperienza di accoglienza degli immigrati di Lampedusa, infine la Presidente dell’ANPI ha rappresentato i partigiani d'Italia raccontandone la storia. 

In conclusione, i consiglieri del CCRR hanno letto alcune delle lettere o frasi scritte dalle classi e gli alunni hanno cantato "Bella Ciao" ed una canzone sulla libertà. 

Il simbolo utilizzato per la celebrazione è stato l'aquilone: in Afghanistan uno dei giochi più diffusi è quello dell’aquilone che rappresenta il simbolo della libertà. Lasciarlo trasportare dal vento è un’usanza molto antica in questa terra, ma da quando il regime degli studenti del Corano ne ha vietato il volo, è diventato anche simbolo dei diritti negati.

Nella Giornata della Memoria avevamo adottato la mongolfiera come simbolo della pace che non deve mai morire e per la ricorrenza del XXV aprile ci siamo uniti, attraverso l’aquilone, alla lotta di tutti i popoli che, come quello afghano, pongono Resistenza ad un oppressore. 

Articolo di Paolo Braida

25 APRILE 2024.mp4