[giugno 2019]

Architettura di Parole – I edizione, 2019


Concorso di scrittura per l'architettura indetto dall'OAPPC di Arezzo

(con fotografie di Riccardo Piovesana)

[partecipazione]

"IMPRESSE"

D’aucuns disent, perdus dans leur rêve, «une fleur»,

Mais c’est ne pas savoir que les mots tranchent,

S’ils croient le désigner, dans ce qu’ils nomment,

Transmutant toute fleur en idée de fleur. [...]


***


Certi dicono, persi nel loro sogno, «un fiore»,

Ma significa non sapere che le parole tagliano,

Se credono di designarlo, in quel che nominano,

Trasmutando ogni fiore in idea di fiore. [...]




(tratto da Bonnefoy Y., L'ora presente, poesia Lo specchio, Mondadori, Milano, 2015) 

Supercondominio area Appiani, TV - Mario Botta

I

inutile parlare

di ciò che l’occhio già dice, le forme

l’architettura si completa tra le forme

e tra le forme non è residuo di forme

è ciò che è tra


la piazza è forma per l’eco

eco di gente che passa

la piazza è forma per l’eco

eco dell’acqua che scorre

la piazza è forma per l’eco

ecco una penna che


è un’eco a forma di piazza

un’eco di pietra

è un’eco a forma di piazza

un’eco d’acqua

è un’eco a forma di piazza

un’eco di voci che


spaccano in pezzi una piazza di pietra.

Tomba Brion a S. Vito di Altivole, TV - Carlo Scarpa


II

inutile parlare

di ciò che l’occhio già dice, le forme

l’architettura si completa tra le forme

e tra le forme non è residuo di forme

è ciò che è tra


se Dio è

nel dettaglio

questo è

un tempio


perchè

egli

cosí come ogni poeta

è alla ricerca di Dio

e nel suo dettaglio

trama tra le forme

egli

lo evoca


lo lascia manifestarsi

ha il pieno controllo della tecnica

è dentro la tecnica quindi si dimentica della tecnica

lo lascia manifestarsi cosí.

Quartiere residenziale in Giudecca, VE - Gino Valle


III

inutile parlare

di ciò che l’occhio già dice, le forme

l’architettura si completa tra le forme

e tra le forme non è residuo di forme

è ciò che è tra


dire e l’indicibile


è forse un tentativo

di riproporre

in un nuovo unico

un impianto di città storica

storicamente sovrapposta?


è forse un tentativo

di ordinare

in un nuovo unico

un disordine regolatore

secolare?


è forse un tentativo

forzatamente ordinato

di estirpare

regole

dal non regolato


cinque perfette dita

si dispongono

a mimare l’indicibile.

Testo completo:

Libri di riferimento:

Yves Bonnefoy, L'ora presente, Mondadori, Milano, 2013
In questa pagina:copyright del testo e delle elaborazioni grafiche – Tommaso Antigacopyright delle fotografie – Riccardo Piovesana