Le Mura di Roma, ovvero spiccate strutture in alzato, rigide, ma pur sempre cucite e intessute: al di sopra vi leggiamo schemi, opus incertum, opus reticolatum, opus testaceum – ovvero tessiture differenti, giganti prospetti di pietra e laterizio che hanno però più a che vedere con un vestito piuttosto che, un po' supponentemente, con un sistema bellico-difensivo. Come se la spola entrasse dalle bianche porte urbane e cucisse, passo dopo passo, la tela urbana. Ma la "tela" è già un tipo di tessuto: Roma e le sue mura sono fatte di tela, di saia o di satino? E se le geometrie disegnate sulle sue mura non fossero altro che i segni residui di un immenso storico telaio?
Roma città eterna.
Roma città murata.
Roma città vestita.