Le Parole non Dette
Pellai, dopo un lungo progetto condotto insieme a educatori, ricercatori, pedagogisti e insegnanti di tutta Italia, ha deciso di scrivere questo libro, in cui parla dell'importantissimo problema dell' ABUSO SESSUALE nei confronti dei bambini.
Molti adulti durante la loro infanzia, hanno subito molestie e si sono tenuti dentro questo segreto per vari motivi.
Un tempo la prevenzione si poteva riassumere con le frase : "Non
accettare caramelle da uno sconosciuto",in queste poche parole erano racchiuse mille raccomandazioni riguardo alla prevenzione delle tossicodipendenze, del tabagismo e dell'abuso sessuale.
Siamo noi adulti, educatori e genitori, che dobbiamo aiutare i nostri figli a prevenire questi comportamenti e a parlare con loro in maniera tranquilla e serena, senza dimostrarci ritrosi nell'affrontare certi argomenti, in modo da permettere di fare uscire quelle "parole mai dette".
Il bambino che subisce un abuso non riesce a dare un senso a ciò che gli è successo. Vorrei riportare le parole dell'autore : " sospeso tra la paura,il disorientamento e talvolta il piacere provato, si affida alla forza del segreto e, così facendo, spesso implicitamente, autorizza la ripetizione dell'abuso sessuale che si cronicizza e intrappola sempre più la vittima e il suo carnefice all'interno del gioco che ha le caratteristiche del circolo vizioso".
Solitamente il molestatore non è mai uno sconosciuto, ma è una persona di famiglia, un caro amico, un parente stretto che si è conquistato la fiducia del bambino, ricoprendolo di mille attenzioni ed instaurando con lui un rapporto speciale.
Spesso la vittima si trova in una posizione di soggezione psicologica, determinata anche dalla differenza di età.
Vorrei sottolineare come l'abuso non sia determinato solo ed
esclusivamente dalle azioni sul bambino , ma anche da comportamenti come l'esibizionismo, mostrare materiali, scene o situazioni sessualmente espliciti.
Molte volte si creano degli aspetti ambivalenti causati dalle premure che l'adulto abusante rivolge alla sua vittima, ricoprendolo di attenzioni e di regali, facendolo sentire "speciale".
Questo meccanismo fa sì che il bambino da una parte vorrebbe che terminasse questo tipo di rapporto malato, dall'altra vorrebbe che non finisse per paura di perdere questi "vantaggi".
Il molestatore assume un atteggiamento di negazione, sostenendo e convincendosi che ciò che fa è un modo per dimostrare il suo affetto alla vittima e anche quando non può negare di fronte ai fatti , riesce a pronunciare frasi del genere :"In realtà al bambino non è successo niente", oppure " Non è stata poi una cosa seria".
Purtroppo le conseguenze di un abuso sono molteplici e dipendono da molti fattori; ne cito solo alcuni:
- L'ETA' DELLA VITTIMA: più elevata è l'età della vittima e più
serie possono essere le conseguenza derivanti dall'abuso.
- L'ETA' DELL'ABUSANTE: più ampia è la differenza d'età tra vittima e abusante, quindi più anziano è l'abusante, maggiori saranno le conseguenze dell'abuso subito.
- IL SESSO DELL'ABUSANTE: i bambini vittime di uomini sperimentano conseguenze più gravi.
- RICORSO ALLA FORZA FISICA DURANTE L'ABUSO.
- DURATA DELL'ABUSO: più l'abuso interessa un lungo periodo della vita della vittima, più gravi saranno le conseguenze.
- RELAZIONE ESISTENTE TRA VITTIMA E ABUSANTE: più vicino e conosciuto è l'aggressore e più gravi saranno le conseguenze per la vittima.
Le conseguenze di questi comportamenti sono molteplici :
- Bassi livelli di autostima.
- Difficoltà emotive.
- Incubi e disturbi del sonno.
- Ostilità,rabbia repressa,depressione.
- Disinteresse delle normali attività, oltre a problemi scolastici.
- Disturbi dell'attenzione, della memoria, della concentrazione,
ansia di piacere sempre agli altri, comportamenti aggressivi e
regressivi.
Purtroppo viviamo in una società che favorisce il fenomeno della
pedofilia. Basti pensare agli uomini occidentali che si recano nei Paesi più poveri del Centro/Sud America e nell'Estremo Oriente per avere
rapporti con bambine a pagamento, favorendo il "turismo sessuale".
Pellai cita anche i media, che sfruttano per campagne pubblicitarie,
delle bambine in posizioni già "erotiche", e Internet, che permette a
dei ragazzini immaturi di accedere a delle immagini pornografiche troppo
forti per loro e di entrare in contatto con persone sconosciute e
pericolose.
Molto spesso i bambini a scuola, soprattutto, manifestano dei
comportamenti sessuali che lasciano perplessi gli insegnanti.
Fenomeni come precoci esplorazioni del proprio corpo e altrui,
avvengono molto spesso in contesti al di fuori dell'ambiente famigliare,
in presenza di coetanei.
Pellai elenca alcuni comportamenti che rientrano nella normalità e
quelli, invece, che possono destare preoccupazione.
Riporto ciò che ha elencato l'autore e che a mio avviso è di estrema
importanza!
- COMPORTAMENTI NORMALI/EVOLUTIVAMENTE APPROPRIATI
. Conversazioni relative ai genitali o alla riproduzione con i propri
pari o persone vicine per età.
. "Fammi vedere il tuo che io ti mostro il mio ", riferito agli
organi genitali coni propri pari.
. Giocare al dottore.
. Masturbazione occasionale.
. Imitazione di comportamenti seduttivi, quali baciarsi o corteggiarsi.
- COMPORTAMENTI CHE NECESSITANO DI UNA RISPOSTA DELL'ADULTO
. Mostrare preoccupazione rispetto a temi di natura sessuale
( specialmente legati alle violenze sessuali.)
. Cercare di vedere i genitali degli altri, per esempio abbassando i
pantaloni o alzando la gonna di qualcun altro.
. Promuovere o tenere conversazioni sessualmente espliciti
all'interno del proprio gruppo di pari.
. Fare scherzi o proferire insulti a sfondo sessuale rivolti ad altre
persone.
. Evidenza di eccessiva precocità nelle conoscenze sessuali rivolti
ad altre persone.
. Evidenziare manifestazioni isolate di esibizionismo dei genitali,
interesse in materiale pornografico o "strusciamento" e
"palpeggiamento" diretto ad altri soggetti.
. Simulare azioni a sfondo sessuale ( ma non l'atto sessuale) con
amici o con bambole e oggetti.
- COMPORTAMENTI CHE RICHIEDONO UN INTERVENTO CORRETTIVO DA PARTE DELL'ADULTO.
. Promuovere o tenere conversazioni sessualmente esplicite con
persone di età significativamente diversa.
. Toccare i genitali di altre persone senza alcun permesso o
autorizzazione.
. Insultare o umiliare gli altri o se stessi attraverso temi
legati alla sessualità.
. Minacciare o impaurire ricorrendo alla forza.
. Fare proposte o minacce sessualmente esplicite,anche attraverso messaggi scritti.
. Evidenziare manifestazioni frequenti di esibizionismo dei genitali, interesse in materiale pornografico o " strusciamento" e
"palpeggiamento" diretto ad altri soggetti.
. Presentare masturbazione compulsiva o interrompere altre azioni per masturbarsi.
. Simulare l'atto sessuale con amici o con bambole e oggetti, tenendosi addosso i vestiti.
- COMPORTAMENTI PROBLEMATICI CHE RICHIEDONO UN INTERVENTO IMMEDIATO DELL'ADULTO.
. Penetrazione orale,vaginale,anale di bambole ( è necessario
preoccuparsi dei comportamenti agiti sulle bambole,perchè,
nel gioco, il bambino "agisce" molti dei suoi vissuti profondi
e inconsci).
. Penetrazione orale,vaginale,anale di altri bambini o di animali.
. Obbligare altri compagni ad esibire i propri genitali.
. Simulare l'atto sessuale con gli amici dopo essersi tolti i vestiti.
. Evidenza di qualsiasi lesione o sanguinamento dai genitali senza alcuna chiara spiegazione della stessa.
Molto interessanti sono le schede che si trovano in fondo a questo
libro, attraverso le quali i genitori possono, giocando e comunicando con i propri figli, aiutarli a prevenire e a difendersi da eventuali abusi.
Queste schede potranno diventare un libro divertente ,dal titolo
"Niente segreti con me", che il bambino si è costruito con l'aiuto di
mamma e papà e che potrà rivederlo come e quando vuole.
La compilazione di questo libricino, aiuta il bambino a conoscere come è fatto il suo corpo, le regole della famiglia, ad imparare il proprio nome, cognome, l'indirizzo ed il numero telefonico della propria abitazione, il numero delle persone "speciali" che può chiamare in caso abbia bisogno di aiuto,cosa fare se è da solo in casa e suona il campanello,la conoscenza delle persone con cui si può confidare a casa, a scuola ,l'importanza di confidare i segreti che lo fanno stare mele e soprattutto insegna a dire "NO" , "STOP" o a gridare aiuto, nel caso in cui il bambino si trovasse in pericolo.
Senza dubbio è un libro dai contenuti forti ed affronta problematiche poco piacevoli, ma ogni genitore dovrebbe essere pronto ad affrontare situazioni che mettono a rischio la serenità del proprio bambino.