Disturbi Alimentari
Questo libro si occupa delle problematiche legate ai disturbi alimentari che colpiscono molte ragazze e che creano non poche ansie e preoccupazioni all'interno delle famiglie in cui vivono.
I due autori mettono a disposizione in questo manuale, tutte le
loro conoscenze ed esperienze che hanno accumulato in anni di lavoro dedicati ai bambini e ragazzini che devono combattere delle battaglie estremamente difficili.
Esistono diversi tipi di disturbi legati all'alimentazione, alcuni non
destano particolari preoccupazioni e si risolvono da soli, altri, invece, hanno bisogno di un sostegno terapeutico.
- ANORESSIA NERVOSA: la ragazza che ne soffre, ha un'immagine distorta del proprio corpo, ha una bassa autostima di sè e tende a prefiggersi dei traguardi irraggiungibili.
Questo disturbo si manifesta nelle ragazze in età compresa tra i 15 e i 25 anni ma, ultimamente si presenta anche prima, addirittura è stata diagnosticata ad una bambina di 7 anni.
Queste ragazzine sono ossessionate dal proprio peso e continuano a vedersi grasse, nonostante la loro magrezza.
Non perdono la fame e combattono la loro battaglia contro questo desiderio che le fa sentire in colpa e spesso quando mangiano, ricorrono all'uso di lassativi o si procurano il vomito.
Evitano di nutrirsi quando possono e quando non possono farne a meno, mangiano pochissimo in termini reali di valore calorico.
- BULIMIA NERVOSA: chi soffre di questo disturbo, solitamente, ha una personalità meno perfezionista rispetto alle anoressiche, anzi, tendono a presentare comportamenti a rischio come provare droghe, bere in modo eccessivo e avere rapporti sessuali non protetti. Queste persone non perdono peso, a volte possono essere sovrappeso, quindi questo disturbo risulta meno evidente rispetto all'anoressia.
Mangiano una grande quantità di cibo, spesso combinandolo in maniera strana come patatine, gelato , pacchi di biscotti, poi si sentono estremamente in colpa e provano disgusto per il proprio corpo e, quindi, lo eliminano inducendosi il vomito. A volte possono usare lassativi o pillole dimagranti nel tentativo di controllare l'aumento del peso. Anche questi ragazzi hanno una bassa autostima di se stessi e giudicano il loro valore in base al proprio aspetto.
- ALIMENTAZIONE SELETTIVA: I soggetti che presentano questo tipo di disturbo, tendono a nutrirsi solo con alcuni tipi di cibi, generalmente non più di cinque e rifiutano di assaggiare altri alimenti,procurandosi anche il vomito.
Generalmente prediligono i carboidrati e la loro dieta non gli impedisce di crescere sani, perchè evidentemente assumono un numero adeguato di calorie.
Spesso emerge che un parente stretto ha avuto lo stesso tipo di
problema.
A volte a questo disturbo può essere associato la paura di fare
esperienze nuove o di conoscere volti nuovi.
A differenza delle persone bulimiche e anoressiche, non hanno una visione distorta del proprio corpo e non hanno problemi con il peso.
Generalmente abbandonano queste manie, quando iniziano a far parte di un gruppo sociale, per non sentirsi diversi.
- ALIMENTAZIONE RESTRITTIVA: chi ne soffre dimostra di avere uno scarso interesse per il cibo e tende a mangiare poco per mancanza di appetito.
Potrebbe diventare un problema se compromettesse la normale crescita ma, generalmente diventeranno degli adulti magri che mangeranno poco. Comunque è importante che non vi siano associati problemi emotivi. Alcuni bambini
mangiano poco perchè sono tristi o preoccupati, inoltre se il problema si è presentato da poco tempo, potrebbe essere causato da una forma di depressione.
- FOBIA DEL CIBO: alcuni bambini presentano una vera paura verso alcuni cibi particolarmente solidi e farinosi. Hanno il terrore di
deglutirli e di rimanere soffocati.
Questo timore può essere causato da qualche evento traumatico, difficile da individuare.
I soggetti che ne soffrono, sono particolarmente sensibili.
- EVITAMENTO EMOTIVO DEL CIBO: molti bambini tra i 5 e i 16 anni hanno problemi alimentari,perchè soffrono di depressione, ossessioni, tristezza che compromettono il loro appetito.
Non hanno una visione distorta del proprio corpo, come accade nella bulimia e nell'anoressia.
- IPERALIMENTAZIONE COMPULSIVA: i soggetti che ne soffrono hanno sempre avuto un appetito eccessivo ed i genitori fanno fatica a tenerli a dieta. Mangiano in maniera esagerata, soprattutto se stressati, ma non fanno nulla per controllare il loro peso e non se ne preoccupano, quindi non provano ad eliminarlo come i soggetti bulemici.
Esistono vari fattori che possono determinare i disturbi alimentari;
quelli biologici,che includono la mancanza di sostanze nutritive come lo zinco e il magnesio, il rallentamento nello svuotamento dello stomaco, infatti nelle persone con disturbi alimentari il cibo resta nello stomaco più a lungo prima di entrare nel sistema digestivo e questo implica che le persone si sentano sazie per un tempo più lungo, o un lieve danno in una piccola regione del cervello che potrebbe non far conoscere i messaggi inviati dal resto del corpo.
Oltre ai fattori biologici, incidono quelli genetici e la personalità.
Da qui si comprende come queste persone nascano già predisposte ad avere dei disturbi alimentari e basta a volte , un fattore precipitante, come le scarse relazioni con il proprio gruppo, l'attesa per gli esami, difficoltà scolastiche, tensioni familiari, perdita di una persona amata, a scatenare questo difficile problema.
Ci sono segnali ben precisi che possono mettere in allarme i genitori. La ragazza si dimostra ossessionata dal cibo , spesso , vuole seguire la preparazione del pasto in ogni minimo particolare, sceglie dei cibi ipocalorici , si pesa continuamente, provoca molte volte discussioni a tavola sulla quantità di cibo da consumare,come ad esempio mangiare cinque o dieci piselli, nasconde il cibo sotto il piatto, il tovagliolo o in tasca.
Se i genitori sono intenzionati ad aiutare la propria figlia devono
principalmente convincersi che il suo problema non è causato da un
capriccio, ma è un disagio che non può controllare, al quale
rinuncerebbe se ne potesse fare a meno.
L'anoressia e la bulimia sono causate da una bassa autostima,infatti la ragazza si sente una fallita, un peso per l'intera famiglia.
Si vede realmente grassa e non riesce a superare questa immagine distorta del suo corpo.
I genitori devono rendersi conto che la strada per la guarigione
sarà lunga e tortuosa,ma soprattutto devono cercare di non
colpevolizzare la figlia per questo problema, perchè la ragazza,
vedendo frustrati mamma e papà, soffrirà ulteriormente.
Deve sentirsi amata e accettata, anche quando lei stessa rifiuta di
essere aiutata. Il fatto di sentirsi comunque capita, è importantissimo.
I due autori sottolineano il fatto che quando la ragazza avrà
ricominciato a nutrirsi più regolarmente, dopo una lunga terapia,
comincerà una seconda fase, che determinerà la guarigione, ma che sarà molto difficile da superare.
Inizierà ,infatti, la fase della rabbia, durante la quale riverserà
tutta la sua ira sui genitori, insultandoli ed imprecando.
Anche in questo caso mamma e papà dovranno usare tutta la loro
pazienza e sopportare, perchè significa che la figlia sta guarendo.
L'importante sarà dare delle regole ben precise.
I genitori di una ragazzina di nome Melania ad esempio, l'avevano
invitata ad urlare contro di loro, ma senza dire parolacce in presenza del fratello minore.Se avesse sentito il bisogno di imprecare avrebbe potuto andare nella casetta in fondo al giardino e urlare e inveire a suo piacimento. Non doveva gettare gli oggetti di vetro o materiali simili ma poteva scaraventare gli oggetti morbidi della sua stanza. Se sentiva il bisogno di prendere a calci una porta poteva calciare quella del garage. Se rompeva o danneggiava qualcosa avrebbe dovuto pagare per ripararla.
Quello che non dobbiamo mai dimenticare è il fatto che se i genitori si accorgono che la figlia potrebbe soffrire di un disturbo alimentare, devono rivolgersi subito al proprio medico curante, spiegandogli nei dettagli quando è insorto il problema, lo strano comportamento della ragazza ed il cambiamento delle sue abitudini alimentari.
Quello che più importa è che nella terapia di sostegno alla ragazza, che sarà molto lunga e faticosa, dovranno essere coinvolti sempre e comunque i genitori, perchè sono loro che devono sostenerla e controllarla durante i momenti dei pasti .
Direi che è un bellissimo libro, spiega anche i comportamenti che i
genitori dovrebbero adottare in caso si trovino difronte ad altri
problemi alimentari, oltre all'anoressia