Grassi vegetali ed idrogenati

Come sapete una delle maggiori preoccupazioni inerenti le nuove generazioni riguarda l'elevata incidenza di obesità e eccesso di peso nella popolazione pediatrica. si parla di 30% di bambini in eccesso ponderale e di 15 % di obesità.

tra le cause si considerano molti fattori. e vorrei invitarvi a considerare l'aumento dell'utilizzo di prodotti ad alto contenuto di calorie in pochissimo volume: biscotti, merendine.

faccio alcuni esempi:

biscotti gocciole: 45 calorie; Macine: 51 calorie; Campagnole Mulino Bianco 74 calorie (1 biscotto equivale circa alle calorie di 1 mela), ma di solito i nostri bambini non mangiano 1 biscotto per colazione ma almeno 4 o 5.

inoltre:

Spesso nei prodotti dell’industria non viene utilizzato l’olio d’oliva o il burro, le industrie ricorrono facilmente a prodotti che permettono di risparmiare e di avere effetti utili dal punto di vista del gusto, della morbidezza e della croccantezza. Per questi motivi ricorrono spesso, ad esempio, all’utilizzo di olio di palma: costa poco, è solido, ma contiene soprattutto acidi grassi saturi che non fanno bene per il colesterolo.

Purtroppo l’etichetta spesso non lo riporta in quanto viene genericamente indicato tra gli “oli vegetali o grassi vegetali”.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma che ci sono prove convincenti che il consumo di olio palmitico contribuisce a un maggiore rischio di malattie cardiovascolari.

Quindi il consiglio è quello di ricominciare ad usare prodotti più semplici come pane e marmellata o pane e olio, ri-abituandoci di nuovo a questi vecchi gusti che, tutto sommato, permettevano comunque delle piacevoli merende e colazioni

Attenzione ai prodotti che contengono grassi idrogenati o parzialmente idrogenati.

Non è una notizia nuova tuttavia mi capita di parlarne spesso in studio e approfitto della mailing list per diffondere questa informazione:

L’industria chimica-alimentare ha prodotto grassi particolari partendo dai grassi vegetali. Li ha trasformati in grassisolidi, simili al burro, attraverso un processo chimico che si chiama idrogenazione.

Il prototipo di questi si chiama Margarina e la conoscete tutti.

I vantaggi di questi prodotti idrogenati sono molti (per l’industria): scadenza più lunga, solidità, bassi costi.

Per i consumatori va un po’ meno bene perché aumentano il rischio di malattia cardiovascolare, che inizia a porre le sue basi dall’età pediatrica, se questi alimenti vengono consumati.

Attenzione perché sull’etichetta la dicitura “parzialmente idrogenati” può indicare trattamento anche peggiori di quelli in cui si legge “totalmente idrogenati”.

Inoltre purtroppo, se i la presenza di queste sostanze è inferiore a 0,5g/100 la legge consente di non scrivere grassiidrogenati = 0.

Il consiglio è quindi quello di evitare il più possibile alimenti di questo elenco:

· Cracker e grissini

· Creme spalmabili

· Dessert, budini e mousse

· Dolci, biscotti, merendine e prodotti di pasticceria

· Farciture per primi e secondi piatti (surgelati) e dolci (per esempio panettoni farciti, cioccolatini farciti ecc.)

· Gelati

· Margarina

· Preparati per cioccolate, dolci, paste sfoglie ecc.

· Semifreddi.