ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO
DELLA LIBERA PROFESSIONE DI GEOMETRA
- SESSIONE ANNO 1988 -
SECONDA PROVA SCRITTO-GRAFICA
Una proprietà fondiaria è costituita da due appezzamenti di terreno contigui: il primo, di forma
triangolare, ha per vertici i punti 1, 4 e 5; il secondo, di forma quadrilatera, di vertici 1, 2, 3 e 4.
Si conoscono le coordinate cartesiane ortogonali dei vertici della proprietà.
X1= +201,30 m X2=+382,80 m X3=+360,90 m
Y1=+32,40 m Y2=+80,10 m Y3=+258,20 m
X4=+156,20 m X5=+54,70 m
Y4=+282,10 m Y5=+105,30 m
Sul terreno la proprietà non è più completamente individuata in quanto i termini di confine relativi
ai vertici 2 e 3 sono andati perduti.
Il geometra determini le grandezze necessarie per la riconfinazione, cioè per l'individuazione sul
terreno dei punti 2 e 3, descrivendo, anche, strumenti e metodi che intende adoperare a tal fine.
L'appezzamento di forma triangolare è riportato in Catasto come seminativo di III classe mentre
quello di forma quadrilatera come seminativo irriguo di I classe. Con riferimento ad una zona di sua
conoscenza, sinteticamente descritta, il geometra definisca il più probabile valore di mercato del
bene fornendo gli elementi in base ai quali giunge a tale determinazione
Il proprietario intende dividere l'intero fondo in due parti di uguale valore con una dividente
parallela all'attuale confine 1-4 fra le due particelle.
Determinare le coordinate cartesiane dei due estremi del nuovo confine.
Il geometra correderà i calcoli e la relazione illustrativa con una rappresentazione grafica.
----------------------------------------------
Tempo massimo concesso per lo svolgimento del tema: 8 ore.
E' consentito l'uso di tavole numeriche, di manuali tecnici, del regolo calcolatore e di calcolatrici tascabili non scriventi e non programmabili (ovvero nel caso fossero programmabili, senza l'ausilio dei programmi già in possesso del candidato).