Intervista a…Andrea Cingolani e Matteo Levantesi

Lo scorso 15 Marzo le classi terze del nostro Istituto e la Redazione giornalistica hanno avuto, grazie al Resto del Carlino, la possibilità di incontrare, conoscere ed intervistare due ginnasti italiani pluripremiati: Matteo Levantesi e Andrea Cingolani. Nelle settimane precedenti l’evento, noi “cronisti in classe” abbiamo cercato informazioni sui due atleti durante le attività pomeridiane della Redazione; inoltre di mattina con l’aiuto dei nostri professori di Educazione fisica abbiamo preparato le domande da fare durante l’intervista e con le docenti di lettere abbiamo realizzato e confezionato dei piccoli doni per i nostri due ospiti, ma l’incontro dal vivo è stato più emozionante di quanto pensassimo.

Andrea Cingolani e Matteo Levantesi sono due importanti atleti marchigiani della ginnastica artistica maschile, che gareggiano anche nei campionati tedesco e francese. Conosciamoli meglio….


ANDREA CINGOLANI

Andrea Cingolani è nato il 14 agosto 1990 a Tolentino: fa parte della Società sportiva Virtus Pasqualetti di Macerata e gareggia per l’Aeronautica militare dal 2013. A 15 anni ha fatto la sua prima gara all’estero. Il suo elemento preferito sono gli anelli. Nella carriera ha conquistato varie medaglie: sei volte l’oro nei campionati italiani, nell’europeo di Mosca nel 2013 ha vinto il bronzo, mentre in quello di Monaco nel 2022 ha ottenuto la medaglia d’argento. 


MATTEO LEVANTESI

Matteo Levantesi  è nato il 18 aprile 1997 a Fermo. Come Andrea fa parte della Virtus Pasqualetti, il cui tecnico è Sergiy Kaspersky. Le sue specialità sono le parallele e la sbarra, infatti è fra i pochi atleti in grado di eseguire il movimento Cassina. Nel 2022 ha vinto uno storico argento in coppa del mondo a Cottbus (Germania) alle parallele. Nel 2019 ha partecipato al mondiale di Baku (Azerbaijan) dove è arrivato in finale.


L’INCONTRO A SCUOLA E LA NOSTRA INTERVISTA

Durante l’intervista, Matteo e Andrea si sono presentati parlando in modo garbato ma sicuro e con grande chiarezza di idee. Ecco le risposte alle nostre domande: 


Com’è nata la vostra passione per la ginnastica artistica? 

Levantesi: la mia passione per questo sport è nata grazie ai miei fratelli maggiori, che lo praticavano. Ho iniziato all’età di 4 anni, ma frequento le palestre praticamente da prima di imparare a camminare.

Cingolani: la mia passione è nata per caso, all’età di 7 anni. Ero in un parco, un signore che non conoscevo (e che poi è diventato il mio allenatore) mi ha notato e mi ha consigliato di iniziare questo sport, perché secondo lui ero molto portato. Anche io vengo da una famiglia di atleti, i miei fratelli gemelli giocano a baseball ad alti livelli.


Quali sacrifici avete dovuto affrontare per praticare questo sport?

Cingolani: Sono andato a vivere da solo a Milano all’età di 18 anni. Ho dovuto rinunciare al tempo libero con gli amici e la famiglia, seguo un regime alimentare molto stretto. Sono tutti sacrifici che però vengono ricompensati dalle soddisfazioni sportive, come ad esempio di quella di essere riuscito a far certificare con il mio nome una posizione sugli anelli: so che, quando smetterò di gareggiare, il mio nome rimarrà in questo sport.


Come e quanto vi allenate?

Levantesi: All’inizio, quando non frequentavo l’Università, mi allenavo a Fermo nel pomeriggio. Oggi nei momenti lontani dalle gare mi alleno anche 4/5 ore al giorno.

Andrea: Attualmente mi alleno 3/4 ore al giorno, invece a Milano arrivavo persino a 8 ore di allenamento.


Quando andavate a scuola, avete avuto problemi a conciliare lo studio con lo sport? I vostri docenti vi sono venuti incontro o vi hanno ostacolato?

Cingolani: Ho avuto problemi a conciliare lo studio e gli allenamenti, e sono stati molto pochi gli insegnanti che hanno saputo comprendere il mio impegno pomeridiano, tanto che ho lasciato le scuole superiori per poi finirle privatamente. Oggi mi pare di vedere che qualcosa nel mondo della scuola stia cambiando e ci sia maggior comprensione nei confronti degli atleti. 

Levantesi: Per me è stato lo stesso, le gare e gli allenamenti mi portavano spesso a fare assenze e questo era mal visto dai docenti. 


Che rapporto avete con il vostro allenatore?

Cingolani: ho un bellissimo rapporto con il mio allenatore, lui mi allena da 25 anni ed è come un padre.

Levantesi: mi è capitato di avere rapporti non sempre facili, da tre anni invece ho un nuovo allenatore e con lui ho un rapporto molto bello. 


Quali sono gli attrezzi che danno più emozioni e quali quelli più difficili?

Levantesi: tutti gli attrezzi sono più o meno difficili. Per gareggiare con la squadra è importante saperli praticare tutti, ma ovviamente ognuno ha il suo prediletto.

Cingolani: la sbarra e il cavallo con maniglie sono sempre stati gli attrezzi in cui ho sempre avuto maggior difficoltà. L’attrezzo che invece prediligo sono gli anelli.


Avete mai pensato di abbandonare questo sport? Se sì, perché?

Levantesi: Sì, ci sono stati dei momenti molto duri per me. Mi sono operato per due volte al crociato, e fra la prima e la seconda operazione ho pensato davvero di mollare tutto, ma nessun altro sport mi ha fatto provare le emozioni che provo con la ginnastica, quindi mi sono risollevato e ho ritrovato la forza di andare avanti. Ricordatevi che sta sempre a noi e alle nostre capacità saper  affrontare questi momenti, anche nello studio, come nello sport.

Cingolani: in uno sport di alto livello è normale che arrivino dei momenti in cui pensi che ti stai allenando per tante, troppe ore al giorno. Abbandonare gli amici e avere poco tempo libero, in età adolescenziale mi pesava molto e ho pensato di mollare. Ad un certo punto mi è arrivata una convocazione per un test per entrare in nazionale e mi sono detto: “Se entro, continuo, altrimenti mollo”: sono entrato per primo. 


Fino a che età gareggia un ginnasta?

Cingolani: gli uomini hanno una carriera, di norma, più lunga di quella delle donne, con le dovute eccezioni. Ci sono ginnaste che ancora gareggiano ad alti livelli a 40 anni. 


Avete qualche idea su cosa fare alla fine della vostra carriera da ginnasti?

Levantesi: Ho il sogno di poter creare delle strutture per i bambini e i ragazzi in difficoltà, magari nella nostra regione.

Cingolani: Quando smetterò la mia carriera da ginnasta, continuerò a lavorare per l'Aeronautica militare.


La redazione mentre intervista Matteo Levantesi e Andrea Cingolani

In conclusione, noi ragazzi a volte ci facciamo prendere dall’ansia, quali consigli ci dareste per gestirla?

Cingolani: vi consiglio di non abbattervi mai, non dovete perdervi d'animo davanti a nessuna difficoltà. Nel nostro caso, dopo tanti anni di gare, lo sport è diventato un lavoro e non sentiamo più l’ansia come le prime volte, abbiamo imparato a domarla.

Levantesi: si deve sempre avere un obiettivo proprio e bisogna sempre credere in se stessi e nei propri sogni.

Le magliette dell’istituto consegnate agli atleti

Conclusa l’intervista, non potevamo lasciare andar via Andrea e Matteo a mani vuote. Infatti gli abbiamo regalato delle magliette personalizzate con la frase “Il dizionario è l’unico posto dove successo viene prima di sudore” e le firme di tutti i ragazzi delle quattro le terze del nostro istituto. Abbiamo anche regalato ai due atleti due pergamene create da un gruppo di ragazzi di terza media con un portachiavi a forma di quadrifoglio per augurare loro successo nei prossimi impegni. Loro hanno ricambiato concedendoci foto e autografi.

Speriamo di aver lasciato loro un bel ricordo e di poter assistere presto ad una loro gara.