Le sostanze stupefacenti - Incontro con la Polizia di Stato

Il 25 marzo scorso, grazie al progetto “Scuole sicure”, ci hanno fatto visita due agenti della squadra mobile di Macerata: Matteo Luconi (commissario capo) e Giuseppina Pinna (vice sovrintendente della sezione antidroga).

L’incontro si è svolto nella palestra della nostra scuola, gli agenti ci hanno spiegato in modo dettagliato come si svolge il loro lavoro e in particolare quali sono le tecniche di contrasto ai reati inerenti al traffico e allo spaccio di droga e le relative conseguenze.

Ci hanno mostrato molte foto e video anche particolari di perquisizioni in casa di spacciatori per farci capire come la Polizia sia in grado di intervenire ovunque ci sia il sospetto di traffici illeciti.

Ci hanno inoltre elencato i tipi di droghe più comuni e i vari rischi che si corrono nell’assumerle e nel venderle.

Dopo il loro intervento, noi ragazzi e ragazze della redazione giornalistica dell’Istituto Sanzio abbiamo avuto l’occasione di incontrarli e intervistarli.



Perché andate nelle scuole? Cosa volete insegnare a noi studenti?

R. Andiamo nelle scuole perché vogliamo spiegare ai ragazzi la pericolosità delle sostanze stupefacenti, di non farne uso e informarli dei rischi che corrono quando le assumono.

Perché si chiamano sostanze stupefacenti?

R. Si chiamano sostanze stupefacenti perché alterano la visione della realtà; infatti stupefacente vuol dire “intontimento”.


Quali consigli date ai ragazzi con una dipendenza?

R. Ai ragazzi con dipendenze suggeriamo di parlarne assolutamente con qualcuno in grado di dargli dei consigli corretti; come ad esempio uno psicologo. Non c’è nessun motivo per cui drogarsi; la droga non risolve niente, complica solo le cose.


Le dipendenze più diffuse dall’inizio del vostro lavoro fino ad oggi, sono cambiate?

R. Sì, le sostanze stupefacenti di oggi sono più chimiche e pericolose.


Le conseguenze legali per i consumatori e per gli spacciatori sono le stesse?

R. Ci sono dei parametri per stabilire se una persona è un “semplice” consumatore o uno spacciatore, come il quantitativo di droga di cui è in possesso e la detenzione di strumenti particolari, come il bilancino. Un consumatore non va in carcere; invece uno spacciatore rischia di andarci.


Come fanno gli spacciatori a trasportare la droga da un luogo all’altro?

R. Alcune persone, per non farsi scoprire, ingeriscono le dosi; però se gli ovuli (le dosi) si rompono all’interno del corpo si rischia di morire, infatti molte persone si sono autodenunciate per farsi salvare facendosi rimuovere la droga dallo stomaco.


Esiste un tipo di droga che non ti fa ricordare nulla?

R. Sì, c’è un tipo di droga che è inodore e insapore; quindi nelle discoteche o in altri luoghi non si dovrebbero mai accettare bevande perché basta una sola goccia e questa sostanza ti fa disconnettere dalla realtà, non facendoti ricordare cosa sta accadendo. Pensate che nei paesi del nord Europa, nelle discoteche vengono date, in particolare alle ragazze, della cannucce che cambiano colore se entrano in contatto con questo speciale tipo di droga, per proteggerle da eventuali aggressioni.


Che tipo di funzione svolge la polizia?

R. I Poliziotti svolgono la funzione di pattugliamento, sorveglianza in particolare nei posti più frequentati dagli spacciatori, che vengono quindi maggiormente attenzionati.


In caso di necessità, che numero bisogna digitare?

R. In caso di necessità, bisogna digitare il numero 112.


Ringraziamo moltissimo i due agenti per le tante interessanti informazioni che ci hanno dato e per la disponibilità a rispondere alle nostre domande.