Andharkota
Andharkota
Da "Inizi del Cattolicesimo nel nord Bengala" di p. Luigi Pinos
Nostra Signora del Perpetuo Soccorso - consacrata nel 1907
Alla fine dell scorso secolo un gran numero di tribali Mal-Paharia arrivarono dal Bihar per lavorare alla costruzione della ferrovia Ishurdi-Amnura. Alla fine dei lavori la maggior parte dei tribali rimase sul posto che, all' epoca, era denso di foreste e, per un popolo di cacciatori rassomigliava al paradiso. Ancora oggi gran parte di questi villaggi si trovano lungo la strada ferrata.
Quasi subito vennero in contatto con i Catechisti della Missione Presbiteriana di Rajshahi.
Si dice che, quando alcuni giovani dei villaggi Mal-Paharia di Andharkota e Dainpara avvicinarono Prem Chand, un Catechista Presbiteriano originario di Calcutta dicendogli che erano in cerca della vera religione; egli li fece camminare per tutto il giorno, non sino alla vicina Rajshahi, ma a Purnea. Ed a questo punto Padre Knockeart li rinviò con una lettera alla Missione cattolica di Krishnagar.
I Padri Missionari di Krishnagar fecero presente che sarebbe stato difficile trovare un Catechista desideroso di andare a nord del Gange. Fu a questo punto che Prem si offerse volontario, dicendo che avrebbe avuto soltanto bisogno dei loro libri. E fu così che i primi Cattolici di Andharkota ebbero come catechista un Presbiteriano che, da parte sua, non aveva mai pensato di diventare cattolico lui stesso.
I primi convertiti furono battezati il 21 febbraio 1904 da Padre Taveggia, che sarebbe diventato il primo Vescovo di Dinajpur. Padre Taveggia, che era allora responsabile della Missione di Bhabarpara (ora nel distretto di Kushtia) portò con se un Catechista itinerante: Tustu Biswas. Tustu, oltre all' istruzione preventiva, divenne anche il Padrino dei novelli Cristiani e poichè essi non erano sicuri del proprio cognome diede a tutti il suo: Biswas. Questo cognome è rimasto sino ai nostri giorni. Dopo il battesimo fu Sam Sarkar Biswas ad essere nominato Catechista dei Mal-Pahari.
L' anno 1917 portò alla conversione dei Mahali di Susnipara, ad 11 miglia a nord di Andharkota. Essi vennero battezzati da Padre Anselmo,il futuro secondo Vescovo di Dinajpur. Nel 1931 i Mal-Paharia riuscirono a farsi amici ed a far diventare cristiani i primi Santal di quest'area: Paru Tudu di Dainpara e Sam Soren di Bortola. Successivamente si deve a Sam la conversione di qualche migliaio di Santal in diverse zone del distretto di Rajshahi. E quindi, nel 1958, fu la volta dei santal a trasmettere il messaggio di Cristo ad un certo numero di villaggi Oraon. Dobbiamo tener presente che sia i Santal di Agdigha che gli Oraon di Sorsabari che avevano partecipato a questa conversione emigrarono successivamente in India.
Si tentò, nel 1907, di aprire una Parrocchia ad Andharkota ma i tre preti non sopravvissero al clima ed alle malattie e la missione fu chiusa nel 1910. Fu dopo questo periodo di chiusura della parrocchia, seguito da un periodo di inevitabile abbandono dovuto alle distanze, che arrivarono i problemi: un gruppo di Mal-Paharia di Dainpara, guidati da Bisunath Biswas, primo tra i battezzati, furono persuasi ad unirsi alla missione presbiteriana di Rajshahi che prese immediatamente in cura il nuovo gregge, costruendo anche una Cappella in mattoni ed assegnando ad esso un valido catechista.
La situazione sembrava disperata quando il Vescovo Taveggia mandò sul posto quello che sarebbe stato il suo successore: Padre Anselmo. Al suo arrivo ad Andharkota Anselmo aveva 37 anni, 5 anni di esperienza missionaria in Krishnagar ed altrettanti nella nativa Genova. Aveva già visitato saltuariamente la sua nuova parrocchia. Il suo primo pensiero fu naturalmente quello di andare a trovare le sue pecorelle smarrite di Daipara, ma i suoi ex-fedeli, con la stessa decisione si organizzarono per non farlo entrare nel villaggio. Egli seppe di questa decisione ma fu anche messo al corrente che alcuni fedeli erano ancora legati alla chiesa Cattolica e per nessuna ragione Padre Anselmo poteva abbandonarli. Tutti ad Andharkota tentarono di persuaderlo ma Padre Anselmo fu davvero irremovibile deciso di andare anche da solo.
E così partì da solo, seguito a debita distanza da qualche Cattolico di Andharkota. E, come previsto, all' inizio del viottolo che conduceva al villaggio di Dainpara c' era Bisunath con un numero di suoi seguaci….ognuno munito di un bel bastone. A Padre Anselmo fu ordinato di fermarsi …altrimenti; ma per Padre Anselmo bastoni o facce minacciose non erano un ostacolo: egli non si fermò nemmeno un attimo e passò nel bel mezzo del minaccioso gruppo.
Era il momento della verità e Bisunath, che non poteva perdere la faccia, assestò una bella legnata sulle spalle di Padre Anselmo, presto imitato da altri. Vi furono momenti di panico: da una parte gli assalitori erano naturalmente consapevoli di quello che stavano facendo ma la calma di Padre Anselmo e la mancanza di una sua reazione li disorientò: Padre Anselmo semplicemente passò attraverso il gruppo come Gesù attraverso i Nazzareni. Padre Anselmo si prese subito cura dei pochi Cattolici rimasti, ma a Bisunath ed al suo gruppo accadde qualcosa che non avrebbero aspettato, in quanto la loro stessa azione li lasciò come storditi. Prima si dispersero ma poi furono raggiunti dal gruppo dei seguaci di Padre Anselmo e rimproverati. Ed incredibilmente, prima che le tenebre oscurassero il villaggio, tornarono a capo chino da Padre Anselmo e chiesero perdono. ( Questa storia ci mostra che talvolta l' ultimo sforzo di un buon pastore che vuole recuperare le pecorelle smarrite può anche significare di prendere qualche bastonata!)
Nel 1921 la parrocchia di Andharkota fu ancora chiusa e, questa volta, in seguito ad un numero incredibile di conversioni nel nord della parrocchia stessa, cosa che costrinse Padre Anselmo a trasferirsi a Rohanpur. Ma Andharkota non perse la propria importanza, ormai senza fallo un Sacerdote da Rohanpur sarebbe stato presente almeno per una settimana a Natale e Pasqua. Ed in queste occasioni la comunità religiosa di Andharkota era davvero esemplare.
Solo nel 1930, ad opera di Padre Carnevale, fu possibile riaprire la parrocchia di Andharkota. Altri missionari da ricordare furono i Padri Ghezzi, Lucas Topno, Cattaneo, Pinos, Canton che costruì una chiesa ed un convento, Maggioni, assassinato dai banditi nel 1972, periodo di guerra civile, Licciardi, Calanchi, Giacomelli e Marcus Marandi.