Cattedrale


Cattedrale


S. Francesco Saverio - Dinajpur - consacrata nel 1927

All' epoca della nascita della comunità cattolica di Sadamohol, qualcosa di nuovo stava avvenendo nell' area a nord della stessa. Subito dopo la loro conversione un nutrito gruppo di Mundas da Bagunbari, assieme ad altri Munda originari di Chota Nagpur, emigrò e si stabilì vicino a Nijpara, a cento chilometri da Beneedwar. La distanza era enorme, per quei tempi, ed i Missionari erano costretti a far sosta in vari posti, in occasione delle loro visite.

Uno di questi posti era Kasba, appena a sud di Dinajpur; il maestro Deben Alshana viveva là con la sua famiglia ed il suo vicino era Kesob Sen, un Battista proveniente da Sodomohol.

Kesob aveva un carattere tutto particolare che in Bengala viene chiamato "Court Dalal", e cioè un uomo che è più abile di un avvocato nelle dispute legali ma che è anche più tenace di un mandriano nel mungere… la propria clientela.

Questo Battista era sempre amichevole nei riguardi dei Missionari e quando venne a conoscenza che essi cercavano del terreno per un Centro Missionario, non perse l' occasione ed offrì un bel pezzo di terra proprio dietro la sua casa che era allora alla sinistra dell' ingresso principale dell' attuale Bishop house di Dinajpur. Il terreno fu comprato nel 1914 dal Fratello Francescano Paulus. Kesob si diede da fare come un matto e regalò anche un pezzo della sua proprietà e, nel suo entusiasmo, si fece battezzare. La sua idea era che, con un complesso di tal fatta, i suoi affari sarebbero notevolmente incrementati.

A questo punto si sarebbero potuti iniziare i lavori, ma intervenne la prima guerra mondiale a fermare ogni attività. Infine nel 1923 si stabilirono nel centro due Missionari: p. G. Margutti e p. M. Bianchi, entrambi del PIME. Fu subito chiaro che non erano proprio i tipi che potessero essere strumentalizzati da Kesob per i suoi traffici e la reazione di Kesob fu immediata. Come era stato attivo nell' aiutare la costruzione della Missione così ora, con querele, calunnie ed ogni mezzo tentava di distruggerla. Grazie a Dio non riuscì nemmeno a scalfirla!

I nuovi missionari all' inizio vivevano in una tenda, poi in un capannone di lamiera e finalmente iniziarono la costruzione in mattoni. Nel breve periodo di quattro anni il posto era pronto per ricevere il primo Vescovo della appena creata diocesi di Dinajpur. Si era nell' anno 1927.

L' espansione della Missione avveniva non soltanto in termini di costruzioni, ma anche di nuovi battesimi. Molte conversioni avvenivano tra i Santal dell' area di Nijpara, Sadanohol e, specialmente, nella zona sud-ovest di Dinajpur. La missione e' andata man mano espandendosi e, oltre alle erezione di molte parrocchie (Nijpara, Suihari e due in India), oggi conta circa 900 Cattolici, ad essi vanno aggiunti tutti i ragazzi dei boarding, delle scuole e del seminario. Al suo interno esiste una scuola (sia primaria che superiore) per 1800 studenti (1951), un Ospedale con 145 posti letto (1957), il Convento delle suore Shanti Rani, (1952) (congregazione diocesana), un convitto per studenti delle scuole superiori con 150 posti per i ragazzi e 120 per le ragazze, un orfanotrofio, la Casa Vescovile, la Casa Parrocchiale (ultimata nel 2000) che comprende un Centro di cucito, uffici parrocchiali ed aule per i bambini della Parrocchia oltre ad un attrezzato Centro di computer.

Particolare menzione va fatta del Seminario "S. Giuseppe", costruito nel 1962-63 da P. Ovidio Nebuloni, PIME. Dopo un periodo in cui è stato utilizzato come Centro Pastorale esso ancora oggi ospita il seminario minore della diocesi, mentre quello intermedio si trova a Suihari, l'altra parrocchia di Dinajpur.

Nella parrocchia vi sono anche due scuole nel centro della città, la St. Joseph’s Primary School a Goneshtola (condotta dalle suore della Carità, Maria Bambina) e la Balubari Primary School a Balubari (condotta dalle Suore Shanti Rhani) ed il Santuario della Madonna del Rosario di Rajarampur, benedetto il 1° gennaio 2000, costruito dai Padri Cescato (scomparso nel febbraio 2003), Beretta e L'Imperio. Il compianto P. Cesare Pesce vi è stato rettore sino a pochi mesi prima sua morte avvenuta il 13 luglio 2002. L'attuale cattedrale, costruita da P. L'Imperio, è stata inaugurata nel 1976. Riporto una sua lettera dell' 8 giugno 1976.

" A fine maggio, il 25, abbiamo avuto la funzione della benedizione della Cattedrale. Il nome è molto pomposo, invece la realtà è un'altra. Il nuovo tempio realizzato con la utilizzazione di una struttura per capannoni industriali che abbiamo anche per la scuola tecnica, è il sogno per la nostra Comunità del meraviglioso lavoro che il Signore compie per realizzare la sua Chiesa. La vuole bella, pura, senza rughe, semplice e viva. La vuole unita nell'invocazione come nel ringraziamento, nella supplica come nella lode. Il tempio diventa vivo quando con la Comunità presente diventa il luogo della liturgia comune. Questi pensieri sono espressi nella funzione presieduta dai Vescovi e dai gruppi rappresentanti tutto le Comunità Parrocchiali della Diocesi. Giovani, uomini, donne. Per i bambini non c'era posto e si sono accontentati di stare fuori nella veranda. Il prossimo anno la Diocesi, la Chiesa di Dinajpur compie i suoi 50 anni. "

Dopo 25 anni, in occasione del giubileo dei 75 anni di Dinajpur, la cattedrale è stata, con semplicità, abbellita e resa più ariosa. Essa, nella sua linea sobria, sta ancora oggi a testimoniare che la Chiesa non ha bisogno di enormi costruzioni per accogliere i suoi fedeli e per essere viva. In occasioni speciali viene utilizzato l'ampio spazio antistante e riescono a partecipare anche 3-4000 fedeli.

I villaggi cristiani che fanno capo alla cattedrale sono 10.

La storia della cattedrale non può essere disgiunta da quelli dei suoi Vescovi:

Il primo Vescovo di Dinajpur fu S. Taveggia, PIME già Vescovo di Krashnagar per 21 anni. Aveva già 72 anni quando andò a Dinajpur e vi morì dopo appena un anno.

Il secondo Vescovo fu G.B.Anselmo, PIME un uomo di estremo coraggio e di incredibile resistenza al lavoro. Fu lui che si accollò con grande determinazione la "nuova impresa" dal 1929 al 1949. Erano anni in cui la popolazione cattolica cresceva nella diocesi al ritmo di 4-5 mila unità all' anno, e poi la seconda guerra mondiale, la spartizione dell' India nel 1947, la deportazione nei campi di concentramento di quasi tutti i missionari, la perdita dei fondi della Diocesi, lo stop degli aiuti dall' Italia e la grande carestia nel Bengala. Il Vescovo Anselmo si ritirò nel 1949 e morì a Rohanpur nel 1953.

Il terzo Vescovo fu G. Obert, PIME, dal 1949 al 1968, anno in cui si ritirò in Italia dove morì il 6 marzo 1972. Nel 1952 la parte occidentale della diocesi, ormai separata dal confine, formò le due nuove diocesi di Jalpaiguri e Raiganj e Dinajpur restò con 13.000 cattolici. Il nome del Vescovo Obert resta legato alla fondazione delle Suore Shanti Rhani e con la creazione delle nuove Parrocchie di Boldipukur, Borni, Nijpara, Pathorghata, Thakurgaon e Suihari.

Il quarto (e primo bengalese) Vescovo fu Michael Rozario, dal 1968 al 1978 quando fu trasferito al seggio metropolitano di Dhaka. Durante i suoi dieci anni si ebbe l' indipendenza del Bangladesh e l' estinzione della Chiesa locale, con l' assassinio dell' unico Sacerdote: Lucas Marandi. Ma la Chiesa locale da allora ha ripreso vigore ed è in continuo aumento. Il quinto Vescovo fu Theoutonius Gomes, CSC dal 1979 al 1996, anno in cui fu trasferito come Vescovo Ausiliare di Dhaka. Nel 1991 si è formata la nuova diocesi di Rajshahi, con le parrocchie a sud della diocesi.

Nel 1996 il Vescovo è Moses Costa, CSC che porta avanti con notevole coraggio ed una incredibile forza l'evangelizzazione nei più remoti villaggi della diocesi e che sta anche dando una spinta all'istruzione ed all'innovazione tecnologica alla stessa.

Molti sono i Padri che si sono succeduti nella Missione di Dinajpur , ne ricordiamo alcuni oltre ai Padri fondatori Margutti e Bianchi; Macchi, Curioni, Monfrini, Sozzi, Ghezzi, Maggioni, Bonolo (fondatore dell' Ospedale St. Vincenzo), Verpelli, Baio, Canton, Viganò ( morto nel marzo del 2001), Cescato, Calanchi, L' Imperio.

Dal 27 gennaio 2012 il nuovo vescovo è Sebastian Tudu, primo vescovo di etnia Santal.

Il parroco attuale è Fr. Silas Murmu

Procedura per importare la mappa in Google Earth

  1. Scaricare Dinajpur.kml e scompattarlo

  2. Copiarlo in "I miei luoghi" di Google Earth