L'Islam in Bangladesh


L'ISLAM IN BANGLADESH

Dr. Kazi Nurul Islam, Professore di religioni nel mondo alla Università di Dhaka


Sommario

Alcune incomprensioni sull'Islam

In quanto religione di pace, l'Islam insegna l'amore universale, predica la comprensione per gli altri, incoraggia il massimo riserbo e predica l'astensione dalla violenza, ma oggi il mondo musulmano è lacerato da conflitti, inimicizie e odio. Inoltre, sebbene sia risaputo ed accettato anche da molti critici che l'Islam è una religione di unità e fratellanza universale, e i suoi principi mirano alla perfezione dell'umanità e alla formazione di una nazionalità, bisogna notare con rammarico che gli insegnamenti dell' Islam e le azioni dei musulmani spesso non coincidono. Come risultato l' Islam è stato incompreso, ed è stato male interpretato sia dai suoi oppositori che dai suoi adepti. Questo lavoro ha lo scopo di rimuovere alcune di queste errate interpretazioni.

1. Cosa è l'Islam

Tra tutte le grandi religioni del mondo l'Islam gode della pecularietà di avere un nome unico e significativo che ne sottolinea l'essenza. ' Islam' è una parola araba che è dedotta dalla parola 'salam'. ha due significati: pace e sottomissione. Alcuni studiosi affermano che pace è il significato primario di salam e sottomissione il suo significato secondario. Altri studiosi sono invece di opinione opposta. Ma un'analisi accurata e critica del termine così come gli insegnamenti di Islam rivelano che entrambi i punti di sono errati, perché entrambi i significati del termine ' Islam' sono ugualmente importanti. Secondo Islam, il conseguimento di pace è la meta e la resa o sottomissione alla volontà di Dio è il mezzo per raggiungere quella meta, perché solamente sforzandosi continuamente per adempiere alla volontà di Dio che la pace perfetta può essere raggiunta. Perciò, chiunque si arrende alla volontà di Dio per il conseguimento di pace è un seguace dell' Islam.

2. Islam e Maomettismo

Studiosi occidentali spesso usano la parola Maomettismo invece di ' Islam'. Maomettismo sembra a loro di implicare l'adorazione di Maometto, come per i Cristiani e il Cristianesimo implica l'adorazione di Cristo. Noi sappiamo che molte religioni del mondo hanno preso il nome del fondatore o il nome della comunità o nazione. Per esempio il Cristianesimo prende il suo appellativo dal nome di Gesù Cristo, il Buddismo dal suo Gautama Buddha e il Giudaismo dal nome della tribù di Giuda. Non è così per l'Islam. La parola ' Islam' non ha nessuna di queste relazioni, in quanto non appartiene a nessuna particolare persona, luogo o paese. I Musulmani non si sottomettono a Maometto, ma a Dio e solamente a Dio. Comunque, importante e elevato, il ruolo del Profeta è indiscutibilmente subordinato all'autorità di Dio. Può essere menzionato qui che un atteggiamento simile fu quello di Gesù e dei suoi primi discepoli. Se seguiamo la storia del Cristianesimo, noi troviamo che originalmente era Teocentrico piuttosto che Cristocentrico. Infatti, non furono gli apostoli, ma i loro oppositori che per primi li chiamarono Cristiani. Solamente più tardi il Cristianesimo si trasformò in una religione centrata su Gesù piuttosto che su Dio. Anche l'Induismo porta un nome sbagliato e studiosi moderni sembrano preferire quello di 'Sanatan Dharma'.

3. L'Islam non è la Religione più giovane

Generalmente viene detto, e anche alcuni studiosi musulmani come Ismail Ragi al Faruqui lo affermano, che Islam è la più giovane tra le religioni del mondo. Ma questa sembra essere un'interpretazione sbagliata, in quanto in accordo al Qur'an essa non è una religione nuova, è la religione universale che deriva dall'alba della coscienza umana. Ed è affermato categoricamente nel Qur'an, "La religione di fronte a Dio è Islam" (innaddina indallahil islam, 3:19). Ciò vuole dire, secondo il Qur'an, che l'Islam è l'unica religione, e come tale è la più vecchia religione nel mondo, di fronte a Dio. È per questo che l' Islam si riferisce specificamente a due religioni del mondo, vale a dire, Giudaismo e Cristianesimo, e generalmente a tutte le religioni teistiche del mondo. I Musulmani, come parte indispensabile della loro fede (iman) sono soggetti a confermare: "Credo in Dio e nei Suoi angeli, nei Suoi libri sacri e nei Suoi messaggeri, nel Giorno di Giudizio e nella divisione del bene e del male da parte Sua, e nella risurrezione (amantu billahi wa malaikatihi wa kutubihi wa rusulihi wal yawmil akhiri wal qadre khayrihi wa sharrihi minallahe tala wal ba'thi ba'dal mawt.)

4. Credenti e Miscredenti secondo il Qur'an

Nel Qur'an noi troviamo quattro gruppi di persone: (a) miscredenti, (b) ipocriti, (c) musulmani e (d) credenti. Il musulmano e il credente possiedono il credo che il miscredente e l' ipocrita non hanno, ma vi sono vari gradi. Esaminiamo le caratteristiche di questi gruppi.

a. Kafir

Il miscredente è chiamato Kafir, e il peccato più grande nell'Islam è kufr, o il non credere. Il Kafir nega l'esistenza di un Dio. Lui è pieno di orgoglio (40:27), si comporta superbamente (4:172) e si prende gioco dei profeti e di ciò che hanno portato da Dio (6:10). Associa i partner con Dio (40:12) e resta sempre occupato coi piaceri di questo mondo (47:12).

b. Munafiq

L'ipocrita è chiamato Munafiq. Lui è un pretenzioso e un bugiardo. Finge di essere un credente, ma non lo è (2:8). Fa questo per realizzare un guadagno mondano (4:139). Dice una cosa ma ne fa un'altra. I Munafiq sono più pericolosi di Kafir, e di fatto sono peggiori.

c. Chi è un musulmano?

Un musulmano è uno che crede; lui crede in un solo Dio e in quello che è stato rivelato a Maometto e agli altri Profeti (3: 84). Dovrebbe essere menzionato che il principio più importante dell' Islam è: non vi è Dio eccetto Allah (la ilaha illallah). Questo principio dell'unicità di Dio è così importante che secondo una tradizione del Profeta Maometto, un uomini andranno in cielo se, almeno una volta nella vita hanno proclamato (la ilaha illallah). Dovrebbe essere menzionato anche che nel Qur'an tutti i profeti sono stati chiamati musulmani.

Noi dobbiamo ricordare che quando il Qur'an dice : "Osserva, l'unica (vera) religione agli occhi di Dio è l'Islam," (3:19) "E se uno va in cerca di una religione differente dall'Islam, mai sarà accettato da lui" (3:85), la parola ' Islam' ha il significato linguistico e generale di "sottomissione a Dio," opposto al termine specifico assegnato al messaggio del Profeta Maometto. (cf 5:3, 6:125 e 39:22). Il Qur'an indica che Islam era la fede di tutti i profeti prima di Maometto. Per esempio, Noè ricordò alle sue persone,: "Non ho chiesto nessuna ricompensa a nessuno di voi: la mia ricompensa riguarda soltanto Dio e io sono incluso tra i musulmani, (quelli che hanno sottoposto sé stessi a Dio)" (10:72) e Abramo si sottomise al volere di Dio e chiese di fare dei suoi musulmani la progenie a Dio (2:128). (vedi anche 2:30-30, 3:83-85, 10:84, 27:44 3:52)

Un giorno fu chiesto al Profeta Maometto: Chi è un musulmano? Lui rispose: Dalla sua bocca e dalla sua mano ognuno è libero. In un'altra occasione disse: Il mio Dio ha comandato nove cose--

(1) temere apertamente Dio in ogni situazione,

(2) temere segretamente Dio in ogni situazione

(3) seguire giustizia se si è di buon umore o in un stato di rabbia,

(4) seguire moderazione sia in povertà che in abbondanza,

(5) affiliarsi con quelli che offrono amicizia sicura,

(6) perdonare chi ci opprime,

(7) e il mio silenzio deve essere silenzio di meditazione,

(8) il mio discorso deve essere in ricordo di Dio,

(9) la mia vista dovrebbe dare ammonimento.

Un giorno Ali chiese al Profeta Maometto i principi che governano il comportamento generale e lui rispose: Conoscenza è il mio capitale, ragione è la base della mia religione, amore è la mia fondazione, desiderio è il mio cavallo, ricordo di Dio è il mio camerata, ansia è il mio compagno, scienza è il mio braccio, pazienza è il mio mantello, appagamento è il mio bottino, modestia è il mio orgoglio, rinuncia al piacere è la mia professione, l'attestato è il mio cibo, verità è il mio intercessore, lotta è la mia abitudine e la delizia del mio cuore è nel servizio di adorazione.

Musulmani devono seguire severamente le tradizioni del Profeta Maometto. Un musulmano deve perciò seguire i nove comandamenti e la filosofia di vita del profeta come su menzionato.

(d) Chi è un Mumin?

Diametralmente opposto al miscredente o Kafir è il credente o Mumin. Un Mumin è un musulmano che sinceramente crede in uno solo Dio, il suo cuore vibra alla menzione del nome di Dio, per lui i segnali di Dio aumentano il suo credo, che serve costantemente Dio e spende in carità (8:24). Ora uno può porsi la domanda: qual'è la distinzione tra un musulmano e un Mumin? C'è un verso nel Qur'an che differenzia un musulmano da un Mumin che dice:

"Gli arabi del deserto dicono, ' noi crediamo (amanna). Tu (Maometto) di a loro, ' Voi non credete ancora. ' Dite piuttosto, ' Noi ci siamo arresi (aslamana) perché credenza (iman) non è ancora entrata nei nostri cuori. I (veri) credenti ( mumin) sono quelli che credono in Dio e i Suoi messaggeri, e che non hanno alcun dubbio..." (49:14-15).

Così noi troviamo che la distinzione tra un musulmano e un Mumin è piuttosto chiara. "Un musulmano è uno in cui il credo è appena entrato; non è ancora penetrato nel suo cuore. Quindi tutti i Mumin sono musulmani ma tutti i musulmani non sono Mumin."

5. L'atteggiamento dell' Islam verso le altre Religioni

Noi abbiamo visto finora cos'è l'Islam e chi sono i musulmani. Vediamo ora l'atteggiamento dell' Islam verso le altre religioni. L'Islam può considerarsi unico nel senso che non chiede monopolio di verità e che non c'è stata altra vera religione. L'Islam rigetta la nozione che la verità è invece il monopolio di ogni singola fede, razza o persona. Professa invece che la Guida Divina lo ha sostenuto in tutte le epoche.

Islam cerca la riconciliazione tra i seguaci di fedi diverse e una base di rispetto tra di esse. Tende loro la mano per una cooperazione e amicizia, su una base di rettitudine. La relazione di Islam con le altre religioni è ideatoria, cioè, collegando la vista del mondo dell' Islam, la sua vista di Dio, della realtà

dell' uomo, del mondo e della storia alle altre religioni. La relazione è stata anche pratica, i.e., provvedendo un rnodus vivendi tra musulmani e aderenti ad altre religioni del mondo per vivere e lavorare insieme, ciascuno gruppo secondo i valori e i precetti della propria fede. Persone che appartengono a fedi diverse sono invitate a unirsi sul principio di base nel quale tutti di loro professano di credere. È affermato nel Qur'an:

"Dite, o popolo delle Scritture di arrivare ad un accordo tra voi e noi: che noi non ascriveremo altri partner a Lui, e che nessuno di noi prenderà altri signori accanto a Dio. E se loro andranno via, poi dite: Siate testimoni che noi siamo quelli che si sono arresi (a Lui)" (3:64).

6. Atteggiamento dell' lslam verso il Giudaismo e il Cristianesimo

L'Islam concede una condizione sociale speciale a Giudaismo e Cristianesimo. Ognuna di esse è la religione di Dio. I loro fondatori sulla terra, Abramo, Mosè e Gesù sono anche i profeti di Dio, e quindi i profeti dell' Islam. L'Islam non dichiara di essere arrivato sulla scena religiosa a partire dal niente, ma come una riaffermazione della stessa verità presentata da tutti i profeti precedenti del Giudaismo e del Cristianesimo. Il Qur'an considera tutti loro come musulmani, e le loro rivelazioni come proprie (3:67, 21:71-94). Credere in questi profeti, nelle rivelazioni che hanno portato,è parte integrante della fede dell' Islam. Non credere in qualcuno di essi, o anche discriminare tra di loro è apostasia.

Il Qur'an dice: "Dite (O musulmani): noi crediamo in Dio, e in ciò che è rivelato a noi, e che fu rivelato a Abramo e Ismaele, e lsacco, e Giacobbe, e alle tribù, e in ciò che Mosè e Gesù riceverono, e in ciò che i profeti riceverono dal loro Dio. Noi non facciamo distinzione tra alcuno uno di loro, e noi ci siamo arresi a Lui". (2:136)

L'onore che l'Islam riserva al Giudaismo e al Cristianesimo, ai loro fondatori e alle sacre scritture, non è pura cortesia, ma riconoscimento di verità religiosa. Sebbene sia vero che una parte significativa della dottrina ebrea e cristiana non è accettabile dall' Islam, è ciononostante anche vero che l'impulso centrale dell' Islam può essere accettato sia dal Giudaismo che dal Cristianesimo.

7. I Musulmani devono credere in tutti i Profeti

Il Qur'an c'insegna che Dio ha mandato di volta in volta la Sua rivelazione a tutte le persone, e nessuna parte dell' umanità è stata lasciata senza la Guida Divina. Molti dei profeti del Vecchio Testamento sono stati menzionati col loro nome nel Qur'an, e così anche è Gesù che, con gli altri profeti, è onorato e riverito profondamente dai musulmani di tutto il mondo. Il Qur'an chiede che tutti i musulmani devono credere nella verità e rettitudine di tutti i profeti e nelle rivelazioni che erano state mandate a loro da Dio (5:45). Se un uomo crede in uno di loro, crede e deve credere in tutti. Uno che non crede in alcuni dei profeti, sarebbe un Kafir, anche professando fede in tutti gli altri profeti.

I Musulmani devono credere in tutti i profeti dell' India, Cina, Persia, Africa, Europa e qualsiasi altro paese del mondo. Ma un musulmano non può fuoriuscire dall'elenco dei profeti indicati nel Qur'an. Profeta o non profeta, ai musulmani non è permesso di dire niente contro i santi uomini di altre religioni. Il Qur'an dice: "Attendete con fiducia, tutti assieme, la chiamata di Dio, e non separatevi". (3:103)

L'Islam può dichiararsi unico, rispetto a tutte le altre religioni nel mondo, nel fatto che considera una condizione necessaria della propria fede il credere alla verità delle altre religioni.

8. Motivi delle diversità religiose

L'Islam ritiene, come abbiamo menzionato, che tutti i profeti hanno portato lo stesso messaggio. Ora una domanda può essere posta: perché vi è una così grande varietà nelle religioni storiche dell'umanità? A questa domanda l' Islam da risposte sia teoriche che pratiche. Ciascuna rivelazione è stata espressa con un codice di comportamento particolarmente applicabile alle sue persone, e attinente alla loro situazione storica e alle loro condizioni. Il messaggio di Dio a tutti i profeti è in essenza lo stesso, ma Dio ha portato a ciascuno la Sua legge in una forma prescrittiva attinente alle loro particolari condizioni, al loro proprio grado di sviluppo nella scala umana. Tali differenze sono de jure in quanto non riguardano l'essenza del messaggio stesso.

Ci sono comunque, altre ragioni (che sono pratiche) per la varietà di religioni storiche. I contenuti delle rivelazioni non sono stati ricordarti giudiziosamente e meticolosamente, insegnati e osservati pubblicamente, e tendono a essere dimenticati. Inoltre loro furono trasmessi, da generazione a generazione e non furono incarnati in usanze pubbliche che osservano tutti gli imperativi divini, e hanno subito cambiamenti di vario genere. Anche attraverso le generazioni di uno stesso gruppo hanno potuto subire vari cambiamenti di interpretazione.

9. Islam e Libertà Religiosa

C'è un malinteso tremendo sia tra i musulmani che i non-musulmani relativamente alla libertà religiosa. Ma se noi seguiamo il Qur'an e le tradizioni del Profeta Maometto noi capiremo che la libertà religiosa è fondamentale per i principi islamici. Se qualsiasi religione è forzata, nessuna moralità vi è coinvolta. Il Qur'an categoricamente stabilisce che l'Islam non può essere e non dovrebbe essere imposto a individui o popoli contro la loro volontà:

"Non fate coercizione in questioni di fede". (2:256) "Se fosse stata la volontà di Dio,tutti avrebbero creduto (al messaggio di Dio), tutti quelli che sono sulla terra. Costringerete le persone a credere contro la loro volontà? (1 0:99)" ...Dobbiamo costringerti ad accettarlo quando tu sei contrario?" (11:28)

Come indicato nel Qur'an, il compito del Profeta Maometto era quello che gli altri conoscessero il messaggio, di spiegare e esortare, non imporre o costringere: "e così (O Profeta), esortali; il tuo compito deve solamente quello di esortare: non puoi costringerli a [credere]". (88:12-22) "E non puoi con nessun mezzo costringerli a credere: Solo ricorda a loro, attraverso questo Qur'an, di temere il Mio avvertimento" (50:45) "Ma vuoi tu, forse, tormentarti a morte con dolore se loro non vogliono credere in questo messaggio? Veda, noi abbiamo voluto che tutta la bellezza sulla terra sia un mezzo che venga dato a tutti per mostrare chi di essi si comporterà meglio". (18:6-7: vedi anche 26:3)

È affermato nel Qur'an che la diversità umana è la volontà di Dio, e chi crede in Lui deve imparare a vivere in un mondo pluralistico: "E così ha voluto Dio, Lui avrebbe potuto fabbricare certamente una singola comunità per tutta l'umanità, ma (Lui lo ha voluto) ed ha continuato ad avere differenze - salva quelli su cui Dio ha dato la Sua grazia (seguendo la Sua guida e coabitando con le loro differenze)" (11 :118-119). Dio è piuttosto enfatico su questo: "A ognuno di voi noi abbiamo dato una legge e modo di vita ma ha voluto diversamente in modo da provare ciascuno secondo quanto ha dato. A Dio tutti devono tornare; e poi Lui ti farà veramente capire tutto quello in cui differivi". (5:48)

Ci si aspetta che i Musulmani coesistano e coabitino pacatamente anche con chi rifiuta i favori ed i messaggi di Dio, a meno che non siano essi stessi ad aggredire. Viene loro impedito di offendere o attaccare persone che negano la fede in un solo Dio. In questo rispetto il Qur'an categoricamente stabilisce: "E non insultare quelli che non seguono i comandamenti, a tempo debito loro ritorneranno a Dio e Lui farà loro chiaramente capire quello che hanno fatto". (6:108)

10. Islam e Jihad

Jihad è uno dei termini di più incompresi nell'Islam. È incompreso sia da musulmani che da non-musulmani. Nel mondo contemporaneo la jihad è stata male interpretata intenzionalmente dai critici dell'Islam e i seguaci di questa tradizione sono stati etichettati come estremisti e terroristi. Alcuni fanatici musulmani sono anche responsabili di questo. Vediamo ora cosa è e cosa non è che non è. Non è una guerra santa. Infatti, il concetto di guerra santa non è islamico.

La parola araba Jihad ha una radice verbale: jahada che vuol dire esercitare il massimo sforzo. La connotazione teologica indica sforzarsi per un miglioramento. La sua forma maggiore e lo scopo principale è la lotta per l'auto-miglioramento, elevazione, purificazione e avvicinamento a Dio onnipotente. C'è una forma di jihad che è chiamata jihad intellettuale, dove la verità è offerta ai cuori e alle menti delle persone attraverso un dibattito intellettuale, saggezza, e dialogo, esponendo i fatti del Qur'an in un modo chiaro e convincente. C'è un altra forma di jihad che usa il potere economico per sollevare la condizione dei poveri e finanzia la lotta per giustizia e liberazione. C'ancora è un'altra forma. Questa è la forma dijihad fisica, per la lotta contro l'oppressione. I principi di questa forma sono stipulati chiaramente nel Qur'an e nella tradizione del Profeta Maometto:

Lottare deve solamente significare difendersi contro quegli oppressori che attaccano i musulmani con la forza. Lottare è limitato ai combattenti. "Lotta quelli che lottano contro di te, e poi per convertirli dalla loro religione o guidarli fuori delle loro case, non trasgredire ( il combattimento è limitato ai combattenti)". (2: 190)

È ovvio che il concetto di jihad è troppo comprensivo per essere ridotto semplicemente a "guerra" anche se descritta erroneamente come santa. Jihad è il comportamento umano di sforzarsi di migliorare l'individuo e la società e portare la vita più vicina al modello divino.

È poi chiaro che la parola araba Jihad è stato tradotta erroneamente e grandemente incompreso. La parola è stata usata per dare l'impressione che Islam e musulmani sono inclini alla violenza; che loro hanno un lato nascosto. Questo porterebbe alla conclusione che, inerentemente, i musulmani non possono essere attivi partecipanti alla pace del mondo.

La forma fisica della jihad non deve essere confusa con terrorismo perché c'è una differenza enorme tra jihad e terrorismo...

(1) La Jihad sarà lanciato dall'autorità musulmana riconosciuta e stabilita, come una politica della collettività dei musulmani, per combattere l' aggressione. Il terrorismo, d'altra parte, è condotto da individui o gruppi clandestini che né rappresentano la maggioranza di musulmani né da loro ricevono qualsiasi autorizzazione.

(2) La Jihad viene dichiarata, mentre atti di terrorismo sono concepiti in segreto e sono eseguiti come una sorpresa mortale.

(3) La Jihad è limitata a combattenti che rappresentano un vero pericolo per i militari musulmani, mentre terrorismo di solito è diretto contro borghesi innocenti in modo indiscriminato.

(4) La Jihad è legata al cessare delle ostilità e all' accettazione della pace se il nemico è incline alla pace, mentre terrorismo è lanciato contro persone che sono in un stato di pace.

Qualsiasi la confusione tra la minaccia distruttiva del terrorismo e il concetto nobile e positivo di jihad non dovrebbe essere mai permesso. Tale confusione è un travestimento intellettuale e un insulto alla religione. Noi dobbiamo ricordare che un musulmano non può mai essere un terrorista perché il Qur'an ci avverte che se noi uccidiamo una persona innocente noi siamo responsabili per l'uccisione dell'intera umanità e se salviamo una persona salviamo tutta l'umanità.

11. Islam e Nazione dell' Islam

Islam è una religione incompresa in occidente, particolarmente in Nord l'America. Una delle ragioni più importanti per questo malinteso è la nascita della Nazione dell' Islam che è in parte simile all' Islam ma anche, soprattutto, contro i suoi insegnamenti di base. La Nazione dell' Islam fu fondata nel 1936 a Detroit da Elijah Poole, più tardi noto come Elijah Muhammad. Lui fu inspirato da W.D. Fard che fu chiamato più tardi come Maestro Farad Muhammad. Questo è un movimento o piuttosto una rivoluzione degli americani neri contro le atrocità fatte a loro per circa 400 anni con la loro schiavitù. Elijah Muhammad affermò che gli americani africani non sono Negri, in fondo alla società ma le persone originali e i primi della terra. Lui ha detto che loro dovrebbero imparare la loro lingua originale: l'arabo e dovrebbero riconvertirsi alla loro religione originale, l'Islam. Loro devono, Elijah Muhammad ha asserito, restituire i loro cognomi ai padroni e riassumere i loro nomi islamici e originali come un simbolo manifesto della loro emancipazione mentale.

Secondo la Nazione dell' Islam, la nazione afro americana è il popolo eletto di Dio. Loro appartengono all'umanità aborigena che nei tempi preistorici furono governati direttamente da Dio, con cui loro hanno un'alleanza. I neri sono gli emettitori di civiltà, loro erano padroni di scienza e arti, delle quali le piramidi sono un segno evidente. Per alcune ragioni, per peccati o infedeltà ai loro antenati, loro persero l'egemonia del mondo. Ma il tempo si muove in circoli. Quello che è stato sarà. La ruota della storia girerà e la nazione nera riguadagnerà la sua posizione originale. Schiavitù è così considerata come un battesimo di fuoco per fortificarsi.

Loro asseriscono che tutto quello che c'è nell'universo è una creazione dell'intelletto nero. Questo include l'uomo bianco che non è veramente umano e non è una creazione diretta di Dio. I Caucasici sono esseri umani, fatti da un scienziato nero chiamato Yakub. Lui era un uomo di cultura incredibile, e scontento delle condizioni islamiche prevalenti in Asia, come il pianeta era originalmente chiamato. Avvelenato dalla gelosia, lui produsse una razza esclusivamente cattiva, con ciò presentando una forza distruttiva per rovinare l'armonia originale. In intervalli di duecento anni lui produsse razze marroni, rosse e gialle, prima di arrivare all'obiettivo: una razza bianca di diavoli, incapace di comportarsi decentemente e di agire correttamente. Dio nella Sua onniscienza diede 6000 anni per dominare la terra al diavolo bianco e le persone originali furono messe a dormire. Ciò è avvenuto 6000 anni fa ed il loro tempo è terminato.

La Nazione dell' Islam parla di un stato separato su un'area fertile e ricca di minerali e ha scuole proprie note come Università di Islam. Provando antipatia per la commistione razziale, la Nazione dell'Islam difende l'endogamia razziale, e provvede studio e lavoro al suo interno. Rigettando la bandiera americana come la bandiera di schiavitù, crudeltà e morte, loro hanno la "Bandiera dell'Islam" assomigliante alla Bandiera turca, rossa con una stella bianca e una mezzaluna.

Il leader presente della Nazione di Islam è il Ministro Louis Farrakhan Muhammad. Si considera come un profeta, e le sue parole sono le parole di Dio. È sempre circondato da persone che scrivono o registrano quanto dice. Lui proclama che i così detti musulmani ortodossi hanno deviato dal percorso di Dio e che la religione deve cambiare al cambiare dei tempi.

La Nazione di Islam ammette l'esistenza di due Qur'an. Uno manifesto, l'altro interno, esoterico. Il secondo è il più significativo e può essere solamente letto con un'analisi numerologica, usando il nascosto "Codice Matematico della Rivelazione del Santo Qur'an".

La chiave per il codice fu collocata da Dio in una piramide prima di mettere a dormire le Persone Originali. il codice doveva rimanere inesplorato fino agli ultimi giorni della profezia. La fase finale è iniziata con la morte di Elijah Muhammad. Il codice del Qur'an fu scoperto lo stesso anno. Il codice è basato sul numero 19. Come risultato la Nazione dell'Islam afferma che l'Islam è Matematica e che Matematica è l'Islam.

Secondo Farrakhan, si sta vivendo in una civiltà in declino. Egli crede che l'America stia cadendo e stia per essere distrutta da Dio se il governo non cambia radicalmente la sua politica e le stesse persone non cambino totalmente. Secondo lui l'uomo bianco non è fisicamente ma mentalmente il diavolo. Non è il colore dell'uomo bianco ad essere il problema; è la mente dell'uomo bianco il vero problema. Egli asserisce anche che la mentalità della supremazia bianca deve essere distrutta.

Dalla seconda guerra mondiale, quando la Nazione dell'Islam fu considerata essere filo-giapponese, l'FBI non perse mai di vista i suoi adepti. Nel 1959 la routine di sorveglianza passiva cambiò in una effettiva controintelligenza attiva. Nel 1962 l'FBI condusse sistematicamente programmi contro i "gruppi neri di odio nazionalista". Nel 1964 il programma fu esteso includendo in esso altri gruppi di neri onde prevenire quella che era temuta come una rivoluzione nera. Inoltre Farrakhan afferma che gli ebrei non sono le persone elette di Dio e ha sempre sostenuto la causa del popolo palestinese e partecipato a una campagna contro Israele ed ha chiamato il Giudaismo come una religione sporca, ha sempre mantenuto buone relazioni con Saddam Hussain e lo ha sostenuto durante Guerra del Golfo degli anni novanta. Ne è seguita una campagna di odio su scala nazionale contro lui e la Nazione dell'Islam. Ed è così che il Ministro Farrakhan è indicato come un demagogo, un mercante dell'odio, un razzista invertito un anti-Semita e un Hitler nero. Infatti, la maggior parte delle accuse contro la Nazione dell'Islam e i suoi leader è anche stata rivolta conto lo stesso Islam tradizionale e l'Islam è stato estesamente incompreso ed è stato interpretato incorrettamente in tutto l'occidente.