Il GDPR è in vigore, ma in Italia slittano i termini per la normativa di adeguamento

Post date: May 28, 2018 3:55:22 PM

Dl 25 maggio 2018 è entrato in vigore il regolamento UE 2016/679 (c.d. GDPR) che, essendo direttamente applicabile negli stati aderenti all'Unione sostituisce e rende inapplicabili le leggi nazionali in materia di protezione dei dati personali.

Nel caso specifico, in Italia, non è dunque più applicabile il il dlg.vo n. 196 del 2003 (c.d. Codice privacy) non è più applicabile nè per le parti in cui la legge nazionale perde espressamente ogni sovranità, ma neppure per le parti che potrebbero essere disciplinate secondo quanto previsto dal GDPR dalla normativa interna.

Sta di fatto che, non avendo il Governo esercitato la delega assegnata con la legge 25 ottobre 2017 n. 163, ad oggi nessun decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana al GDPR è stato effettuato neppure per la parte in cui è prevista la competenza nazionale.

In ogni caso, ai sensi di quanto previsto dall'art. 13 della stessa legge delega viene fatto espresso rinvio all’art. 32 della l. 24 dicembre 2012, n. 234 il quale, prevede che nell'ipotesi in cui gli schemi dei decreti delegati siano stati inviati alle Commissioni parlamentari per l'emissione del loro parere in un tempo inferiore a 30 giorni dalla data di scadenza della delega, la stessa viene prorogata di diritto per ulteriori tre mesi, con la conseguenza che il Governo avrà tempo fino al 22 agosto per l'emissione della normativa di adeguamento nazionale in materia di privacy.

Resta ovviamente chiaro che, anche in assenza della detta normativa, il regolamento europeo è pienamente applicabile a livello nazionale sin dal 25 maggio.