Allo Scafo un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione. Uno degli uomini ha colpito Elias in faccia con il calcio del fucile e lo svedese è stato portato via con un sacco legato attorno alla testa. Gli ultimi aggressori ad abbandonare la locanda sventagliano a caso con i fucili sugli avventori e, prima di uscire, lanciano all'interno una bomba a mano.
Yukiko fa appena in tempo a lanciarsi fuori da uno degli oblò/finestra della nave rovesciata, evitando per un soffio la deflagrazione che fa crollare buona parte dell' "edificio". Korzakov è rimasto dentro e Yukiko è costretta a decidere se seguire Elias o salvare il russo. La ragazza decide che certamente Korzakov fosse quello che meno necessitava di aiuto in quel momento e parte all'inseguimento degli aggressori.
Elias viene portato in un edificio abbastanza isolato e gettato in malo modo in quella che ha tutto l'aspetto di una cella, completamente buia, priva di finestre e di illuminazione. Yukiko è costretta a inventarsi qualcosa per salvare il compagno... ma ci sono una decina di persone armate lì dentro.
Nel frattempo Amber, dopo aver visto il cadavere di Hanzo, torna al laboratorio e raccoglie in un borsone tutto il materiale di valore che riesce a recuperare... ci sono abbastanza componenti elettroniche da tirare avanti anni. Di ritorno verso lo Scafo nota come la città si stia organizzando con vere e proprie pattuglie anti-mutante aizzate dalle guardie della città.
Elias intanto si cura dalla ferita alla testa e scopre di non essere imprigionato da solo: con lui c'è Sayuki una ragazza che gli dice di essere una mutante.
Yukiko riesce a creare un diversivo tramite delle illusioni e fa fuggire in strada gli uomini armati presenti nell'edificio. Con l'occasione riesce a entrare di nascosto da una finestra laterale e a scendere al piano inferiore. Intanto le sventagliate di mitra contro le illusioni richiamano l'attenzione di Amber (il posto non è distante dallo Scafo) che si precipita riconoscendo le illusioni come tali. Amber capisce che dietro a quella confusione c'è Yukiko.
Yukiko nel frattempo riesce a toccare una delle due guardie rimaste a vigilare sui prigionieri, prendendone possesso e facendole uccidere il compagno. Dalla cella escono Elias e Sayuki che, i pg la vedono ora che finalmente c'è illuminazione, è la fotocopia di Yukiko. Stessi occhi, stessi capelli, stessi tratti del viso, stessa età. Le due sono semplicemente identiche.
Nel frattempo però Yukiko ha perso la concentrazione facendo terminare le illusioni e dalle scale piombano dei nemici che sparano contro il gruppetto ferendo Elias. Yukiko e Sayuki li mettono fuori combattimento con qualche fulmine.
Inizia uno stallo: il gruppetto nei sotterranei non riesce a salire le scale perchè i nemici sono pronti a impallinarli... ma vale anche il viceversa. Amber all'esterno fa un po' di casino e uno dei quattro uomini rimasti si allontana per vedere cosa sta succedendo. Sulla porta Amber lo attende e lo aggredisce, mettendolo alla fine ko. Un altro uomo viene in suo aiuto.
Al piano di sotto l'uomo che Yukiko aveva inizialmente controllato mentalmente si riprende e punta un coltello alla gola della ragazza, chiamando aiuto dal piano superiore. Elias spara in mezzo alla fronte al tipo prima che questo abbia il tempo di reagire e quindi Yukiko e Sayuki mettono fuori combattimento anche le ultime due guardie rimaste nell'edificio.
Amber, all'esterno, viene colpita con il calcio del fucile alla testa e si affloscia al suolo mentre il decimo uomo fugge, vedendo la situazione disperata con il resto del gruppo che sta salendo in superficie.
Elias, Yukiko e Sayuki escono finalmente dall'edificio trovandosi davanti ad Amber distesa in una pozza di sangue mentre nella via stanno avanzando due gruppi di persone, una per lato, che sembrano notare le due ragazze mutanti. Cn il gruppo stretto tra due fuochi la situazione sembra pronta per esplodere come una polveriera ma Sayuki con la telecinesi fa incetta di tutti i fucili dei nemici disponendoli in volo a cerchio attorno al gruppo.
La situazione è tesa mentre Elias fa notare ai cortei che ora il suo gruppo se ne andrà e nessuno muoverò un dito, o voleranno proiettili e anche di peggio. Il discorso ha effetto e finalmente i nostri eroi sono liberi di cercare un posto sicuro in cui ripararsi e riprendere le energie.
Trovato un edificio abbandonato nella zona più periferica della città, appena sotto le mura, il gruppo si ferma a riposare. Elias cura Amber che subito inizia a mettere in sicurezza (e in protezione) il rudere selezionato come base temporanea. Elias nel frattempo si dirige in città dove proseguono le ronde. Arrivato nella zona dei mercati, inoltre, lo svedese scopre che i mutanti vengono addirittura messi al rogo come nel medioevo (quelli che ci arrivano senza essere massacrati prima).
Elias sta cercando Korsakov e, dopo qualche ora di ricerche, scopre che Ivan, un russo che aveva conosciuto Korsakov e che gestisce una bancarella, ha salvato il ragazzo dopo l'esplosione e si sta occupando di curarlo. Ci vorrà qualche giorno per arrivare a completa guarigione.
Il giorno successivo il gruppo (Elias, Amber, Yukiko e Sayuki) lascia Meguro per dirigersi a Kitamoto nell'attuale prefettura di Saitama, dove sembra si trovi un vecchio saggio che potrebbe sapere qualcosa sui kami e su come ucciderli.
Il viaggio non è lungo, circa 60km, un paio di giorni di cammino verso nord che non presentano particolari problemi. Le zone attraversate sono piuttosto depresse, nell'attuale zona dell'area metropolitana di Tokyo tutti coloro che non vivono nelle (numerose) cittadine (da 2 a 8000 abitanti circa) sono poveracci che cercano (scarsa) fortuna tra le rovine.
Il gruppo arriva a Kitamoto in perfetto orario sulla tabella di marcia, nel pomeriggio del secondo giorno di viaggio. Muovendosi tra le rovina alla ricerca del santuario dove dovrebbe vivere il saggio i pg notano come la zona sia ancora più desolata di quelle viste durante il viaggio: non sembra davvero esserci anima viva.
Il gruppo inizia a cercare in città e Yukiko trova almeno due casi di resti umani che indicano chiaramente che qualcosa o qualcuno si sia cibato dei corpi. Elias effettua un esame dei resti e stabilisce che, con ogni probabilità, c'è qualche disperato in giro per la città che si è dato al cannibalismo, forse più di una persona.
Amber inoltre nota sul terreno tracce di un recente passaggio di qualcuno: 4 o 5 persone che si muovevano assieme. Le orme non sono molto chiare ma il gruppo decide di seguirle, arrivando a incrociare una pista trasversale dove si nota chiaramente il passaggio di un veicolo motorizzato, due o tre giorni prima.
Amber si rende conto che il veicolo potrebbe essere l'automobile che il gruppo aveva posseduto in precedenza ma, anche sotto la pressione di Elias, i pg decidono di proseguire seguendo le orme a piedi, raggiungendo un tempio in condizioni decadenti che mostra tuttavia tracce di passaggio recente.
Il gruppo entra all'interno ma sembra che l'intero "apparato religioso" (altari, statua del buddha, panche, ...) siano stati accatastati in qualche modo in un angolo. Chiunque sia arrivato qui è arrivato recentemente e non si è preoccupato di portare il dovuto rispetto al luogo di culto.
In una stanza attigua, in un'intercapedine tra il terreno e il pavimento, il gruppo scopre inoltre alcune persone legate, raggomitolate completamente nude, magre ed emaciate. Fuori sta velocemente calando il buio mentre i pg si interrogano sul da farsi. Liberare le vittime? Tornare il giorno successivo? Mentre il gruppo valuta e prende le proprie decisioni la porta scorrevole dell'ingresso si apre: forse sono arrivati i carnefici.