LE 4 SORELLE
Gli interventi iniziati al termine del 20° secolo, mirati alla globalizzazione, all’abbattimento delle frontiere e alla cancellazione delle differenze culturali, si sono protratti per decine di anni portando a un aumento iperbolico in tutto il pianeta del numero di alleanze commerciali, strategiche e politiche.
Sul finire del 21° secolo il pianeta è ormai diviso in modo più o meno equo tra quattro grandi blocchi in continuo contrasto tra loro per la supremazia mondiale (le "4S", contrazione di "quattro sorelle", come venivano chiamate).
L’Unione Europea, nata alla fine del 20° secolo, è la più antica di queste potenze. In costante espansione ha assorbito, anno dopo anno, tutti gli stati del Vecchio Continente e, dal 2027 ha iniziato a inglobare anche stati dell'Africa settentrionale e del Vicino Oriente.
Nel 2044 fanno parte dell'Unione Europea quasi tutti gli stati del bacino del Mediterraneo e l'espansione del colosso si completa l'anno successivo, con l'adesione della Russia.
L’Alleanza Asiatica, nata nel 2019 come patto economico trilaterale tra Cina, India e Giappone, cresce velocemente arrivando ad inglobare nel corso di pochi anni tutto il sud-est asiatico.
La sua espansione è talmente rapida e i mezzi economici talmente potenti che nel 2031 anche l’Australia aderisce al patto, trascinando di fatto con sé tutti gli altri piccoli stati dell'Oceania.
Il Patto Africano, erede di quello che un tempo era l’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries), tra il 2022 e il 2037 è velocemente costretto ad aumentare il proprio potere fagocitando a uno a uno gli stati dell’Africa e del Medio Oriente.
Infine la più giovane tra le potenze, l’Unione Americana, nasce tra il 2028 e il 2054 sotto la spinta di Stati Uniti e Canada in risposta al processo di unificazione ormai in corso in tutto il pianeta. A quest’ultima potenza aderiscono velocemente tutte le nazioni del Nuovo Mondo.
Negli anni ’60 del 21° secolo il mondo è continuamente scosso dalle numerose schermaglie per il predominio politico ed economico. Rispetto al secolo precedente, la produzione mondiale di petrolio è più che dimezzata mentre la richiesta è raddoppiata.
La recessione economica di inizio secolo si è protratta aggravandosi per oltre sessant'anni in cui i governi si sono dimostrati incapaci di trovare soluzioni definitive, riuscendo solo a contenere parzialmente il problema, che diventa più grave anno dopo anno. Le manovre adottate dalle varie potenze mondiali vanno dal controllo delle nascite (per impedire l'aumento della popolazione), alla modifica dell'assistenza sociale (con l'abolizione di quella pubblica), alla riduzione orizzontale del numero di ore lavorative (ma anche, conseguentemente, dei salari).
La maggior parte degli stati, e delle multinazionali che li manovrano, continuano tuttavia ad alimentare la crisi non ponendo freni all'utilizzo dei combustibili fossili che diventano così, giorno dopo giorno, sempre più costosi.
Apparentemente, le potenze mondiali si scontrano in continuazione per il possesso dei giacimenti o per espandere la propria influenza, nella speranza di cambiare a proprio favore gli equilibri della politica mondiale.
La realtà tuttavia è ben diversa e i conflitti sono semplici specchietti per le allodole necessari a sviare l'attenzione del popolo ignorante dai problemi dell'economia e della politica interna, spostando il fuoco sulla situazione estera, incanalando il malessere dei cittadini in un odio xenofobo per le altre potenze.
In un mondo dove l’informazione è monopolizzata dai governi e dalle multinazionali, solo pochi sono al corrente, infatti, di una serie di trattati e alleanze segrete tra le 4S.
Le megacorporazioni che comandano il mondo lucrano e si arricchiscano come mai fino a questo momento, impedendo al contempo un'escalation di scontri e conflitti che porterebbero a una guerra generalizzata da cui nessuno trarrebbe profitto.