ESTINZIONE
Con il cielo oscurato dalle continue eruzioni nessuno è in grado di prevedere che il Trappo Americano sia il problema minore. Nessuno si aspetta che un evento ancora più catastrofico stia per colpire il pianeta.
Tra il 24 e il 26 dicembre 2189 una pioggia di meteoriti apparentemente interminabile, alcuni del diametro di 500 m, investe la terra. Le città sono rase al suolo, i grattacieli vengono abbattuti, boschi e campi ardono sotto l'incessante pioggia di macigni dal cielo. Il flagello celeste, unito agli incendi, ai terremoti e agli tsunami che seguono, provoca la morte della maggior parte degli abitanti del pianeta.
Oltre il 90% della popolazione viene uccisa in quegli istanti mentre i cadaveri rimangono a marcire nelle strade o sotto le macerie fumanti. Per interi giorni gli unici rumori udibili tra le rovine dei palazzi sono le grida disperate dei feriti e il pianto straziante di coloro che sono sopravvissuti. Un silenzio denso, teso e innaturale ricopre il pianeta come un terribile sudario.
Intere città scompaiono, cancellate dalla violenza di quello che passerà alla storia come il Grande Cataclisma. Milioni di persone muoiono di fame e di stenti oppure rimangono vittima delle epidemie negli anni immediatamente successivi. L’essere umano rischia di scomparire e diventa improvvisamente una specie a forte rischio di estinzione.