Musiconia: dedicato a John Turturro

Post date: Jul 19, 2011 5:55:01 AM

Ho visto "Passione" di John Turturro, realizzato col contributo della Regione Campania e della Comunità Europea. Nutro dei dubbi sulla scelta dei musicisti nel cast, ne mancano molti, e sull'immagine solo popolare di Napoli. Se il filo conduttore doveva essere la musica partenopea e il rapporto con la città credo che si poteva fare di meglio...

MUSICONIA (la New Orleans d’Italia):

In ogni angolo della città potreste ritrovarci musica. In alcuni dei migliori ristoranti di Posillipo, del lungomare e del centro storico, sopravvive la tradizione dei “posteggiatori” (suonatori ambulanti di mandolino o di chitarra).In alcune piazze del centro storico e in P.zza Vanvitelli molte comitive di ragazzi hanno il/i loro bonghista/i che determinano, in fondo, il ritmo urbano insieme ai più antichi suoni delle tammorre.

Napoli non ha eguali in tutta Italia relativamente alla quantità di locali che fanno musica dal vivo.

Dove c’è miseria, sofferenza, disagio, c’è poesia e con essa c’è la musica. Come il blues e il jazz di New Orleans.

Napoli è musica. In qualsiasi parte del mondo vi troviate, troverete sempre un musicista napoletano. Li trovate ovunque... come i pizzaioli !

Le canzoni di Napoli e su Napoli, le trovate in tutto il mondo. Da Domenico Modugno ad Elvis Presley, da Renzo Arbore a Lucio Dalla, molti hanno colto la musicalità della canzone napoletana. Molte band nazionali hanno musicisti, arrangiatori, tecnici del suono nati all’ombra del Vesuvio.

Il maggior numero di manifestazioni musicali in Italia si fanno a Napoli: il Neapolis Festival, lo Sguardo d’Ulisse, la Festa della Musica, lo Stritfestival, i raggae festival o i tramonto-party un po’ rave sulle spiagge di Capo Miseno, Licola o Posillipo, il tango in Galleria Umberto, le orchestre d’archi nella stazione metro di P.zza Vanvitelli, nel cortile del P.zzo Reale o della Reggia di Capodimonte... Ogni spazio come il Castel S.Elmo, Castel dell’Ovo, l’Arena Flegrea alla Mostra d’Oltremare, Piazzale Tecchio, lo Stadio S.Paolo, gli ex stabilimenti di Bagnoli, Villa Imperiale e il Parco delle Rimembranze a Posillipo, ecc. sono (o sono stati) luoghi d’incontro per gli appassionati di ogni genere di musica nostrana e non.Molte sono le trasmissioni televisive, come Ritmi Urbani, We Can Dance, che attraverso le reti locali informano sulle tendenze musicali del momento.

E’ a Napoli che nasce il neomelodico, scugnizzi evoluti del III millennio, dei quartieri degradati della città che mettono al servizio della musica i loro sentimenti melò, impastati di rabbia, ingenuità, amore ed ironia con canzoni che fanno il giro tra la parte del popolo più semplice.

E’ a Napoli che nascono le contaminazioni più creative tra la musica del Mediterraneo e l’hip-hop, lo slang, il dab dei paesi anglosassoni.

Non servono altre parole per raccontare la musica a Napoli, è sufficiente ascoltare qualche brano di Pino Daniele, degli Almamegretta, di Carosone o le bellissime canzoni di Domenico Modugno (che napoletano non era) o la melodia tutta napoletana di “Caruso”, scritta dall’emiliano Lucio Dalla, in cui si percepisce tutta la passione, i sentimenti, le atmosfere di una Napoli che c’è ancora.

Ovunque Napoli è musica. Ladies and gentlemen: Napoli è Musiconia.

Fonte: Survival in Naples di Marco Maraviglia