Relazione al consiglio del 22/09/2011 di Antonella Di Nocera

La cultura come volano di sviluppo territoriale è stato uno dei punti qualificanti del programma con cui Luigi de Magistris è stato eletto Sindaco di Napoli e che è stato posto alla base della sua Giunta. L’infinita ricchezza della storia, dei monumenti, della creatività, dell’identità della nostra città devono poter diventare - secondo la nuova Amministrazione Civica - una formidabile leva per la crescita economica e per incrementare le opportunità di impresa e di lavoro; in una parola: per accrescere il benessere dei suoi abitanti. Siamo consapevoli che l’istituzione comunale non può fare tutto. Il sistema-cultura di Napoli – strettamente collegato con quello della sua provincia – è estremamente complesso e strutturato. Vi intervengono con differenti competenze e interessi istituzioni pubbliche – come i Ministeri, le Sovrintendenze, la Prefettura, la Regione, le Università, le istituzioni private - come la Curia Arcivescovile, le Fondazioni Bancarie, le Fondazioni Culturali e Scientifiche -, le imprese, il mondo del Terzo Settore, le categorie professionali. E’ semplicemente impossibile pensare a una politica per la cultura in un territorio come la Città di Napoli senza l’idea di tenere insieme e ottimizzare tale complessità e ricchezza. Su questo siamo convinti che il Comune può fare molto; anzi, per meglio dire: noi siamo convinti di poter fare molto di più di quanto è stato fatto in passato, soprattutto nella consapevolezza piena che occorre tanto lavoro e tanto tempo per conseguire l’auspicabile obiettivo di creare sinergie.E rispetto al recente passato le politiche culturali del Comune devono necessariamente tener conto di una novità epocale: la scarsità assoluta di risorse finanziarie. Non smetteremo mai di protestare, di indignarci per una politica nazionale che si esprime attraverso il taglio dei fondi e la chiusura di enti e istituzioni; essa può soltanto umiliare il mondo della cultura e distruggere le fondamenta stessa del nostro patrimonio culturale, soprattutto al sud, dove il contributo economico dei privati è storicamente marginale. Ma allo stesso tempo siamo consapevoli che in tempi di ristrettezze finanziarie tocca a noi amministratori locali e alla società civile trovare nuove strade per valorizzare le nostre ricchezze, proporre politiche innovative che consentano di coniugare accumulazione di capitale sociale e riattivazione di energie creative, programmazione culturale e partecipazione attiva dei cittadini. Per dirla un po’ diversamente: basta con la politica culturale dei “consigli di amministrazione”; vogliamo dare vita a una politica di promozione della cultura fatta dai soggetti sociali e intellettuali che hanno dato e danno lustro a questa straordinaria città, che fanno camminare i napoletani a testa alta in Italia e nelle capitali europee e mondiali.I. PREMESSESulla base di una prima ricognizione delle attività e delle programmazioni dei settori e delle funzioni di competenza, l'Assessorato alla Cultura e al Turismo sta operando strategicamente su:• la consapevolezza che lo sviluppo della città si fonda sulla stretta connessione tra cultura e turismo, tra protagonismo territoriale e valorizzazione delle risorse artistiche e i beni culturali che rendono Napoli un luogo unico al mondo: non è certamente per caso che il Sindaco abbia associato la delega alla cultura a quella al turismo benché - mi si consenta - occorrono i poteri di wonder woman per assolvere come vorrei il compito;• una forte e partecipata interazione con gli interlocutori del comparto cultura e turismo: singoli operatori, agenzie, artisti, imprese, associazioni per una condivisione di obiettivi programmatici e l’attuazione di progetti per la città; • processi nuovi di comunicazione e visibilità, per fare dell’assessorato un centro propulsivo e di scambio di informazioni, indirizzando il fondamentale lavoro ordinario compiuto dalle direzioni e dai servizi di riferimento;• l’affermazione di una idea di “cultura diffusa” capace di promuovere le diverse vocazioni del territorio cittadino, attraverso una reale apertura degli spazi urbani e la connessioni tra “luoghi” e soggettività sociale con il fondamentale apporto delle municipalità;• la programmazione culturale non come serie di “eventi”, ma come sistema integrato di servizi culturali e di fruizione dei beni culturali con una pianificazione delle azioni a medio e lungo termine;• il coinvolgimento dei giovani e dei giovanissimi attivando un sistema di connessioni con il mondo della scuola e dell’università, favorendo una diretta partecipazione attraverso stage formativi o una forma di servizio civico per la cultura sul modello del servizio civile nazionale.II. OBIETTIVI e METODOIn linea con il programma del Sindaco, l’assessorato, sempre nel quadro delle compatibilità finanziarie, darà priorità ad alcuni obiettivi:- La messa a sistema delle azioni e delle operatività esistenti, favorendo laddove è possibile, la disseminazione di proposte e interventi culturali su tutto il territorio cittadino, valorizzando i processi già in atto di coordinamento con le strutture municipali;- un modello integrato di comunicazione delle attività e dei servizi offerti, evitando frammentazioni e sprechi, e favorendo una visione globale dell’azione dell’amministrazione in campo culturale e turistico;- l’abbandono di politiche di assegnazione di contributi cosiddetti “a pioggia” sulla base di proposte di singoli enti, senza prevedere verifiche di congruenza con la programmazione dell’Ente, di fattibilità e di ricadute effettive sul tessuto sociale;- l'attivazione di processi di promozione e produzione culturale nei territori della città, favorendo la creazione di laboratori e spazi per la cultura: la casa del cinema, la casa del teatro, la casa della musica come luoghi di aggregazione e di produzione culturale indipendente;- la valorizzazione dei giovani talenti e delle espressioni di base nel campo culturale e artistico; - l’individuazione di spazi a gestione partecipata tra Amministrazione Comunale e altri enti pubblici e privati non profit, costruendo percorsi e procedure innovative, in cui siano programmaticamente e messi a confronto costi e benefici e verificati i risultati dell’intervento pubblico; Dal punto di vista organizzativo ed economico, si rende necessario:• utilizzare sempre più la gestione in economia delle attività senza ricorrere a esternalizzazioni e ad affidamenti che impoveriscono il patrimonio pubblico materiale e immateriale: valga per tutti l’esempio del PAN che ha sempre esternalizzato i servizi connessi agli allestimenti e non ha mai consolidato proprie strutture organizzative, attrezzature, know how; • provvedere a una ricognizione e razionalizzazione del coacervo di convenzioni, protocolli, singole delibere che – tra l’altro - hanno dato nel tempo vita all’appostazione in bilancio di contributi inseriti nella funzione cultura a favore di enti e fondazioni (Su questo punto mi sia consentito per una volta di muovere un appunto alle amministrazioni che ci hanno preceduto. E’ davvero sconcertante constatare che in passato si è proceduto sul delicato terreno dei rapporti con le istituzioni culturali, religiose, scientifiche con atti contraddittori o magari indecifrabili, di difficile attuazione. Atti in alcuni casi addirittura irreperibili presso gli uffici, o spesso formati in base ad esigenze momentanee senza alcun riferimento a programmi e strategie amministrative);

• elaborare – d’intesa con il Consiglio Comunale - un nuovo regolamento per la concessione e la rendicontazione dei contributi per attività e progetti culturali, al fine di eliminare le incongruità e i vuoti normativi esistenti;

• una ricognizione e verifica degli immobili concessi dal Comune a enti, associazioni, fondazioni, i quali essendo patrimonio pubblico, dovranno essere messi a reddito o in termini economici o in termini sociali;

• dal punto di vista delle risorse l’assessorato sta lavorando e si occuperà sempre più in maniera specifica di procurarsi finanziamenti non a carico del bilancio comunale, puntando a costruire reti per il fund raising e relazioni forti con il mondo dell’imprenditoria, delle fondazioni bancarie, delle grandi centrali dell’associazionismo; la coscienza della quasi totale assenza di risorse a bilancio e il necessario reperimento di fondi di natura diversa ci ha immediatamente portato ad attivare un gruppo di lavoro di progettazione per bandi regionali e comunitari: soltanto a luglio abbiamo presentato 4 progetti nell’ambito delle scadenze POR;

III ARCHIVI E BIBLIOTECHEstiamo lavorando per: - riattivare l’utilizzo di San Lorenzo Maggiore: rivedere l’accordo con l’ordine dei Frati sull’utilizzo in comodato - il degrado dell’archivio ha peraltro compromesso documenti riguardanti la storia politica e amministrativa della città e di fatti questa sezione è chiusa;- avviare il progetto già finanziato per il recupero del salone delle colonne Archivio Real Casa dell’Annunziata (fondi della Provincia di Napoli) anche in considerazione del Piano di classificazione e Manuale di scarto realizzato dalla commissione di studio;- implementare il progetto già deliberato di digitalizzazione massiva “Agorà Multimediale sulla trasformazione urbanistica. E’ importante selezionare personale interno comunale per affiancare il personale più anziano e formare nuovi esperti di archivistica .1. Promozione rete civica bibliotecheE’ azione quotidiana il rilancio di valore e prestazioni delle biblioteche municipali che devono essere luoghi abitati nei singoli quartieri. Grazie all’azione coordinata tra assessorato e X municipalità abbiamo intanto scongiurato la chiusura della biblioteca Caccioppoli di Fuorigrotta.- Stiamo acquistando libri per un valore di 200.000 euro per la rete delle biblioteche comunali;- l’assessorato promuoverà percorsi di lettura e presentazione di libri con autori ed editori da tenersi non solo nel centro della città ma in tutte le municipalità. - Promuoveremo attività per alimentare il rapporto dei bambini con la biblioteca mediante attività ludiche e laboratori di lettura.2. Premio NapoliE’ fondamentale trasferire ai giovani le opportunità create dal lavoro svolto dal Premio Napoli che è la maggiore istituzione finanziata dal Comune operante nel fondamentale settore della promozione della lettura; la sua attività dovrà essere sempre più integrata nella programmazione comunale;3. inserimento delle biblioteche nella rete regionaleStiamo studiando la modalità di inserimento delle biblioteche del Comune di Napoli nella rete regionale al fine di procurarci stabilmente dei finanziamenti; è incredibile che le biblioteche pur possedendo tutti i requisiti manchino di competenze amministrative e procedure strutturate.IV.PATRIMONIO ARTISTICONapoli città d’artePer restituire alla città i luoghi dell'arte, della cultura e dell'identità storica e renderli meta di nuovi itinerari turistici, in un'ottica di crescente valorizzazione del patrimonio artistico e culturale quale fonte di ricchezza e sviluppo, si è partiti dalle chiese, dalle centinaia di chiese presenti in città e non solo nel centro storico. Una ricognizione puntuale del nostro patrimonio chiesistico finalizzata a rendere sempre più numerosi i luoghi dell'arte aperti al pubblico e potenziare il sistema dei servizi offerti, anche tenendo conto delle recenti iniziative promosse dalla Curia relative al Giublileo 1. Museo civico di Castel Nuovo- Valorizzare il valore e l’utilizzo di Castel Nuovo come identità museale: il percorso di visite può includere le sale del fondo Cuomo come percorso di ma anche come straordinaria location per incontri, performance, nonché esposizioni e mostre.- Occorre sviluppare un sistema di servizi aggiuntivi per i turisti come un book shop con punto informativo e punto ristoro da cui l’amministrazione potrebbe ricavare anche proventi per concessioni d’uso regolamentate da i modo da garantire qualità e trasparenza dei servizi offerti;- Occorre regolamentare le cerimonie dei matrimoni; è allo studio la possibilità di stabilire un costo per le celebrazioni, magari favorendo, come accade in altre città d’arte, il turismo matrimoniale da realizzarsi anche in altri luoghi eccezionali nelle disponibilità dell’amministrazione.2. Museo apertoStiamo consolidando il percorso dei 36 siti convenzionati con l’amministrazione, progetto modello di una cultura viva per il turismo, con l’opportuna promozione e con l’installazione di adeguata segnaletica, nonché la preparazione e diffusione di materiali informativi, l’organizzazione di orari di apertura più consoni a una città turistica nella visione di quel fondamentale connubio tra bei culturali e turismo. A tal proposito di estremo interesse sono le proposte dell’ufficio didattico e le politiche di partecipazione degli studenti e delle scuole. Con il programma la cultura per la scuola avremo proposte di itinerari, servizi didttici, eventi speciali, da realizzare in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione.

3. stiamo lavorando all’apertura di nuove strutture come il complesso monumentale del refettorio di San Domenico Maggiore, edificio di rara bellezza restaurato con uno straordinario intervento dalla Sovrintendenza, l’attivazione del Museo di Totò, il ripristino Museo Filangieri.

V. PROGRAMMAZIONE CULTURALE

DUE DIRETTRICI PROGRAMMATICHE:

1. la costruzione di una progettualità che non crei soltanto “eventi” o cataloghi patinati, ma idee e spazi culturali, processi di ri-appropriazione sociale, che investano tutta la città, dal centro alle periferie;

2. la messa a sistema della creazione di un’agenda culturale della città che narri le proposte e dia visibilità – provando metterle a sistema - al complesso delle iniziative che si realizzano a Napoli e dei soggetti che le promuovono (nel prossimo autunno lavoreremo all’agenda 2012).

1. RETE DEGLI OPERATORI E DEGLI SPAZI CULTURALI

È importante assicurare a tutti gli operatori culturali un contatto diretto con l'amministrazione comunale e rendere trasparente ed agevole l'accesso agli spazi a disposizione per l'organizzazione di performance, concerti, spettacoli, seminari ed eventi culturali in genere. Sarà on line dal 1 ottobre un database disponibile successivamente sul sito ufficiale del Comune di Napoli che consentirà un censimento – per ambiti di attività e per territorio di intervento – di coloro che operano nel settore, con l’obiettivo di creare una connessione diretta tra realtà culturali e spazi disponibili..

Parimenti, oltre agli artisti saranno collezionati tutti gli spazi adeguati per realizzare eventi culturali di vario tipo (sale, chiese, spazi all'aperto) quelli di proprietà o gestione comunale e quelli appartenenti a privati o ad altri enti. Ciascuno spazio sarà catalogato in base alle sue caratteristiche (conformazione, destinazione d'uso, accessibilità, attrezzature tecniche disponibili).

I database resteranno online e saranno costantemente aggiornati e potenziati.

2.SPAZI CULTURALI A GESTIONE PARTECIPATA

Nelle prossime settimane la giunta comunale presenterà il primo progetto sperimentale di utilizzo a gestione partecipata degli spazi destinati alle attività culturali. Si parte dalla volontà di superare il modello del Comune concessore di immobili e di contributi economici agli operatori, che negli anni ha completamente deresponsabilizzato l’Amministrazione Comunale riguardo ai contenuti della programmazione e demotivato la parte più critica e creativa del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo. L’idea è quella di realizzare delle esperienze di “case della cultura territoriali”a partire dalle vocazioni esistenti, valorizzando competenze ed esperienze che hanno già dimostrato di poter operare in settori specifici o dando spazio a progettualità innovative provenienti in particolare dall’universo giovanile. La novità più significativa sarà che il Comune sarà parte di questo percorso, non limitandosi ad “appaltare” servizi, ma producendo contenuti in un continuo scambio con le società civile.

Un indirizzo in tal senso del Consiglio sarebbe gradito, giacchè sono molteplici gli spazi e gli interlocutori che potrebbero divenire risorsa della città.

3. GLI ENTI CULTURALI STABILMENTE SOVVENZIONATI DAL COMUNE

Gli enti culturali per i quali Comune di Napoli partecipa in via ordinaria alle spese di gestione assorbono la quasi totalità dei fondi destinati alla cultura Pertanto, la valorizzazione, la razionalizzazione, la condivisione di programmi e progetti, il controllo sulla gestione di tali enti rappresentano momenti fondamentali dell’attività che la giunta comunale – in base agli indirizzi espressi dal Consiglio – deve effettuare affinché si possa realizzare quell’ordinaria buona amministrazione, cui come Assessorato alla Cultura ritengo si debba dare priorità.

VI. LA CULTURA PER LA CITTA’

La cultura in città non deve essere relegata ad alcuni eventi o periodi dell’anno. E’ evidente che il Maggio dei Monumenti e il Natale a Napoli sono due brand fondamentali come carica attrattiva e devono assolutamente essere potenziati, raccogliendo nel programma di attività quei talenti e quelle produzioni ch rappresentano la città.

La cultura di una città esprime l’energia delle persone che si dedicano con la loro identità e il loro talento alle diverse forme dell’arte e della creatività intellettuale. E Napoli ha da sempre testimoniato, a prescindere dalle epoche e dalle amministrazioni che si sono susseguite, l’alto valore del contributo dei singoli e dei gruppi all’immagine culturale della città. E' partendo da questa idea che abbiamo cominciato a immaginare una nuova politica per la cultura: valorizzare l’esistente, non “inventare” eventi, ma rafforzare e mettere in rete le energie che esistono nella città. La promozione della cultura a Napoli non può prescindere dalla valorizzazione dei luoghi e degli spazi del patrimonio artistico e culturale, provando a mettere a sistema le esperienze che la straordinaria fucina di talenti che sono i nostri quartieri, le imprese, i gruppi informali esprimono in ragione di una utopia: rendere vivi gli spazi, animare la città della sua stessa energia.

E' nata così Napoli città viva Estate 2011 L’energia della cultura che ha significato:

Oltre 2 mesi di programmazione (21 luglio – 2 ottobre)

150 appuntamenti di Musica Cinema Mostre Teatro Cabaret Spettacoli

30 Location in tutta la città

oltre 100 artisti coinvolti

50 operatori enti culturali partecipanti

50.000 brochure promozionali distribuite su tutto il territorio cittadino

In questo quadro organizzativo il Comune ha contribuito (e dunque non trattasi, come erroneamente detto, di attività a costo zero) fornendo servizi come:

- supporto organizzativo e amministrativo

- concessione degli spazi

- allestimento di palco e fornitura sedie

- personale di sorveglianza e manutenzione

- impiego della Polizia Municipale e del personale di protezione civile

- comunicazione e pubblicità integrata (materiali a stampa, sito web, ufficio stampa e promozione)

Napoli Città Viva” ha consentito di sperimentare nuove modalità di collaborazione pubblico-privato offrendo spazi e servizi alle produzioni e coordinando i calendari. L’innovazione introdotta – ritengo sia un dato incontrovertibile – ha consentito agli artisti emergenti di trovare spazi e libertà di espressione, e alle esperienze consolidate di avere un confronto con il pubblico e con il mercato non mediato dal dirigismo o – peggio – dall’arbitrio degli amministratori. Le compagnie, gli artisti hanno trattenuto l’incasso della loro serata, potendo contare sul supporto logistico-organizzativo del Comune. In un periodo di tale crisi, credo che questo sia di gran lunga preferibile al sistema dei contributi economici che il Comune di Napoli paga con un ritardo ormai fuori da ogni logica produttiva. Dalla risposta della città e dalla condivisione degli operatori, mi sembra un esperimento riuscito.

Un altro punto fondamentale obiettivo da raggiungere è la programmazione annuale. E’ mio obiettivo mettere a puto un programma della città 2012 che consenta di collegare le esperienze tutte in una unica comunicazione complessiva, tale da avere una visione totale delle iniziative e da presentarle come unicum anche nelle occasioni di lancio turistico

VII. AUTUNNO CREATIVO: OTTOBRE -DICEMBRE

Il Cinema esteso: Venezia a Napoli 2011

La nuova Giunta Comunale si propone di costruire, a piccoli passi, alcuni appuntamenti per i cittadini affinché siano partecipi attivamente nella vita sociale e culturale della città, creando connessioni con progetti nazionali ed internazionali. In linea con questa premessa il 2 agosto a Napoli con Marco Mueller direttore della Mostra del Cinema di Venezia abbiamo presentato la rassegna che è stata lanciata anche a livello nazionale in una conferenza stampa il 6 settembre durante la Biennale al Lido alla presenza dell’assessore e del Sindaco DeMagistriS

Dal 1 al 7 ottobre la città di Napoli ospiterà una rassegna cinematografica con la selezione di alcuni film di alto valore autoriale ed artistico presentati a Venezia. Questa è per Napoli un'occasione d'incontro per i giovani, gli studenti, gli appassionati di cinema, in collegamento con Università, Istituti di cultura e comunità straniere: un momento di confronto intorno ai contenuti e alle emozioni che il cinema porta con sé. Una possibilità di vedere film che difficilmente si vedranno nei circuiti commerciali ordinari e che consentiranno un dibattito nuovo in città. I luoghi della rassegna, nelle sale del centro e della periferia, disegneranno un progetto di “cinema esteso “ per i cittadini di Napoli. Alcuni eventi speciali caratterizzeranno la rassegna: in particolare i maestri Marco Bellocchio ed Ermanno Olmi presenteranno i loro film in città. Inoltre si proietteranno i film degli autori napoletani a Venezia tra cui Guido Lombardi, Pietro Marcello, Francesco Patierno, Carlo Luglio.

Il cinema esteso vede la partecipazione di numerosi soggetti del mondo del cinema a Napoli A.G.I.S Campania, Arci Movie,COINOR, Associazione Napolicinema, Circuito Cinema,Stella Film,SPEC, delle sale cittadine Cinema Astra, Filangeri Multisala, Cinema Modernissimo,Cinema Pierrot, Cineteatro la Perla Multisala,Auditorium di Scampia, Cinema Vittoria, nonché delle istituzioni universitarie della città.

Le collaborazioni del Comune per i prossimi mesi

Premio Napoli e Incontri di letteratura nelle Biblioteche Municipali

con autori napoletani che possono presentare le loro opere più recenti acquistate dall’amministrazione

Napoli Film festival

Artecinema

Giornate della Tolleranza e Festival dei cinema e dei diritti umani

Le programmazioni dei teatri cittadini

La creazione di un punto per i giovani e il teatro

Documentari su Napoli dall’archivio del Luce: la memoria affidata ai giovani

Si prevede n bando per l’assegnazione di contributi sostenuti dal MIBAC per la realizzazione di film a partire da soggetti scritti da giovani autori.

VIII. NATALE A NAPOLI

Siamo in attesa degli esiti dei progetti presentati alla Regione nell’ambito delle scadenze POR del 15 luglio. Punteremo alla realizzazione di eventi non solo nel centro ma anche nelle municipalità più esterne.

IX. IL PAN

Il magnifico Palazzo Roccella di via dei Mille, il Palazzo delle Arti di Napoli , è un edificio di 6000 mq meravigliosamente ristrutturato con un foier, una sala per proiezioni, 2 piani con sale per mostre, uffici ben arredati, una residenza e piccoli studi laboratorio per artisti. Da questi elementi strutturali stiamo disegnando un progetto di attività affinché il PAN viva ogni giorno e si arricchisca dalle nuove idee di chi vorrà partecipare. Nostro compito sarà quello di mettere in moto un processo virtuoso che faccia del PAN il “cuore pulsante” della città per chi – residente o di passaggio - ama le arti e vuole conoscere, confrontarsi con il movimento napoletano. Si apre quindi una nuova stagione per il PAN che si andrà a definire innanzitutto attraverso i suoi spazi e con una programmazione di attività in collaborazione con istituzioni, associazioni, artisti, operatori e galleristi locali ed internazionali. Un progetto che è in costruzione e che trova ispirazione nelle esperienze adottate negli spazi museali multimediali di altre città europee, istituzioni pubbliche che diventano promotrici di modelli di partecipazione civile e motore di attività produttive e sociali.

Piano terra

infoPAN: infopoint del PAN per i turisti sulle iniziative culturali della città

atrio: pomeriggi o sere dedicate a piccoli concerti o performance di teatro da camera;

sala PAN: visioni, incontri e proiezioni tutti i giorni dalle 10 alle 22: classici, filmografie straniere, produzioni di giovani autori, film da festival internazionali; rassegne di video arte, video danza.

Primo Piano

Main floor: sale per esposizioni temporanee (il programma in via di definizione sarà annunciato ad ottobre)

Secondo piano

spazio giovani: dedicato ai giovani artisti che potranno esporre progetti inediti o commissionati dal PAN (in collaborazione con le Accademie di Belle Arti, gallerie d’arte napoletane ed internazionali, curatori nazionali e collettivi di artisti);

spazio kids: dedicato ad utenti giovanissimi dove si terranno laboratori sull’arte, sulla lettura e sull’espressione artistica nelle mattinate per le scuole e per famiglie nei fine settimana

Terzo Piano

Uffici del Pan - Spazio Archivio - Spazio laboratorio e incontri - Studi per ospitalità temporanee di progetti

Progetto PAN letteratura - Fondazione Internazionale per gli Studi di Architettura - Biblioteca e Mediateca

Quarto piano

Residenza: ospitalità di artisti per progetti inseriti in reti internazionali, anche per favorire la permanenza di artisti in città

Officine : spazi per atelier nel sottotetto da mettere a disposizione di artigiani e artisti

Fonte: Julienews