Snellimento procedura per occupazione suolo pubblico

COMUNICATO STAMPA - 19:30 16 LUGLIO Napoli - Assessorato allo Sviluppo Comune di Napoli

"Migliorare la gestione degli spazi urbani: a breve un nuovo disciplinare per le occupazioni di suolo pubblico"

L’ amministrazione comunale sta lavorando da alcuni giorni alla stesura di un nuovo disciplinare per le occupazioni di suolo pubblico davanti a bar, ristoranti e pubblici esercizi. Un tema, quello delle occupazioni di suolo, rilevante ed annoso nella città di Napoli, al quale il neo assessore allo sviluppo, Marco Esposito, sta cercando di fornire risposte chiare e trasparenti. Risposte volte a migliorare la gestione degli spazi urbani esistenti e di quelli che si libereranno a seguito del piano di pedonalizzazione e maxi ZTL che riguarderà tutto il centro storico cittadino.

“La complicata e confusa situazione sul tema delle occupazioni di suolo pubblico della città di Napoli – ha dichiarato l’assessore Esposito - opportunamente ripresa e descritta da alcuni quotidiani, tra cui Il Mattino che oggi pubblica a pag.42 un articolo di Paolo Barbuto, è fondamentalmente figlia del disciplinare che la vecchia giunta ha approvato nell’aprile del 2009. Un testo scritto sicuramente con le migliori intenzioni, ma assai farraginoso e di difficile applicazione in una città turistica e che essenzialmente vive di commercio come Napoli.

Il disciplinare attualmente vigente - prosegue Esposito - dilata smisuratamente i tempi di istruttoria delle pratiche di rinnovo e/o nuove concessioni di occupazioni di suolo pubblico e rende assai incerto il risultato finale sottoponendolo ad una procedura con la quale si richiede, a valle di ogni singola istanza (che dev’essere prodotta in 12 copie, con enorme aumento della spesa per il richiedente), il rilascio di 12 pareri provenienti da 12 uffici diversi, interni ed esterni al Comune.

La vecchia amministrazione ha cercato di tamponare la lungaggine burocratica introdotta concedendo proroghe amministrative della durata di un anno e mezzo (in scadenza al 30 giugno passato) che hanno solo spostato in avanti nel tempo il problema e hanno contribuito ad aumentare lo stato di confusione sulle procedure.Dai dati in mio possesso, raccolti mediante gli uffici tecnici comunali, risulta, infatti, che a fronte di circa 500 richieste (tra rinnovi e nuove istanze) sono state concesse, con enormi tempi di istruttoria delle pratiche, solo 160 autorizzazioni. Questo naturalmente vuol dire che esiste oggi a Napoli tra pizzerie, bar e ristoranti che occupano il suolo pubblico un abusivismo diffuso e difficilmente monitorabile dagli uffici amministrativi.

Due le azioni che ho messo in campo.

La prima, immediata, è stata attivata in accordo con le associazioni di categoria del commercio e con la Polizia Locale e prevede una serie di controlli mirati sul territorio nonché l’istituzione, grazie anche all’aiuto del nuovo Capo di Gabinetto, Attilio Auricchio, di un’apposita Unità di Progetto per le Occupazioni di Suolo Pubblico, con sede fisica a via O.Massa, a disposizione degli operatori che vogliono mettersi in regola e che fornirà risposte in tempi brevi e certi.

La seconda è stata già avviata e darà risultati nelle prossime settimane: ho dato incarico ai miei tecnici e al mio staff di stendere un nuovo disciplinare che ripensi lo spirito con cui vengono concesse le occupazioni di suolo pubblico della città di Napoli. In accordo con le Municipalità, le Soprintendenze e le associazioni di categoria, non si opererà più per singola istanza, con procedimenti lunghi e farraginosi, ma saremo noi come Comune, anche in virtù dei nuovi spazi urbani che si renderanno liberi grazie ai nuovi piani di viabilità e traffico che stiamo mettendo in campo, a proporre agli operatori che insistono su ogni strada e su ogni piazza della città un’occupazione di suolo pubblico in linea con i più alti standard di decoro, di sicurezza e di vivibilità del territorio. Inoltre le occupazioni concesse alla luce del nuovo disciplinare saranno pluriennali e dunque gli operatori non dovranno più rinnovarle ogni anno, come avviene attualmente. Ciò - conclude Esposito - consentirà all'amministrazione di avere certezza delle entrate e ai pubblici esercizi di operare nella certezza del risultato e delle regole e di effettuare una pianificazione di lungo periodo grazie alla quale sarà possibile anche la creazione di nuovi posti di lavoro."

fonte: Assessorato allo Sviluppo

aggiornamento: Napoli Semplice