Osservazioni turistiche su Barcellona (Estate 2004)

Post date: Aug 6, 2011 12:42:46 PM

Vi propongo qui alcuni miei appunti di viaggio da osservatore di Barcellona scritti durante l'Estate 2004. Sono dettagli, ma a volte i dettagli fanno la differenza.

Settembre 2004.Sono reduce da una settimana trascorsa a Barcellona.E' una città che sotto certi aspetti somiglia molto a Napoli. A cominciare dalla conformazione geografica e urbanistica.Non voglio tediarvi sulle bellezze di Barcellona, raccontandole per lasciarle solo fini a sè stesse.Vi racconto quanto ho visto. Dettagli che fanno Turismo, con la "T" maiuscola!"Ho visto cose che voi umani non immaginate..."1) All'aeroporto si recuperano in tempo reale i bagagli (il tempo che va dallo sbarco all'arrivo del tapis-rulant che li rende).

2) City-Map. Appena arrivi ti porgono una city-map della città con tutti i percorsi delle metropolitane (5 linee che servono tutto il territorio).

3) Le metropolitane hanno sulle banchine d'attesa un display che fa il count-down dell'arrivo del treno successivo (tempo d'attesa tra una metro e l'altra: ca. 3'). All'interno delle carrozze c'è l'aria condizionata. Ogni fermata viene segnalata da un gradevole suono ed una voce che dice qual'è la fermata successiva (nel 2004 a Napoli ciò non esisteva a Napoli, n.d.zM.) nonchè alcune linee hanno il percorso della tabella di marcia con i led accesi delle fermate già effettuate e con quello della successiva che lampeggia. In ogni stazione c'è una tabella della zona relativa alla fermata in scala 1:1.000 (più o meno) che mostra dove ci si trova a seconda dell'uscita dalla stazione stessa.

E' possibile acquistare biglietti a tariffa integrata: ad esempio, 10 corse (ognuna valida su tutta la rete di trasporti metro+bus per la durata di 75') al prezzo di 6,00 euro.

4) Musei. In alcuni musei è vietato fotografare. In altri si possono fare riprese ma senza flash e/o cavalletto ed è in tutti vietato tenere accesi i cellulari. Queste indicazioni sono ben visibili su insegne in prossimità delle biglietterie e/o all'ingresso. Inoltre, è possibile decidere di vedere solo parte di alcuni musei pagando un biglietto per le sole sale di interesse o forfettizzato se interessati a vedere tutto. Le cassette di sicurezza per deposito borse, ombrelli ecc. sono per lo più gestibili dagli stessi turisti e non consegnate al guardaroba (pensate in momenti di massimo afflusso quanto tempo si risparmia per non aspettare che il personale del guardaroba recupera il vostro ombrellino). Il personale indossa in genere una maglietta di riconoscimento (staff) oltre che il cartellino con nome e cognome (penso ai LSU in borghese nei musei e sorrido...).Vengono gratuitamente fornite all'ingresso audio-guide nelle lingue principali (anche in italiano) consegnando un documento di riconoscimento in cauzione.Il personale di guardia è fornito di walkie-talky col quale constantemente si segnalano a vicenda eventuali turisti molesti.Ogni museo ha la sua botigua (il corrispondente nostro bookshop). Sono empori dove vengono venduti souveniers da 1,00 euro a salire, relativi ai temi del museo stesso e/o di Barcellona tutta.Segnalo un caso interessante: Palau Guell di Antoni Gaudì, va visitato ritirando un biglietto numerato all'ingresso concordando l'orario e il giorno della visita gratuita a numero chiuso: 15 persone per volta ed ogni 20'. La visita è guidata da persone che raccontano il tutto in inglese e spagnolo.Anche se un palazzo è in fase di restauro, è comunque visitabile per la parte accessibile. A Barcellona nessun momento di business-turistico va azzerato: i turisti devono visitare ciò che si può far vedere perchè sono incassi, biglietti staccati!

5) La Rambla. E' una strada che taglia in 2 la parte principale della città. La parte centrale è pedonale e ai due lati scorrono i sensi di marcia opposti per i veicoli. Sembra via Scarlatti di Napoli per la sequenza di platani ai lati della parte pedonale, ma qui ogni 10 metri, c'è un artista di strada che funge da forte richiamo turistico. Qui faccio un appunto: perchè a Napoli gli artisti di strada ci sono solo in occasione dello "Strit Festival" e tra l'altro pagati dal Comune? Perchè a Napoli non liberalizzare l'arte in strada senza trafile burocratiche ma con una semplice auto-denuncia con scelta dello spazio auto-assegnato?

Sulla Rambla, a qualsiasi ora è possibile acquistare un giornale di qualsiasi Paese, sigarette e le edicole stesse distribuiscono il quotidiano free-press Barcelona Today, in inglese con molte informazioni utili al turista.

6) Sicurezza. Ronde di coppie di poliziotti a piedi, coprono la città intera. Discreti. Quando fermano qualcuno per un controllo nemmeno te ne accorgi perchè cercano di stare fuori dalla vista dei turisti. In Placa Reial (ex ritrovo di balordi e tossici) c'è un'auto fissa della polizia giorno/notte e la ronda.

7) Orari shopping. Sembra che ci sia una certa liberalizzazione degli orari delle attività commerciali.8) Pulizia. Alla festa-processione Major de Gracia, in coda, dopo l'ambulanza, c'erano un paio di operatori ecologici che volta per volta rimuovevano in real-time i residui dei fuochi dai marciapiedi raccolti poi lungo la strada da un'auto-spazzatrice. Ovunque ci sono cestini per rifiuti. Ovunque pulizia.9) Taxi. Molto economici.10) Porto. Una città a sè. Immersa nel silenzio. Con un grosso centro commerciale, cinema, acquario, ristori, piste ciclabili, assenza di barriere architettoniche. La Rambla del Mar è un suggestivo esempio socio-architettonico che rende l'idea di come recuperare un porto in una città metropolitana.11) Ricettività. Ho dormito in una pensione a pochi passi dalla Rambla (il cuore di Barcellona). Una matrimoniale costava 40,00 euro/notte. Pulitissima con bagno in camera. La ricettività barcellonese offre un ventaglio ampio per tutte le tasche.12) Forum Internazionale delle Culture. Quest anno Barcellona si è inventata il forum delle culture a confronto: congressi, spettacoli, iniziative varie con un biglietto di ingresso di 15,00 euro. Nulla di eclatante, ma ben fatto e, innanzitutto, ampiamente pubblicizzato.13) Spiagge. Oltre il porto, una serie di lidi bonificati (Barceloneta) con mare balneabile che anticipano quella che è la Costa Brava.