Una proposta a costo zero per la cultura

Post date: Jul 13, 2011 10:16:33 PM

A Napoli sta nascendo “Il Movimento per la Creatività” (http://tinyurl.com/67s9prr).Il Movimento vorrebbe coinvolgere tutti i creativi (dello spettacolo, della moda, grafica, pubblicità, arte contemporanea…) per perseguire scopi comuni. Buone intenzioni, come si legge dal link citato.

Alla riunione di stasera 28 Giugno 2011 ho chiesto di prendere la parola per una mia proposta che ora vi spiego. Vi prego di leggere perché sarebbe una piccola rivoluzione nella non-gestione di denaro pubblico per la cultura.

QUAL'E' IL BRAND DI NAPOLI

A livello nazionale e all’estero molti non sanno che Napoli è forse il più gran serbatoio di creatività del mondo. In tutti i settori dico, dall’arte fino a giungere alla ricerca tecnico-scientifica.

L’altro giorno mi ha contattato la più grande rivista turistica nazionale per festeggiare il 200° numero del giornale. Mi hanno chiesto di fotografare… pizzerie!!

Con la cultura che abbiamo, figureremo ancora una volta come “quelli della pizza”.

Per un fotografo che ama Napoli è mortificante. Un patrimonio culturale unico di cui poter parlare oltre che ammirare e invece… pizza!!

Altro problema: i finanziamenti alla cultura, statali, regionali o da parte di altre amministrazioni fanno scontenti, non a torto, coloro che producono cultura di alta qualità ma che si sono vedono spesso tagliati fuori, chiedendosi con quali criteri vengono erogati tali finanziamenti.

Luigi De Magistris, durante la sua campagna elettorale, ha spesso parlato di liberalizzazioni.

ECCO COSA HO PROPOSTO NELLA RIUNIONE DI CUI SOPRA

Se si parla di liberalizzazione, io intendo “liberalizzare attività anche culturali”. Non solo, ma penso che queste attività possano essere esercitate in spazi pubblici del patrimonio comunale.

Chiedere al sindaco che abbiamo sostenuto di dare la possibilità di avere una piazza a disposizione per fare uno spettacolo di danza o di teatro o di arte estemporanea, per me è liberalizzare.

GLI SPAZI

Quali sono gli spazi che il Comune di Napoli avrebbe a disposizione? Strade, piazze… sale…

Il Comune potrebbe fornire l’elenco di tali spazi.

LA PROVOCAZIONE

Qui viene il bello che a molti all’Elicantropo Teatro, dove si è svolta la riunione, non sarà piaciuto perché mi rendo conto che non è facile proiettarsi in un nuovo sistema.

Chiedere al Comune di azzerare ogni contributo, ogni finanziamento, alle inziative creativo-culturali.

Insomma: basta erogare soldi dei contribuenti per eventi che gli stessi contribuenti non sanno manco che hanno luogo.

Tra l’altro le casse del Comune sono in rosso…

LA SOLUZIONE

Un evento di qualità può vendersi da solo… creativamente. Se c’è l’idea, non c’è bisogno necessariamente di tanto denaro per realizzarla.

Alcuni eventi potrebbero sostenersi da soli con le offerte spontanee del pubblico: pagherebbe in base al gradimento, probabilmente. Mi fa sorridere lo Strit-Festival degli anni scorsi pagato con i soldi dei cittadini via-Comune: gli artisti di strada possono guadagnarsi la pagnotta già per come lavorano (ottimi) e perchè non tenerceli permanentemente?

Altri eventi invece sarebbero sostenuti… con gli sponsor…

Occorrerebbe però che il Comune fornisca comunque

  • Supporto promozionale, comunicazione degli eventi

  • Sicurezza assicurativa

  • Sorveglianza

  • Disponibilità spazi su programmazione annuale (anticipata di un anno)

  • Ma innanzitutto: COORDINAMENTO DEGLI SPONSOR

COORDINAMENTO SPONSOR

La proposta sarebbe che il Comune promoziona la programmazione-eventi verso aziende potenzialmente interessate ad investire la loro immagine su Napoli, visionano i progetti e decidono (le aziende, non il Comune), chi finanziare. Tutto con un sistema di massima trasparenza.

È un embrione di proposta… non so nemmeno se sono stato chiaro. Magari qualcuno potrebbe dire “eh, ma io non mi faccio sponsorizzare da McDonald”… okay, avanti il prossimo sponsor.