Stasera tutti a casa di Sergio Bruni

Negli anni '90, il maestro Sergio Bruni organizzava ogni Venerdì sera un concertino per una 30ina di fans (si andava su prenotazione telefonica), nel teatrino-tavernetta della sua villa sita in vico IV Vittorio Emanuele. Le serate erano gratuite perchè avevano lo scopo di divulgare la canzone napoletana attraverso l'associazione "Centro di cultura per la canzone napoletana" che si occupava anche di attività didattica, laboratori per chi voleva apprendere attraverso il maestro.

Ad oggi quanti sono gli artisti nel campo musicale a Napoli che fanno qualcosa del genere? Non mi sembra che ce ne siano. Come appuntamento fisso settimanale intendo, e non occasioni saltuarie come i preziosi laboratori on the road sul riciclo di Maurizio Capone e i Bungtbangte o gli incontri musicali (gratuiti) organizzati da Gennaro Pasquariello alla chiesa della Pietrasanta.

Io immagino musicisti come Edoardo Bennato o Raiz che il Sabato sera si incontrano con 4-5 ragazzi e tra una pizza e una birra parlano, suonano, si confrontano. Immagino Peppe Barra a casa di Antonio Onorato che discorrono di contaminazioni musicali con turisti appassionati di musica popolare partenopea.

Chi ha il coraggio di ripetere l'esperimento di Sergio Bruni? Perchè di coraggio si tratta. Non ci vogliono finanziamenti. Basterebbe solo l'appoggio del Comune di Napoli con un patrocinio morale e la diffusione del programma. Cosa ci guadagnano i musicisti che aderirebbero?

• Popolarità

• Contatto prefissato anche per i media

• Promozione della propria produzione

• Corsi e laboratori a pagamento