L'altare di San Giuseppe è realizzato con cinque o sette scalini, ed è sovrastato da una struttura a baldacchino.
Le travi di sostegno sono rivestite di alloro e vi si appendono arance, limoni (come segno di abbondanza) e li "Cuddureddi".
I gradini vengono rivestiti con tovaglie ricamate, sulle quali sono sistemati i vari "Cucciddrati”.
I pani realizzati per essere messi sull'altare sono:
- L’Ostensorio (La Spera);
- I Candelabri;
- La M iniziale della Madonna (Il SS. Nome di Maria);
- Gli Angeli;
- Il quadro di pane della Sacra Famiglia;
- Le Mani Incrociate, ossia la Mano di Gesù Cristo e quella di San Francesco, con al centro il SS. Crocefisso, che richiamano Lo Stemma Francescano;
- La cosidetta "Calata di l'Ancili" (discesa degli angeli);
- Tre Cuccidrate, ossia tre grossi pani a forma di ciambella;
- Il Bastone, simbolo di San Giuseppe;
- La Palma, simbolo di Maria; in ricordo della palma da datteri che nutrì la Madonna durante la sua Fuga in Egitto. Una leggenda popolare vuole che la Madonna, attraversando il deserto, patisse fame e sete. Una palma, alla cui ombra si era seduta, si piegò e si rialzò quando Maria ebbe raccolto i suoi frutti.
- La Croce, simbolo di Gesù;
- L'Aquila, che simboleggia la forza e potenza;
- Le Colombe, simbolo di pace;
- I Pavoni, che simboleggiano la bellezza del creato;
- Carciofi, Cestini di frutta e fiori, che simboleggiano l'abbondanza;
- Le Scale, che ricordano la Passione di Cristo;
- I Pesci, che sono il simbolo del Cristianesimo;
Si possono fare anche altri pani di forma diversa a discrezione di chi realizza l'altare.
L'altare, nella maggior parte dei casi, viene realizzato con 5 scalini, su cui vi sono sistemati i vari pani, nel seguente ordine, qui di seguito illustrato e partendo dal basso:
sul primo gradino, vanno sistemati i tre "Cucciddrati", nel mezzo vi si sistema la Croce, in quella di destra e di sinistra, la Palma e il Bastone, in base alla posizione che la Madonna e San Giuseppe hanno nel quadro posto sull'altare. Vi si appoggia pure un ramo di palma, simbolo della pace, destinato alla persona che rappresenta la Madonna.
sul secondo gradino, si sistemano il Quadro di Pane della Sacra Famiglia, le Mani Incrociate e la "Calata di l'Ancili";
sul terzo gradino, si sistema l'Ostensorio con gli Angeli;
sul quarto gradino, si sistema la M (il SS. Nome di Maria) con i Candelabri;
sul quinto gradino va posto il quadro della Sacra Famiglia.
Gli altri pani, non sempre tutti realizzati, vengono sistemati sui gradini, alternati agli altri già presenti.
In ogni caso, nella sistemazione dei pani, l'ordine va rispettato, più che altro, per il primo gradino in basso, su cui vanno i tre Cucciddrati con la Croce, la Palma e il Bastone, il terzo, centrale, in cui va lOstensorio con gli Angeli, il quarto in cui va la M con i Candelabri, e il quinto, in alto, dove va il quadro della Sacra Famiglia.
In quelli restanti, intermedi, si sistema il resto del pane.
Ai piedi dell'altare si mette un tappeto con sopra fiori, lumini e piatti con germogli.
Il giorno della Festa, i Tre Figuranti (che rappresentano San Giuseppe, la Madonna e Gesù Bambino), ognuno con il Pane che li simboleggia, e tre persone della famiglia, che portano sulla spalla i tre Cucciddrati, si recano in chiesa in processione, per assistere alla Santa Messa e benedire il Pane.
Al ritorno a casa c'e il pranzo e alla fine, i Tre Cucciddrati vengono donati ai Tre Santi.
Il resto del pane il padrone di casa lo divide tra parenti ed amici.
Per il pranzo vengono preparate numerose pietanze, da un minimo di 19 a 101.
La prima ad essere rigorosamente servita è l'arancia, e l'ultima, ma non rigorosamente, la pasta con finocchi e sarde.
All'uscita di ogni pietanza si grida “viva Gesù Giuseppe e Maria”.
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Con il gentile contributo di Salvo Stabile
Altari di San Giuseppe
Il culto che ha dato origine a tutta una serie di pani diversi per forme e dimensioni ha origini molto antiche.
Questi pani sono pervasi di una certa sacralità che la tradizione continua a perpetuare con simboli e riti ancora vivi nella quotidianità popolare.
A Salemi vi sono i “Cuddureddri di S. Biagio” piccole forme di pane ad anellini, i “Cavadduzzi di S. Biagio” piccoli fili di pasta lavorata, entrambi confezionati dalle massaie con abile maestria, dalle forme più svariate, e non superiori ai 3 cm.
Altri pani sacrificali sono i “Cucciddati” che possono essere di diverse forme (pesci, scala, simboli della passione, bastone, ostensorio, animali, piante, fiori, stelle, ecc) e grossezza variabile, fino a kg 5.
Col passare del tempo la tecnica di lavorazione dei pani è andata sempre più affinandosi; le abili mani delle massaie, con infinita pazienza ed abilità modellando la pasta hanno dato origine a svariate forme, (un angelo orante, un’aquila in volo librato, una rosellina dai petali quasi trasparenti, un grappolo d’uva, un delizioso cestino di frutta o fantasiosi elementi decorativi) con risultati che ormai raggiungono livelli artistici e stilistici tra il rinascimento e il barocco. La materia prima è costituita quasi esclusivamente da farina di grano duro, acqua e un pizzico di sale, e con l’unica aggiunta, a scopo puramente ornamentale, di una pennellata di albume (che conferisce alle forme un prezioso velo traslucido).