Gli emigrati hanno mantenuto le devozioni religiose verso la Madonna e i Santi, in certi casi, più dei loro coetanei rimasti in patria. Le hanno anche tramandate ai propri figli , nel tentativo di ridurre la distanza e di ricostruire, sia pure idealmente, il legame con la loro città di origine.
A New York, le varie comunità siciliane e Castellammaresi, allestiscono cerimonie devozionali del tutto simili a quelle praticate nei loro paesi di origine: gli Altari di San Giuseppe; la processione, la recita di preghiere, di canti e del Rosario in lingua siciliana, per la festa del 21 agosto, anche se qualcuno non comprende bene quello che prega.
In alcuni casi avviene la rievocazione del fatto complessivo, non i dettagli, ma quello che conta sostanzialmente è seguire riti e tradizioni religiose del proprio paese, e non perdere i contatti con la terra natia.
Processione di s. Antonio a Little Italy
Anche le immaginette religiose di Gesù, Santi e della Madonna, portate in America, tanto lontano dal luogo di origine, o tra pagine di un breviario, o fra le pieghe delle tasche di emigranti, hanno sicuramente avuto per loro, una funzione emotiva e abbastanza stimolante per incitarli a perseguire con le tradizioni popolari e religiose che avevano praticato e visto e nei loro paesi di nascita. Ci sarebbe da chiedersi quali storie hanno preservato o come sono state narrate ai loro figli?
Devozione alla Madonna del Soccorso a Brooklyn
Certo è che anche loro hanno contribuito a mantenere viva questa fede oltreoceano, e che ancora oggi, nei quartieri americani e nelle case dei Castellammaresi, ritroviamo viva e fervente.