LEZIONE 1

PRIMA ESERCITAZIONE

Grasshopper è un plug-in di Rhino, viene utilizzato per il design parametrico e utilizzo un proprio linguaggio, ossia un linguaggio algoritmico in forma visuale. Sostanzialmente Grasshopper utilizza Rhino solo come visualizzatore, infatti tutto ciò che noi andiamo a realizzare all’interno verrà inserito nelle facce di Rhino; possiamo però agire solo all’interno di Grasshopper e non di Rhino.

Ipotizziamo di dover realizzare una ruota di una bicicletta. Come prima cosa andiamo a realizzare su Rhino due circonferenze, una maggiore e una minore, e i raggi (questi raggi li possiamo o realizzare uno ad uno con lo strumento linea, oppure possiamo fare quello che si chiama “serie polare” ossia la ripetizione di un elemento rispetto ad un centro di rotazione), dovrò quindi andare ad indicare il centro di rotazione, quanti raggi voglio e l’angolo da sottendere. 

Dovrò andare a fare ora esattamente la stessa cosa su Grasshopper:

- Nel menù curve prendo il comando cerchio e inserisco un componente. Ogni componente in genere hanno un input e un output (origine e raggio). Per inserire ciò vado nel menù parametro e prendo il comando number slider. Devo quindi collegare i due componenti, per fare ciò devo tenere premuto la semicirconferenza della prima componente trascinandola in R della seconda componente. Come dato di default di questo componente ci da un numero che varia da 0 a 1. Se io voglio però realizzare una circonferenza con un raggio di 1,5 devo andare a modificare dei parametri all’interno (doppio clic su radius). Mi si aprirà una tabella (dovrò inserire se vorrò un numero interno, decimale, paro e disparo, e il range massimo e minimo).

- Devo adesso andare a fare la seconda circonferenza, utilizzo lo stesso passaggio di prima e creo una seconda componente con un secondo number slider. Andrò a rinominare le due circonferenze (cerchio maggiore e cerchio minore). 

- Per realizzare i raggi dovrò anche qui andare a realizzare una linea (troveremo il comando sempre all’interno del menù curva) ed inserisco la componente. Sono indicati punto A (punto di inizio) e punto B (punto di fine) della circonferenza. Con il comando End Points e collegherò questa componente alla circonferenza più piccola. Devo ora prendere un secondo punto che è il corrispettivo dell’altra circonferenza, nello stesso modo in cui ho fatto l’altro, andando in questo caso a collegare la circonferenza maggiore. 

- Così come abbiamo fatto in Rhino anche su Grasshopper andiamo a prendere la serie polare. Nel menù Trasformazione prendiamo il comando Polar Array. Su questo componente troviamo diverse lettere: G = Geometria, ossia di cosa vogliamo la serie polare? Poiché vogliamo la serie polare della linea in G andrò a collegare la componente della linea. La lettera P = Piano (non dobbiamo collegare nulla perché abbiamo tutto in piano). La lettera N = Numero, ossia il numero di copie e A = Angolo (già di default è 360°). Andrò a collegare ad un altro number slider con il numero 50. 

Sostanzialmente avrò ora la stessa identica cosa realizzata con Rhino e realizzata con Grasshopper. Abbiamo però una importante differenza: se devo modificare ad esempio il numero dei raggi della bicicletta su Rhino devo andare a cancellare tutte le linee e fare una seconda serie polare. Al contrario invece su Grasshopper posso semplicemente modificare il numero all’interno dei parametri. Questa cosa vale per tutte le modifiche che vogliamo fare.

Il committente magari ad un certo punto ci chiede, il raggio minore deve essere 1/7 del raggio maggiore. andrò quindi ad eliminare la componente della circonferenza minore. All’interno del menù maths vado a prendere il comando Division e avrò una nuova componente. Inserisco un nuovo number slider con il valore di 7. Alla lettera A andrò a collegare il valore della circonferenza maggiore e alla lettera B andrò a collegare questo nuovo parametro. La lettera R = Risultato lo andrò a collegare al raggio della circonferenza minore. 

Questo algoritmo in forma grafica non può essere selezionata all’interno di Rhino al contrario invece della ruota realizzata su Rhino stessa. Posso però portare tutti questi elementi su Rhino. Per fare ciò posso “cucinare l’algoritmo”. Seleziono tutto l’algoritmo e clicco la rotella del mouse, mi uscirà un nuovo menù. Questo menù ci consente anche di effettuare diversi comandi, come ad esempio quello di accendere o spengere alcune componenti. Posso anche raggruppare varie componenti, in modo da poterle spostare insieme. 

Possiamo ora rendere il tutto tridimensionale. All’interno del menù surface prendo il comando pipe. Alla lettera C = Circonferenza andrò a collegare la componente della circonferenza maggiore; alla lettera R = Raggio andrò a collegare un number slider per inserire il raggio di questo tubo circolare. La stessa cosa si può fare anche per la circonferenza minore. Allo stesso modo se voglio far diventare tridimensionali anche i raggi andrò a collegare al nuovo pipe alla lettera G della componente del polar array.