LEZIONE XIV

Peter Vector. Le ricerche di Peter Eisenman nella superficie

Importante è affrontare il percorso filologico intorno alla carriera di Peter Eisenman, e di altri architetti che hanno operato intorno al concetto di una progettazione legata al mondo vettoriale. Per Eisenman l’architettura era una sorta di libro, la sua idea si basava infatti sul pensare e progettare seguendo quelli che erano concetti semantici e linguistici e non concetti strutturali. Era un giovane studente e rimane affascinato dagli edifici di Terragni, architetto italiano della prima metà del ‘900 e soprattutto è ossessionato da due opere:

-          La casa del fascio, che parte da un volume pulito e in cui attraverso un linguaggio razionalista viene fatto un gioco di estrusioni. Viene visto infatti come una sorta di semicubo scavato a vari livelli di profondità.

-          Casa Giuliani Frigerio a Como, si sviluppa nel senso opposto alla Casa del Fascio. Ha uno slittamento dei piani, quindi viene utilizzata la disconnessione.

In House II Eisenman fa un’interessante azione. Lui ha un perimetri di un semicubo in cui i movimento si sviluppano verso l’interno. È come se ci fosse una disconnessione neoplastica verso l’interno (diversamente dalla casa precedente dove questo avviene verso l’esterno) chiamato appunto “implosione”. Questo ragionamento è un’evoluzione di quello che Eisenman ha visto nelle due opere precedenti. Queste idee vengono illustrate anche con diversi schemi e disegni che appunto rappresentano quelle che sono state le operazioni che vengono fatte sulla casa; in un certo senso in questo modo lui anticipa quello che sarà il mondo dei vettori.

Progetta poi una serie di case:

-          House X: guardando la pianta ci rendiamo conto che la casa viene attraversata da un percorso che la divide in quattro quadranti. Questi quattro quadranti rappresentano degli aspetti diversi della casa (uno rappresenta la casa per gli ospiti, o la zona giorno, o la zona notte). Nel plastico notiamo alcune somiglianze anche con Ghery e Maher. L’opera non viene mai costruita.

-          House XIa: elabora un progetto che si basa sul concetto particolare, ossia quello dell’analisi dei layer in base anche a quello che è il contesto circostante. 

-          House d’Abitazione per l’IBA: all’inizio del 1989 Eisenman decide di aprire uno studio di architettura. Uno dei primi progetti è quello dell’Abitazione per l’IBA. Quest’opera è molto importante perché da qui nasce quello che sarà la sua idea di layer basato appunto sulle tessiture, dandogli un nome particolare “palinsesto”. Questi palinsesti dettano una griglia ruotata rispetto al lotto che inglobano gli edifici preesistenti, realizza quindi delle tessiture che tiene conto di quelle che sono le preesistenze intorno all’area.

-          Casa Guardiola: l’opera è composta da due quadrati in pianta che ad ogni layer sviluppato verticalmente si nota una traslazione o un movimento articolato da parte di questi due elementi. Questa è una fantastica “swinging operation” che crea una serie di serie e possibili operazioni nello spazio.

-          Università di Cincinnati: qui si sentirà ancora di più questa idea del movimento, in quanto avrà l'occasione di lavorare su una serie di serpentine all’interno delle quali troveremo però delle strutture composte invece da forme più regolari, che mi permettono di creare quelli che sono gli spazi interni.

È chiaro che questi processi mentali della forma anticipano un pensiero sui vettori e una logica di tipo vettoriale. In una prima fase quindi Eisenman anticipa i concetti futuri, mentre nella seconda parte assorbe.

CASA DEL FASCIO

HOUSE X

HOUSE XIa

HOUSE D'ABITAZIONE PER L'IBA

CASA GUARDIOLA

UNIVERSITA' DI CINCINNATI