LEZIONE IX

Tema d'anno: Aniene Flows

L’approccio alla periferia apre un nuovo mondo di problematiche di abbandono e di degrado, l’idea iniziale è stata proprio quella di riprendere queste aree, dando vita ad una collezione chiamata UnLost Territories. Il primo passo è stato quello di approcciarci a queste aree con l’utilizzo dell’arte contemporanea, cioè utilizzare proprio l’arte come arma all’interno di questo sistema. Successivamente si è deciso di estendere questo pensiero non solo alle zone periferiche, ma anche a tutte quelle aree che si trovano lungo il fiume Aniene, passando così da UnLost Territories ad Aniene Rims. L’idea fondamentale è che in questo caso non si può lavorare solo sul singolo lotto, ma innanzitutto bisogna investire sulle nuove infrastrutture, bisogna trovare il modo di attrarre potenze imprenditoriali e investire in questi luoghi, lavorando contemporaneamente sia a proposte progettuali per le aree stesse, proporre nuove infrastrutture e in alcuni casi pensare al recupero e al riuso di infrastrutture già esistenti. Tutte queste installazioni artistiche non devono essere solo arte in se per se, ma DEVONO SEMPRE ESSERE LEGATE AD UNA CRISI E AD UNA PROBLEMATICA.

Le vie cave rappresentano una logica sistemica, un ragionamento circolare, ossia avere una sorta di memoria che la civilizzazione romana ragionava proprio in chiave sistemica. Le vie cave sono dei percorsi scavati dall’uomo nel tufo con un altezza di 15m e per una larghezza di 600m, sono quasi sempre presenti nei pressi delle metropoli. Questo aspetto è molto importante nel nostro campo perché è il primo esempio di infrastruttura della nostra città, li possiamo definire come multitasking, perché sono un qualcosa che non hanno solo una singola funzione, ma fa molte cose insieme. Le cave rappresentano l’unione tra città e natura, sono strade processuali per la contemplazione della natura; ma hanno anche una funzione simbolica, come le coppelle presenti lungo il percorso, ossia punti che una volta riempiti d’acqua vengono usati dai defunti per bere. Inoltre essendo “cava” voleva dire scavare, e tutto questo materiale che veniva estratto per realizzare queste vie, veniva poi riutilizzato per le costruzioni degli edifici.  

Possiamo individuare 5 principi delle infrastrutture della nuova generazione dentro la città costruita:

-          Multifunzionalità: il mondo industriale è un mondo analitico e monotasking, da una parte possiamo trovare un progresso, ma poi guardando dall’altra ci ritroviamo contemporaneamente un regresso.

-          Green system: il concetto ecologico è molto importante in quanto è un sistema attivo, capace di innestare cicli e processi. Negli ultimi tempi si ha la necessità di parlare di questo argomento con una certa continuità, non solo per le specie botaniche e faunistiche, ma anche per i sistemi urbani.

-          Information technology: l’idea è che oggi della tecnologia non ne possiamo fare a meno. Tutte le informazioni che vengono catturate dalla realtà devono però essere riorganizzate in una sorta di modello pronto a reagire quando serve.

-          Living accessibility, the slowscape: l’idea che per vivere bisogna rendere accessibili sistemi urbani e ambienti diversi della città. L’infrastruttura riguarda la mobilità, non intesa solo nel caso di mezzi pubblici o velocità accelerate, ma anche dal punto di vista pedonale, che permette un’osservazione del contesto più lento in tutti i suoi dettagli (chiamata appunto slowscape).

-          Cittadinanza, bellezza civica, public realm: concentrandoci sulla complessità possiamo approdare alla modernità. Bisogna creare una cittadinanza all’interno delle infrastrutture. Infrastruttura non è intesa come edificio singolo, ma è un qualcosa che permette una moltiplicazione sull’effetto civico, un qualcosa che può aumentare quello che è il valore collettivo.