FUMETTO

La nascita dello Zero

Circa 25.000 anni fa gli uomini contavano con le dita, successivamente si idearono le tacche sugli alberi (4 tacche verticali + 1 in orizzontale = 5 unità). Quando gli alberi iniziarono a scarseggiare iniziarono ad usare dei sassolini per contare, si scava così nel terreno in modo tale da raggruppare questi sassolini e vedere con più facilità quanti sono. Con il passare degli anni si ebbe una nuova invenzione, infilare dei ramoscelli all’interno dei buchi delle conchiglie. Arrivano poi i greci, grandi pensatori e organizzatori, i quali trasformano queste conchiglie in palline, dandogli dei nomi (come ad esempio il Pi Greco = 3,14). Man mano si iniziano ad inventare simboli diversi che assomigliano sempre di più ai nostri numeri (ecco l’invenzione dei numeri arabi). Sono gli indiani però a fare una scoperta importante, ossia quelle di avere sempre dieci numeri, ma non partire da 1 e arrivare a 10 (come si era soliti fare), ma partire dal “non avere niente” ossia dal nulla, lo ZERO. Con questo simbolo si voleva dare l’idea di ricominciare da zero, una volta arrivato al numero nove, finisco la colonna e devo quindi ricominciare da quella accanto. Azzero il conto delle unità e passo alle decine.

LA RIVINCITA DELLO ZERO