Raccolta firme
Per un’educazione sessuale e affettiva nelle nostre scuole
Manifesto - In quanto comunità studentesca, da sempre osserviamo e agiamo in ottica trasformativa per sciogliere le trame di oppressione che su più livelli delineano la società in cui viviamo. Vediamo ad esempio come le violenze di genere siano un problema di stampo culturale e sistemico, che impatta anche sulle nostre giovani vite: secondo Fondazione Libellula (Survey Teen 2024 “Senza confine”), un terzo del campione intervistato composto da soggetti tra i 14 e i 19 anni non riconosce come violenza imporre al/alla proprio/a partner il modo in cui vestire, la metà riconosce la gelosia come segno imprescindibile d’amore, il 14% degli intervistati di sesso maschile non ritiene una forma di violenza la costrizione a un rapporto sessuale anche se non desiderato dal/dalla partner (per 1 adolescente su 3 alla richiesta di un rapporto sessuale “le ragazze dicono no ma vorrebbero dire di si”), il 20% richiedere con insistenza foto intime e il 29% toccare una persona senza il suo consenso.
Vediamo anche come la disinformazione, la stigmatizzazione del sesso come un pericolo o una vergogna, gli svilenti stereotipi riguardanti genere e relazioni, la mancata conoscenza del proprio corpo e di temi quali la contraccezione e le infezioni sessualmente trasmesse (IST) tra persone giovani sono infatti tutti risultati (ma anche cause) di una educazione sessuale e affettiva negata o limitata nelle scuole: i dati forniti dal dossier “Indifesa” di Terre des Hommes posizionano la Sicilia al primo posto tra le regioni di Italia nel 2023 per gravidanze precoci, con più di mille nascite da madri minorenni; mentre l’Istituto Superiore di Sanità nel 2024 ha registrato un repentino aumento dell’incidenza delle IST (12% di infezione da HIV e 20% di infezioni da sifilide).
In questo contesto, la soluzione non può che partire dalla scuola e dal mondo dell’istruzione tutto, da una nuova pedagogia che ne estirpi le radici patriarcali, educando al rispetto, al consenso, al dialogo e alla conoscenza del proprio corpo.
Per questo, a partire dall’estate 2024 abbiamo preso parte, come collettivi studenteschi delle scuole Istituto Magistrale Statale “Regina Margherita”, Istituto Superiore Statale “Mario Rutelli”, Liceo classico statale "Umberto I", Liceo Scientifico Statale “S. Cannizzaro”, Liceo Scientifico Statale “Benedetto Croce”, Liceo Artistico Statale “Ragusa e Kiyohara”, Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Damiani Almeyda – Francesco Crispi”, Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”, ad una ricerca partecipativa che vuole lavorare proprio sulla prevenzione delle violenze di genere attraverso l’educazione, con l’obiettivo di co-creare delle politiche pubbliche che partano da noi, dal basso.
Attraverso un focus group tra collettivi di “Studenti in Lotta” ed un questionario esteso alle comunità studentesche locali, abbiamo lavorato per raccogliere vissuti e bisogni. È emerso il desiderio di ricevere un’educazione sessuale completa, obbligatoria in tutte le scuole e integrata nei programmi scolastici:
● Che formi le persone giovani alla conoscenza dei propri corpi, al consenso e al piacere, che approfondisca temi legati alla sfera emotiva e affettiva, sessuale e relazionale, che sia presentata in un’ottica transfemminista e non giudicante, non eteronormativa né binaria;
● Che formi, in parallelo, l3 nostri docenti e l’intero personale scolastico, invertendo la rotta per cui troppo spesso la trattazione di tematiche legata al nostro benessere psico-fisico e sessuale ci viene limitata o negata;
● Che venga erogata da personale specializzato, in rete con consultori, associazioni/organizzazioni transfemministe e centri antiviolenza (non solo personale sanitario, psicologə, sessuologə; ma anche educatorə, sociologə, assistenti sociali, espertə di diritti umani, ecc.).
Siamo consapevoli dell’importanza di tessere reti sul territorio, per costruire alleanze significative e capaci di garantire la nostra partecipazione alla vita democratica, e per assicurarci che le tematiche specifiche della sessualità e affettività vengano effettivamente trattate da équipe specializzate, in maniera olistica e multidisciplinare, come consigliato dalle linee guida internazionali in materia (UNESCO, OMS Europa) e ribadito nelle raccomandazioni del Gruppo CRC. Per questo, ci siamo riunit3 in assemblea con le principali realtà che sul nostro territorio di occupano del tema.
Aderiscono e supportano la nostra richiesta:
ActionAid International Italia ETS
AGEDO Palermo
ANLAIDS Sicilia
Arci Palermo
Arci Porco Rosso
Arcigay Palermo
Associazione “Apriti cuore”
Biblioteca Sociale “Casa Tulime”
Booq - Bibliofficina di quartiere
Centro Sociale "ExKarcere"
Comunità Educante Capo - Palermo
Corrente Cinema
Disability Pride Network
Edi Onlus
EPYC
Essenza Pedagogica
Famiglie Arcobaleno
Handala
Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”
Laboratorio Interdisciplinare di ricerca su Corpi, Diritti, Conflitti - UniPa
Laboratorio Zen Insieme
Le Onde Onlus
Libero Gioco
Libreria Dudi
Libreria Europa
Maghweb - Non è un Veleno
Mica Macho
neu [nòi] - spazio al lavoro
Newbookclub Community Lab APS
Non Una di Meno Palermo
Nuova Coscienza Cittadina Palermo - NCCP
Palermo Pride
Per Esempio Onlus
Piccolo Teatro Patafisico
Scirocco - Collettivo Universitario
SISM Palermo APS
UDU Palermo
UFFF - Utopia Fun Food Future Factory
100% Me Stessa ETS
Quello che chiediamo al Comune di Palermo e alla Città Metropolitana è un impegno concreto verso l’istituzione di politiche a supporto di un’educazione sessuale all’altezza dei nostri bisogni e desideri, che sia1 :
1. Olistica, inclusiva, plurale multidisciplinare;
2. Costante e non discrezionale;
3. Condotta da personale specializzato;
4. Rivolta all’intera scuola.
Palermo, marzo 2025
1 Dal manifesto “Italy Needs Sex Education”:
https://www.italyneedssexeducation.it/wp-content/uploads/2024/10/INSE-Manifesto_updated.pdf