La Combustione

Il percorso di chimica degli alunni della classe 3^ della scuola primaria

L’insegnante chiede ai bambini di descrivere individualmente la combustione della carte. Le descrizioni vengono lette alla ricerca degli aspetti fondamentali dell’esperienza: innesco, presenza di fumo, di luce, calore, residuo di cenere…

Vengono presentate, con la stessa procedura, le combustioni di altri materiali: alcool, legnetti, carbonella, sasso…

Il fenomeno della combustione è sicuramente un evento già osservante nell'ambiente di vita dei bambini. Ma l’analisi di questo fenomeno evidenzia come la conoscenza che i bambini ne hanno sia il frutto dell’acquisizione di informazioni spontanee, inconsapevoli, irriflessive, asistematiche. L’esperienza della combustione di vari materiali in classe, predisponendo un contesto organizzato, predispone i bambini all’attenzione e alla concentrazione mirate all’osservazione attenta dell’esperimento, alla ricerca delle variabili e delle costanti che porteranno ad una definizione operativa del fenomeno.

Dalle descrizioni individuali le insegnanti leggono l’impostazione operativa dell’attività che consente e indirizza verso un’osservazione attenta delle fasi procedurali. L’esperimento può sembrare semplice, addirittura banale, ma non sono banali le operazioni richieste ai bambini: individuare le fasi salienti delle esperienze; individuare le differenze nella combustione dei diversi materiali (modalità di innesco, qualità della fiamma, durata; presenza di fumo, luce, odore, presenza/assenza di un residuo); collegare tra loro gli elementi di similitudine.

I dati raccolti vengono confrontati e discussi alla ricerca di una definizione operativa del fenomeno.

I bambini di questa età utilizzano in maniera diffusa termini specifico del linguaggio scientifico, ma dimostrano di avere un’idea confusa del loro reale significato. Così la lettura e lo studio della definizione di un fenomeno sul sussidiario si basa su un sapere che non c’è e viene presto dimenticato. Al contrario, una definizione operativa di un fenomeno, frutto dell’osservazione e della riflessione, costruita sulla base di un’esperienza consapevole, costituisce il terreno per nuove e più complesse concettualizzazioni.

Dalle conclusioni soggettive emerge la capacità di pervenire ad una sintesi significativa, partendo da elementi anche molto diversi tra loro; la capacità di individuare gli aspetti sostanziali di un fenomeno, tralasciando quelli specifici legati ad un materiale particolare; l’uso consapevole di una terminologia sempre più adatta a spiegare e definire; l’uso di strumenti formalizzati per riassumere e riordinare dati osservativi (tabella)

Seguono le conclusioni collettive condivise: la combustione è un fenomeno che produce fuoco, calore, fumo, odore di bruciato e cenere o residuo. Alcuni materiali bruciano altri no, c’è così una trasformazione dei materiali stessi.