L'Evaporazione e l'Ebollizione

Il percorso di chimica degli alunni della classe 5^ della scuola primaria

Evaporazione

L’insegnante mette dell’acqua in un contenitore di alluminio su un fornello elettrico e chiede ai bambini di osservare attentamente ciò che succede. Quando l’acqua è finita chiede di descrivere ciò che hanno visto. Dalla discussione delle produzioni individuali emerge la definizione di ebollizione dell’acqua.

I bambini sistemano tre contenitori di alluminio pieni di acqua in zone diverse della classe, più o meno vicine a fonti di calore (quali il termosifone una finestra). Chiede di osservare e registrare che cosa accade dopo alcuni minuti, dopo alcune ore e dopo alcuni giorni, fino a completa sparizione dell’acqua in tutti i recipienti. Quindi chiede di analizzare individualmente le registrazioni e di annotare le differenze rilevate. A questo punto chiede ai bambini delle spiegazioni in relazione a ciò che è successo facendo loro delle domande scritte e chiedendo di motivare le risposte

Il riscaldamento e/o l’evaporazione dell’acqua sono fenomeni quotidiani, di cui tutti i bambini hanno un’esperienza diretta. Ma un conto è avere la percezione che qualcosa accade, altra cosa è concettualizzare ciò che è accaduto, ovvero sistematizzarlo, trasformarlo in uno strumento disponibile per nuove acquisizioni. Lo scopo delle attività è proprio rendere consapevoli i bambini di ciò che accade nell’ambiente e fornire a ciascuno gli strumenti per essere persone attente, capaci di valutare, decidere, intervenire sui fenomeni in maniera autonoma e difficilmente condizionabile.

I bambini di questa età devono essere in grado di esprimere pareri e giudizi, di argomentare in modo logico, di sostenere ipotesi e di verificarle con l’esperienza. L’attività sui passaggi di stato consente di esercitare queste competenze all’interno di un contesto scientifico che mira da un lato, all’acquisizione di concetti (evaporazione, ebollizione), e dall’altro alla interiorizzazione di un metodo di studio e di lavoro fondato sull’osservazione.

Ebollizione

L’insegnante propone di effettuate di nuovo il riscaldamento dell’acqua, ma ora la consegna non è quella dell’osservazione diretta del fenomeno, bensì quella della registrazione della temperatura dell’acqua in relazione al riscaldamento. I bambini possono annotare, ad esempio, ogni trenta secondi la temperatura dell’acqua in una tabella con due colonne, una per il tempo di riscaldamento e l’altra per la temperatura.

Dopo un po’ di tempo, quando la temperatura è sui 40 - 50°C, si interrompe il riscaldamento e si chiede ai bambini di provare ad ipotizzare che cosa succederà alla temperatura dell’acqua lasciandola sul fornello per un tempo molto più lungo. Quindi il riscaldamento dell’acqua riprende, così come la registrazione della temperatura. L’acqua continuerà ad essere riscaldata anche all’ebollizione per alcuni minuti. Poi l’insegnante chiede ai bambini di scrivere le loro impressioni su questa esperienza. Infine viene realizzato un grafico utilizzando la carta millimetrata e i dati raccolti

Formulare ipotesi per un bambino, non deve voler dire tirare a indovinare, fornire risposte fantasiose, più o meno sensate. Significa invece, assumere i dati sensoriali e informativi dell’esperienza e maneggiarli e manipolarli affinché rispondano alla necessità della scoperta.

I dati forniti dall’osservazione diventano i riferimenti per capire, documentare, concettualizzare le esperienze.

In questa fase dell’attività risulta fondamentale fornire i dati su cui ciascuno possa riflette e formulare le proprie anticipazioni. Le insegnanti possono rilevare la capacità di ragionare logicamente, di stabilire nessi di causa/effetto, di attingere dalle proprie esperienze extra-scolastiche per comprendere meglio l’esperienza che stanno analizzando.