Dal seme alla pianta

Il percorso di biologia degli alunni della classe 2^ della scuola primaria

Durante le uscite nel prato, in autunno, sono stati raccolti dai bambini frutti di acacia, pigne, ghiande, e altri semi. In classe sono stati esaminati sottolineando soprattutto la differenza tra seme e frutto, dopodichè si è proceduto alla semina.Quando le piantine sono nate ai bambini sono state proposte schede di osservazione: ciascuno ha scelto la pianta che preferiva e ha riportato le informazioni raccolte.

In ciascun elaborato è stato incollato il frutto e il seme; poi i bambini hanno disegnato la piantina che era nata e l’albero che diventerà una volta cresciuta. A questo punto è stato chiesto loro di descrivere il proprio lavoro, ricostruendo l’esperienza che avevano vissuto. Così le attività che erano state effettuate in un lungo lasso di tempo (raccolta dei semi in autunno, messa a dimora in inverno, germinazione e crescita in primavera…) hanno perso il carattere episodico e i bambini hanno potuto attribuire loro un senso, un significato preciso. Le spiegazioni, le teorie che i bambini comunque si sarebbero costruite su quei fatti, hanno potuto strutturarsi in maniera più solida e produttiva (rispetto ad esperienze future) attraverso la verbalizzazione.

Le osservazioni sono state raccolte in cartelloni elaborati collettivamente al fine di evidenziare somiglianze (produzione da parte degli alberi di frutti e semi, necessità di terra e acqua per far germogliare i semi, ecc…) e differenze (tempi di germinazione, differenze morfologiche, ecc…).

Sono state osservate anche piante erbacee come la pratolina e il dente di leone.