VIA e VAS

Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea

DIRETTIVE

Direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011,

concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (1)

http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:026:FULL:IT:PDF

Greenreport.it

L’Ue semplifica le Valutazioni d'impatto ambientale. La versione “compatta” entra in vigore oggi

[ 17 febbraio 2012 ]

La Commissione europea ha riunito tutta la legislazione Ue vigente che disciplina le valutazioni d'impatto ambientale «per consentire alle autorità degli Stati membri e ai promotori di gestire più agevolmente le conseguenze ambientali dei progetti edilizi» e spiega che «la direttiva sulla valutazione d'impatto ambientale (Via) iniziale e le sue tre successive revisioni sono state raggruppate dando luogo ad una versione più compatta, tradotta in modo chiaro e di agevole consultazione che entra in vigore oggi».

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato la direttiva Via codificata il 13 dicembre 2011 e il testo è stato pubblicato il 28 gennaio 2012. Questa "codificazione" fa parte del processo di semplificazione della legislazione Ue; «ciò significa - spiega la Commissione in una nota - che la direttiva Via e tutte le sue successive modifiche costituiscono adesso un unico testo legislativo trasparente e di facile lettura, senza che sia stato apportato alcun cambiamento alle disposizioni originali. Analogamente alla legislazione vigente, la versione codificata è stata tradotta in tutte le lingue ufficiali dell'Ue. Le traduzioni della nuova versione sono state rivedute per eliminare eventuali dubbi dovuti a formulazioni poco chiare o a errori linguistici».

Il Commissario Ue all'ambiente, Janez Potočnik, ha sottolineato che «la direttiva Via è uno strumento importante per affrontare le questioni ambientali legate ai progetti edilizi. Le modifiche mirano a semplificare il formato della direttiva rendendola più chiara sotto il profilo giuridico, accessibile e più facile da applicare. La presente iniziativa rientra nel riesame della direttiva Via, un processo avviato nel 2010 che mira a rafforzare la tutela ambientale nell'ambito della direttiva riducendo nel contempo gli oneri amministrativi».

Il processo di revisione della direttiva Via si concluderà nella seconda metà del 2012, quando la Commissione, che presenterà una proposta di revisione della direttiva codificata, sottolinea che «i cambiamenti si concentreranno sul contenuto della direttiva, piuttosto che sulla sua forma. Lo scopo della direttiva Via è assicurare che i progetti che potrebbero avere un effetto rilevante sull'ambiente siano adeguatamente valutati prima di essere approvati. Pertanto, prima di autorizzare la realizzazione di un progetto, vengono individuati e valutati i suoi eventuali impatti ambientali.

I promotori possono quindi adeguare i progetti al fine di minimizzare gli impatti negativi prima che si verifichino o le autorità competenti possono subordinare l'approvazione del progetto all'introduzione di misure di attenuazione. La direttiva garantisce la partecipazione del pubblico, sin dalle prime fasi, alle procedure decisionali in materia ambientale. Nel corso della valutazione di un progetto le parti interessate sono costantemente informate e possono pronunciarsi sulle proposte dei promotori; in questo modo le autorità competenti e i promotori adottano le decisioni con cognizione di causa».

Da Rete Nazionale Rifiuti Zero, 13 maggio 2010

Il Consiglio dei Ministri ha approvato le modifiche sul Codice ambientale (VIA e VAS) e recepisce direttiva Ue qualità dell’aria

Secondo una nota del ministero dell'ambiente, il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi uno schema di decreto che apporta alcune modifiche al Codice ambientale. Il provvedimento - il primo dei decreti di attuazione della delega data dal Parlamento al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo per apportare modifiche al Codice - segue a distanza di poche settimane quello di attuazione della direttiva 2008/98 (di ampio e profondo riordino della parte del Codice sui rifiuti). Già i due terzi del Codice, dunque, sono stati così oggetto dell'opera di revisione e ammodernamento programmata dal Ministro Prestigiacomo sin dal suo insediamento.

Il decreto approvato riguarda, in particolare, «le procedure di valutazione di impatto ambientale e strategico (VIA e VAS), nonché una parte della disciplina in tema di inquinamento atmosferico. Per quanto concerne la VIA e la VAS, il riordino della disciplina consentirà alla Commissione del Ministero di superare i problemi che finora avevano favorito il perpetuarsi di situazioni di stallo: tempi non certi per le decisioni delle autorità pubbliche coinvolte nel processo deliberativo, cattiva formulazione delle norme, mancato coordinamento tra le diverse fasi di uno stesso procedimento».

Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico - va ricordato che solo pochi giorni fa la Commissione europea ha inviato all'Italia l'ultimo avvertimento per la mancata osservanza delle norme Ue sulla qualità dell'aria relative ai livelli di inquinamento da particelle sottili Pm10, contenute principalmente nelle emissioni dell'industria, del traffico e degli impianti di riscaldamento domestico - le modifiche apportate al Codice, spiega sempre il Ministero, «sono complementari a quelle introdotte oggi da un altro decreto legislativo, di attuazione della direttiva 2008/50 in materia di qualità dell'aria, approvato dal Consiglio dei ministri». Si realizza in questo modo la prima parte dell'azione di contrasto dell'inquinamento atmosferico, che sarà a breve completata dal Governo italiano con il Piano anti-smog (di cui si è discusso preliminarmente anche nel Consiglio dei Ministri odierno).

Entrambi i provvedimenti approvati vanno ora in Conferenza Stato Regioni per poi passare all'esame del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari.