ENERGIE RINNOVABILI

Post date: 7-giu-2010 17.54.19

DECRETO LEGISLATIVO 3 marzo 2011, n. 28

Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso

dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva

abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE. (11G0067)

(GU n. 71 del 28-3-2011 - Suppl. Ordinario n.81)

http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/dettaglio.asp?d=62612

LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

ROMA: DEPOSITATA IN CASSAZIONE LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE SULLE ENERGIE

RINNOVABILI.

*Oggi, lunedì 7 giugno, è stato depositato in Cassazione il progetto di

legge:

“SVILUPPO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLE FONTI RINNOVABILI PER LA

SALVAGUARDIA DEL CLIMA”.

Hanno firmato la presentazione del ddl: Alfiero Grandi, Mario Agostinelli,

Francesco Maria Alemanni, Angelo Bonelli, Ferdinando Bonessio, Mauro

Bulgarelli, Vittorio Bardi, Vittorio Cogliati Dezza, Paolo Cento, Giulietto

Chiesa, Paolo Beni, Valerio Calzolaio, Maria Campese, Massimo de Santi,

Paolo Ferrero, Stefano Leoni, Gianni Mattioli, Ugo Mazza, Roberto Musacchio,

Angelo Navarra, Giuseppe Onufrio, Ciro Pesacane, Anna Piccolini, Massimo

Scalia, Giuseppe Sunseri, Sergio Ulgiati, Erasmo Venosi, Vincenzo Vita,

Umberto Zona.

A sostegno del disegno di legge verranno raccolte le firme dei cittadini per

la presentazione in parlamento e per costruire una campagna di mobilitazione

positiva a favore di una diversa politica energetica, in attuazione degli

obiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020 e per dire no al nucleare.

Risparmio energetico e sostegno alle fonti rinnovabili di energia sono i 2

capisaldi della proposta di legge, il cui articolato interviene su tutti i

settori dei consumi di energia: residenziale, produttivo e terziario,

trasporti, e quindi non solo nell’energia elettrica che rappresenta il 20 %

dei consumi totali.

Il Piano Energetico Ambientale Nazionale è lo strumento principale per

definire obiettivi di politica energetica e strumenti con la partecipazione

delle Regioni. Nella proposta di legge vengono definite quali sono le fonti

rinnovabili e che quindi sono considerate di utilità pubblica, che vanno

sostenute finanziariamente, realizzate con procedure semplificate e, nel

caso dell’elettricità, debbono avere priorità nell’allacciamento alla rete.

La rete elettrica deve essere pubblica. Terna va trasformata in Agenzia (sul

modello di quelle fiscali), coinvolgendo le Regioni.

Per definire l’ammontare degli incentivi e sciogliere i passaggi più

impegnativi l’Autorità per l’energia coinvolgerà 3 Istituti di ricerca di

cui 1 europeo.

Nel ddl ci sono proposte nuove come la costruzione di una rete di agenzie o

di sportelli locali e un albo di professionisti che operano a tariffa

calmierata per aiutare i cittadini nelle scelte, nelle procedure, in tutti i

passaggi necessari per realizzare le scelte in materia di rinnovabili.

Per recuperare le risorse necessarie vengono aboliti i contributi ai

termovalorizzatori (CIP 6) che oggi costano il doppio delle rinnovabili,

vengono abolite tutte le norme che puntano a reintrodurre il nucleare, viene

istituita la Tobin tax sulle transazioni finanziarie, anche per scoraggiare

le speculazioni, viene istituito un Fondo di 3 miliardi di euro presso la

Cassa Depositi e Prestiti per gli interventi (risparmio e rinnovabili) sugli

edifici pubblici, a partire dalle scuole e dagli ospedali.

Viene istituita una cabina di regia con Governo, Regioni, Enti locali per la

gestione della legge, che si avvarrà del contributo delle associazioni

ambientaliste, dei consumatori, ecc.

Nei prossimi giorni la proposta di legge verrà presentata più

dettagliatamente, insieme al piano di lavoro, in un seminario pubblico,

aperto alla stampa, con la collaborazione di articolo 21.

Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare

Roma, 07/06/2010