Sezione a cura di:
Renata Maietta
Sezione a cura di:
Renata Maietta
Education is a Right, Peer Education is a Need
Dopo tre anni di lavoro, il peer tutoring è riconosciuto al Liceo Banzi come una buona pratica in costante crescita. Grazie a un efficace passaparola tra studentesse e studenti, numerose scuole della provincia di Lecce manifestano interesse nell’adottare questo sistema all'interno della propria realtà scolastica.
Il rapporto tra pari costituisce il fulcro di questa metodologia ed è caratterizzato da elementi di reciprocità. Non si limita esclusivamente alla fascia giovanile: il concetto di “parità” richiama infatti un approccio orizzontale che può emergere in diversi contesti, indipendentemente dall’età anagrafica.
Il peer tutoring si distingue da un modello trasmissivo dell’istruzione tradizionale, favorendo la condivisione di conoscenze e competenze in modo dinamico e partecipativo. La dimensione sociale gioca un ruolo essenziale: attraverso l’interazione tra pari, si costruisce un terreno comune di riferimento – cognitivo, culturale, valoriale e sociale – che facilita lo scambio di informazioni e la costruzione del sapere. Gli studenti e le studentesse sviluppano un linguaggio condiviso, basato su esperienze e mappe cognitive simili, che favorisce un apprendimento più efficace.
In questo processo, ciascuno riconosce e valorizza il contributo dell’altro: da un lato, chi apprende si mette in gioco per acquisire nuove conoscenze; dall’altro, chi guida il percorso sviluppa la capacità di esternalizzare e trasmettere il proprio sapere. Entrambi i ruoli richiedono un impegno significativo e attivo.
Il peer tutoring incorpora molti degli elementi chiave del LifeComp, adattandoli e mettendoli al servizio della crescita personale. Dalla progettazione alla realizzazione e al successo di ogni intervento, questa pratica contribuisce implicitamente al raggiungimento di numerosi obiettivi delineati nel Framework della Commissione Europea (v. riquadro LifeComp).
Il progetto che proponiamo mira a creare un sistema strutturato di Peer Tutoring tra gli studenti del Liceo Banzi, ispirato ai principi della Peer Education. In questo modello, gli studenti-tutor – detti Peer Educator – mettono a disposizione le loro competenze per supportare altri studenti (Tutee) nello studio di materie curricolari.
I Tutor (Peer Educator) sono studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno con solide competenze disciplinari e buone capacità comunicative, selezionati attraverso un bando interno;
i Tutee sono studenti che desiderano ricevere supporto per migliorare la propria preparazione nelle materie curriculari.
I Tutor sono selezionati tra gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno attraverso una procedura strutturata:
I candidati devono presentare domanda di partecipazione al progetto.
Il Consiglio di Classe verifica le loro competenze e la loro idoneità al ruolo.
Una volta selezionati, i Tutor vengono inseriti in un elenco ufficiale con il relativo profilo e la materia di insegnamento.
La scuola assume così un ruolo proattivo, integrando nel proprio sistema un motore di supporto alla didattica basato sul coinvolgimento degli studenti stessi.
Gli studenti interessati (tutee) possono iscriversi ai corsi tramite un portale dedicato.
Ogni corso è accompagnato dal profilo del Tutor, con informazioni dettagliate sulle sue competenze e sulla sua disponibilità.
Le lezioni possono svolgersi in presenza o online (tramite Google Meet).
Ogni tutor pianifica il proprio calendario di disponibilità, pubblicato sul sito del progetto.
Le lezioni possono avere una durata compresa tra 30 minuti e 2 ore.
Il materiale didattico viene condiviso su Google Classroom e successivamente archiviato su BanziNotes per essere accessibile a tutta la comunità scolastica.
Ogni sessione di tutoraggio può coinvolgere uno studente singolo o un piccolo gruppo (massimo 4 persone) per garantire un supporto efficace.
Il sistema di valutazione prevede tre fasi:
Dopo la prima lezione il Tutee può cambiare Tutor se non si trova in sintonia con il metodo di insegnamento.
A fine corso il Tutee compila un modulo di feedback sulla qualità dell’insegnamento ricevuto.
Dopo due settimane il Tutee valuta l’efficacia a lungo termine del supporto ricevuto, anche in relazione ai risultati scolastici.
Le fasi operative del progetto prevedono:
Selezione e registrazione dei tutor, con verifica delle competenze da parte dei Consigli di Classe.
Pubblicazione e aggiornamento dei profili tutor sul sito del progetto.
Monitoraggio dei corsi, incluse le sessioni programmate e la valutazione dell’attività dei Tutor.
Documentazione e riconoscimento delle ore PCTO, con validazione ufficiale del servizio di tutoraggio.
Per garantire il monitoraggio del progetto, sono previste le seguenti misure:
Diario di Bordo dove ogni Tutor registra le date delle lezioni, i materiali utilizzati e il livello di risposta del Tutee.
Verifica delle lezioni:
per le sessioni online, è richiesta la registrazione della videoconferenza e un report dettagliato;
per le lezioni in presenza, è necessaria la firma del Tutor e del Tutee, convalidata da un collaboratore scolastico.
Il ruolo di Tutor viene riconosciuto nel monte ore dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Le ore di PCTO accreditate corrispondono al 150% delle ore di lezione erogate, per riconoscere il tempo dedicato alla preparazione degli incontri.
Ampliamento delle materie offerte, includendo progressivamente tutte le discipline curricolari e tematiche extracurriculari di interesse per gli studenti.
Esportazione del modello di Peer Tutoring in altre scuole della provincia della città.
Il progetto favorisce lo sviluppo di competenze trasversali fondamentali, come:
Autonomia e responsabilità in base alle quali il Tutor gestisce il proprio tempo e le proprie attività didattiche.
Capacità comunicative dove il Tutor impara a spiegare concetti complessi in modo chiaro ed efficace.
Competenze relazionali e collaborative in cui entrambi i ruoli (Tutor e Tutee) beneficiano di un’interazione costruttiva.
Orientamento all’apprendimento grazie al quale il Tutee sviluppa maggiore consapevolezza delle proprie strategie di studio.
Il progetto si inserisce nel quadro europeo di sviluppo delle soft skills, in linea con le strategie di modernizzazione dell’istruzione (New Skills for New Jobs, EUROPE 2020).
Alcune delle competenze chiave sviluppate includono:
Comunicazione e teamwork
Capacità di analisi e problem solving
Adattabilità e leadership
Gestione delle informazioni e pensiero critico
Aver conseguito una valutazione dall'avanzato (10) all'intermedio (8) in:
la disciplina o le discipline in candidatura;
Educazione Civica
Comportamento
Breve presentazione personale che riporti le seguenti tracce della persona:
chi sono;
come posso aiutarti;
qualcosa di curioso su di me.
Ratifica del Consiglio di Classe a cura del team PeerEducation di BanzHack
Il metodo del peer to peer venne introdotto nel nostro istituto per supportare la didattica alla quale siamo abituati nel post-Covid .
Il processo di realizzazione iniziale ha avuto diversi obiettivi e traguardi fondamentali:
la scrittura di un White Paper dove indicare i principi e la struttura del progetto;
la costruzione di un bando per accogliere le candidature e, contemporaneamente, per illustrare la metodologia ai fruitori (tutor e richiedenti);
lo sviluppo di una serie di report per avere costantemente un feedback da restituire in agli Organi Collegiali (Consiglio di Istituto e Collegio dei Docenti);
studiare un protocollo affinché chiunque potesse richiedere un intervento di peer education.
La selezione del tutor si basa sulla verifica del rendimento disciplinare scolastico, dell'adeguatezza del comportamento e delle competenze costruite nel campo dell'educazione civica.
Un gruppo di lavoro, appositamente designato, raccoglie le informazioni sulla valutazione del candidato prima elencate e le trasmette, insieme alla candidatura del tutor, al Consiglio di Classe di appartenenza per ricevere la validazione della proposta.
Una volta concluso questo processo, il profilo del tutor viene reso pubblico e quest'ultimo può ricevere le richieste di intervento.
La procedura tecnica è stata pensata per poter risultare molto semplice.
Alla fine del contributo, viene richiesta la compilazione di due moduli: uno dal richiedente ed uno dal tutor. L'obiettivo è quello di rilevare il feedback di entrambi e perché vengano, in seguito, conteggiate per i tutor le ore effettivamente svolte ai fini dell'attestazione delle ore di PCTO.
Per valutare l'efficacia degli interventi di peer education. Sono previste interviste rivolte ai Consigli di Classe nei quali sono presenti sia i tutor che i richiedenti.
La relazione è affidata ai componenti del team che raccolgono le richieste di adesione dei tutor e che ha l'incarico di dialogare con i docenti coordinatori delle classi coinvolte.
Questo importante passaggio viene opportunamente documentato al fine di rilevare per ogni anno scolastico:
la qualità degli interventi;
l'impatto degli interventi;
l'opinione dei docenti sulle azioni del team:
LifeComp
DigComp
EntreComp
La consultazione di tutta la comunità scolastica sui temi della Peer Education offre la possibilità di immaginare nuovi possibili scenari.
La diffusione capillare della Peer Education e la sua integrazione ancora più stretta con la dimensione del gruppo classe è una delle aree di sviluppo prossimale del Team.
Ferma restando la validità del protocollo approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto sul reclutamento dei Peer Educator e sulla valutazione dei loro interventi, è allo studio la fattibilità e la sostenibilità di poter selezionare, all'interno di ogni classe del secondo biennio e dell'ultimo anno, un piccolo nucleo di studentesse e di studenti adatti a svolgere il ruolo di conduttori dell'esperienza di formazione tra pari.
Questi verrebbero formati, conseguentemente, nei seguenti campi:
struttura del sistema di Peer Education @ Banzi;
tecnologie connesse con il compito;
public speaking.
Dopo 3 anni di lavoro la peer education è riconosciuta al Liceo Banzi come una buona pratica in costante crescita. Grazie ad un battente passaparola tra studentesse e studenti, numerose scuole della Provincia di Lecce chiedono di poter importare il sistema nella propria realtà. Peer Pilot è stata pensata anche per condividere il lavoro fin qui sviluppato con i propri pari.
BanzHack, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Documentazione e Ricerca Educativa (INDIRE), sta provando a costruire una rete nazionale di scuole per la condivisione dell'esperienza
Rapporto paritario
Competenze trasversali
Teamwork
Efficacia educativa
Gabriele Leo, Renata Maietta, Giorgia Calogiuri e Antonio Russo (rappresentanti del Team della Peer Education che si sono occupati dello sviluppo dell'applicazione di Peer Pilot) sono stati invitati come relatori da C2 Group per partecipare ad un webinar sui laboratori digitali, presentando il loro progetto e la piattaforma di AppSheet.
Il seminario sarà online il 12 dicembre dalle 16:00 alle 17:00.
Peer Education. Lo studente Gabriele Leo, il professore Antonio Lezzi e la dirigente del Liceo Banzi Prof.ssa Antonella Manca.
Un contributo sull'importanza del coinvolgere gli studenti nel processo educativo.
L'intervista, pubblicata sul quotidiano online "Lecce Sette", mette in luce le strategie innovative adottate dalla scuola per promuovere la collaborazione tra pari, incoraggiando la condivisione di conoscenze e competenze tra gli studenti stessi.
Apprendimento Autonomo e Tutoring
BanzHack artefice del riconoscimento di INDIRE come Scuola Capofila delle Idee per il Peer Tutoring.
Antonio Lezzi
Resp. Progetto
Tiziana Panareo
Resp. Progetto
Gabriele Leo
Resp.Progetto
Marco Colaci
Studente
Giordano Monittola
Studente
Antonio Russo
Coordinatore progetto
Giorgia Calogiuri
Studentessa
Vito Ingrosso
Founder - Ex studente