Il quadro e i modelli di riferimento

I frameworks Europei

LifeComp EU

Il framework europeo per le competenze personali, sociali e per imparare ad imparare

LifeComp è stato rilasciato nel 2020 dopo una approfondita analisi delle elaborazioni esistenti e numerose consultazioni con esperti e stakeholder a livello europeo. Il framework individua tre aree di competenza interconnesse, ciascuna delle quali composta da tre competenze: 

Area personale

Area sociale

Area Imparare ad imparare

EntreComp EU

Un ponte tra i mondi dell’educazione e del lavoro

È il quadro di riferimento per le competenze imprenditoriali suddiviso in 3 macro aree composte da 15 competenze chiave, che sviluppano 442 risultati di apprendimento.

Nel 2016 la Commissione Europea ha proposto una Nuova Skills Agenda, proponendo una revisione delle competenze chiave richieste nel 21° secolo, da introdurre nei curricula scolastici e formativi di tutti i Paesi aderenti.

Il quadro EntreComp propone una definizione condivisa di imprenditorialità come competenza, con l’obiettivo di raccogliere consenso tra tutte le parti interessate e di stabilire un ponte tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro

DigComp EU

Un linguaggio comune per descrivere le aree chiave delle competenze digitali

Lo strumento sviluppato a livello europeo per migliorare le competenze digitali dei cittadini, aiutare i responsabili politici a formulare politiche che supportino lo sviluppo delle competenze digitali e pianificare iniziative di istruzione e formazione per migliorare le competenze digitali di specifici gruppi target.

Il Design Thinking

Il Design Thinking promuove l'innovazione e la risoluzione creativa di problemi attraverso un approccio empatico e centrato sull'utente. Consente di esplorare soluzioni diverse e fuori dagli schemi, migliorando la collaborazione all'interno del team e accelerando il processo di ideazione e prototipazione, il tutto mirato a soddisfare efficientemente le esigenze reali dei destinatari delle azioni.

BanzHack ne ricava un approccio strutturato per affrontare complessi problemi, promuovendo la creatività, la collaborazione e l'innovazione. Attraverso le sue fasi di empatia, definizione, ideazione, prototipazione e test, incoraggia ad esplorare diverse prospettive, a sperimentare soluzioni e ad apprendere dall'errore, preparando così a rispondere in modo efficace e flessibile alle sfide future.

Un Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento

L’importanza dello sviluppo delle competenze umane, sociali e “imprenditive” è evidenziata dalla Raccomandazione europea del 22 maggio 2018 sullo sviluppo delle otto competenze chiave europee e dalle Linee Guida dei PCTO del 2019 e riportate, nello specifico nel “sillabo per l'educazione all'imprenditorialità per le scuole secondarie di secondo grado”.

La settima competenza chiave, in particolare, viene tradotta nella capacità creativa di chi sa analizzare la realtà per trovare soluzioni per problemi complessi, utilizzando l'immaginazione, il pensiero strategico, la riflessione critica. Tale competenza ben si associa alla capacità di gestire le emozioni, la gestione dello stress, la comunicazione efficace, l’empatia, il pensiero creativo e quello critico, la capacità di prendere decisioni e quella di risolvere problemi.

Alla base di tutto c'è l'apprendimento esperenziale (learning by doing)

Imparare attraverso l'immersione in un ambiente favorevole, è spesso considerata la parte più consistente del processo di apprendimento, per diversi motivi, tra i quali: 

L'apprendimento esperenziale

David Kolb

Acquisisiamo concetti, nozioni e relazioni molto più velocemente se siamo spinti a metterli in pratica, se li viviamo in prima persona. Il coinvolgimento fisico ed emotivo facilita l’attenzione e la memoria. Questa è la base su cui si è sviluppato l’apprendimento esperienziale.

Il modello prevede che l'apprendimento sia un processo continuo e circolare con le seguenti fasi fondamentali:

Il processo di condivisione delle conoscenze e delle competenze all'interno dell'organizzazione

Tra apprendimento individuale e apprendimento collettivo

Ikujiro Nonaka e Hirotaka Takeuchi

La prima fase che possiamo prendere in considerazione è la socializzazione, in cui vi è un trasferimento da conoscenza tacita a conoscenza ancora tacita. Le persone, in questa fase costruiscono un terreno cognitivo, culturale, valoriale, sociale, comune, in cui potrà avvenire lo scambio informativo. Nel gruppo le persone sanno che possono parlare la stessa lingua perché hanno creato relazioni e corrispondenze di linguaggio e di mappa cognitiva sul piano tecnico, aziendale, culturale. La fase successiva è quella dell’esternalizzazione, in cui la conoscenza tacita diviene esplicita. Il sapere, le idee e l’innovazione vengono trasferiti da una persona all’altra mediante la metafora, possibile grazie al terreno comune costruito e in grado di far percepire all’altro, nella propria mappa rappresentativa della realtà, una propria idea, posizione, innovazione. In questo momento inizia un dialogo, in cui ciascuno è in grado di dare valore all’altro, condividendo la propria posizione e la propria lettura della nuova idea e dell’innovazione. È la fase della cosiddetta combinazione, dove la conoscenza esplicita si condivide come conoscenza esplicita. Le persone possono beneficiare dell’esternalizzazione dell’altro e, a loro volta, esternalizzare a favore dell’altro in un sistema di surplus di rimando, tipico dei processi di brainstorming. Il sapere e le idee divengono patrimonio esplicito del gruppo ed appartengono, ora, al gruppo e non solo alle persone. La fase successiva è quella dell’internalizzazione, per cui l’idea condivisa viene via via interiorizzata nelle mappe mentali individuali, applicata ai casi concreti e così assimilata nei modelli interpretativi della realtà delle persone. La conoscenza esplicita diventa tacita per ciascun membro del gruppo. Questo può consentire di ampliare nuovamente quel terreno di confronto condiviso del gruppo, rafforzando la capacità di relazione ed avviando e consolidando il processo di socializzazione.

Le competenze