Sezione a cura di:

Gabriele Leo e Renata Maietta

Education is a Right_Peer Education is a Need

Tra fini educativi e fini didattici, la Peer Education rappresenta un ottimo anello di congiunzione tra crescita personale, crescita culturale e crescita professionale

Dopo 3 anni di lavoro la peer education è riconosciuta al Liceo Banzi come una buona pratica in costante crescita. Grazie ad un consistente passaparola tra studentesse e studenti, numerose scuole della Provincia di Lecce chiedono di poter importare il sistema nella propria realtà scolastica.

Il rapporto tra pari è l'aspetto fondante della relazione ed è caratterizzato da elementi di reciprocità. Non riguarda unicamente la fascia giovanile. L'attributo della "parità" richiama lo stato di orizzontalità che si può rilevare pensando a moltissimi fattori, in altrettanti contesti e che potrebbero esulare dall'età cronologica.

Conoscenze e competenze che si condividono diversamente dall'approccio trasmissivo che caratterizza l'istruzione nella nota dimensione formale. La parte della Socialità, nella Peer Education, rappresenta il sostrato attraverso il quale si costruisce un terreno cognitivo, culturale, valoriale, sociale, comune, all'interno del quale potrà avvenire lo scambio informativo. Tra pari, gli individui sanno che possono parlare la stessa lingua perché hanno creato relazioni e corrispondenze di linguaggio e di mappe cognitive.

Ciascuno è in grado di dare valore all’altro, riconoscendo reciprocamente la condizione di chi si è "messo in moto" per apprendere conoscenze, da un lato, e per sviluppare la competenza nell'esternalizzare quella stessa conoscenza, dall'altro. L'impegno, da entrambi i lati, è notevole.

La Peer Education coglie moltissimi aspetti dichiarati dal LifeComp, li fa propri e li mette a disposizione della crescita personale. La progettazione, la realizzazione ed il successo di un intervento di Peer Education, implicitamente, fa in modo che vengano raggiunti molti degli obiettivi riportati nel Framework della Commissione Europea (v. riquadro LifeComp)

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Il progetto che proponiamo vuole creare un sistema di interazione tra gli studenti della scuola che segua il modello della Peer Education. i Peer Educator, studenti del Liceo che hanno competenze, spirito di iniziativa e di collaborazione, propongono dei corsi  che hanno come argomento materie curricolari che sono a disposizione degli altri studenti della scuola.

I Peer Educator sono studenti comuni, con buone abilità comunicative e con notevoli conoscenze nei vari settori disciplinari. I tutor Peer Educator sono studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno che partecipano al bando di selezione del progetto. Ogni candidatura deve essere supportata dai rispettivi Consigli di Classe per verificare le loro competenze. In questo modo viene fatta salva la funzione propositiva della Scuola che affida, consegna, integra nel proprio sistema un potente motore a supporto della didattica, proveniente dal basso. 

Le candidature vengono valutate e analizzate dal consiglio di classe secondo vari criteri quali abilità pratiche e competenze relazionali. Successivamente, l’elenco dei peer educator e i rispettivi argomenti dei corsi vengono pubblicati in un elenco interno con un codice di classe virtuale. I singoli Peer Educator vengono schedati in dei profili personali che vengono esposti su un sito apposito. In questo modo gli studenti che parteciperanno ai corsi potranno visualizzare un prospetto con tutte le informazioni necessarie sul Peer Educator.

3. Avviamento dei corsi

Tutti gli studenti interessati possono iscriversi nel relativo corso del Peer Educator: sul sito del progetto sono esposti tutti i corsi forniti ed attivi, con una panoramica sia del corso in sé sia del Peer Educator che lo tiene. Sempre dal sito è possibile visualizzare tramite l’apposita funzione di Google Calendar gli orari di disponibilità del Peer Educator ed eventualmente mandare una richiesta per fissare una lezione.

4. Come si svolge il servizio. Presenza, non in presenza, materiale didattico.

Il Peer Educator dà la propria disponibilità al progetto riguardo a orari e giorni e modalità di erogazione delle lezioni (online o in presenza). Queste informazioni vengono racchiuse nella panoramica sul sito che appare come un vero è proprio profilo personale del Peer Educator. Qui, oltre alla disponibilità e ad uno specchietto con presentazione del Peer Educator, sono riportati anche i dettagli del corso erogato: questo dovrà riguardare un argomento presente nei programmi decisi dai dipartimenti delle materie curriculari (inizialmente, per motivi pratici, i corsi del progetto riguarderanno solo le materie di Matematica, Fisica, Chimica, Latino).

Una volta ricevuta la richiesta di lezione da parte di uno studente, il Peer Educator ha un tempo prestabilito per preparare il colloquio e la lezione stessa, che potrà essere in presenza o in videoconferenza (Google Meet). Eventuali materiali prodotti potranno essere condivisi via Google Classroom e successivamente condivisi su BanziNotes in modo di essere alla portata di tutti gli studenti della nostra scuola.

Ogni intervento del Peer Educator dovrà essere risolto tra un minimo di mezz’ora ed un massimo di due ore di prestazione, sia essa in presenza o non in presenza.

Una lezione di Peer Education potrà coinvolgere anche piccoli gruppi da massimo 4 persone, in modo da garantire il contatto stretto e diretto tra docente e discenti.

5. Valutazione del Peer Educator

La valutazione del Peer Educator avviene in tre fasi. La prima è immediatamente dopo la prima lezione con un nuovo studente: questi ha la possibilità fin da subito di poter cambiare corso, qualora non ci sia sintonia con il proprio educatore. La seconda avviene tramite un modulo google, subito dopo la fine del corso: a questo punto, dopo aver concluso le lezioni, lo studente valuta l’insegnamento ricevuto complessivamente. La terza ed ultima fase di valutazione avviene anch’essa tramite un modulo google, a 2 settimane dalla fine del corso: a questo punto lo studente ha avuto modo di poter fare esperienza degli insegnamenti, magari affrontando una valutazione da parte del professore della materia in questione, ed è pertanto capace di dare una valutazione a posteriori, considerando i risultati sul lungo periodo, della sua esperienza di Peer Education.

6. I flussi di lavoro

Sono identificati alcune fasi per le quali verranno attribuiti compiti e responsabilità alle persone o gruppi coinvolti nell'organizzazione del progetto (student* o docenti)

7. Documentazione

La documentazione è fondamentale per l’efficacia del progetto per due motivi: il primo per tenere traccia dei progressi dello studente e degli argomenti trattati ed il secondo è per assicurare che le lezioni vengano erogate regolarmente. Per il primo motivo è predisposta la creazione di un Diario di Bordo del corso in cui il Peer Educator può riportare tutte le date degli incontri, eventuale materiale didattico utilizzato e valutazioni parziali sulla risposta dello studente all’insegnamento. Per il secondo motivo, che necessita di un maggiore rigore e controllo, sono predisposte due differenti modalità, a seconda che gli incontri avvengano online o in presenza: nel primo caso sarà necessario inserire nel fascicolo personale del Peer Educator la registrazione e il report della videochiamata; nel secondo sarà sufficiente apporre le firme del Peer Educator e dello studente assieme a quella di un collaboratore scolastico, che agisce da garante della corretta erogazione della lezione.

8. Premialità del Peer Educator

Una volta che la documentazione è certificata, il Peer Educator è retribuito con ore di PCTO che saranno il 150% delle ore di lezione erogate. Il surplus di 50% è dovuto alla preparazione degli incontri che è una parte fondamentale dell’esperienza di Peer Education.

9. Il Futuro del progetto, orizzonti di sviluppo

Dopo una fase di verifica, valutazione ed esperienza delle interazioni sociali in gioco. il servizio potrebbe evolversi progressivamente. Un orizzonte di sviluppo potrebbe essere l’ampliamento dell’offerta dei corsi prima a tutte le materie curriculari e poi ad argomenti di tipo extracurricolare, che vanno ad approfondire un interesse personale del Peer Educator. Chiaramente questo sviluppo porta con sé delle difficoltà, non ultima la valutazione dell’apprendimento che per materie extracurriculari può mancare di oggettività o quantomeno essere difficoltosa. Un altro orizzonte potrebbe essere l’esportazione del modello di Peer Education ad altre scuole sul territorio, specialmente considerando tutti i benefici che una così larga area di azione porterebbe al progetto.

10. Lo sviluppo delle competenze di cittadinanza

In Italia alcune delle competenze che vengono sviluppate in un’esperienza del genere sono state richiamate nell'ambito del Decreto n.139 del 22 Agosto 2007 "Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione" ed il legislatore ha creato due contenitori: gli Assi culturali (linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico e sociale) che prevedono le Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione e le Competenze chiave per la cittadinanza, anche queste da conseguire al termine dell’obbligo scolastico:

11. L’importanza delle competenze sul piano internazionale

Il progetto Modernising Higher Education through Soft Skills (La Modernizzazione dell’istruzione superiore attraverso le soft skill) condotto da un gruppo transnazionale ha lavorato, dal 1999 al 2010, alla creazione di uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore (SEIS), che è divenuto realtà, appunto, con la Dichiarazione di Budapest-Vienna del marzo 2010. A questo proposito, azioni strategiche possono essere tutte quelle volte ad adattare l’offerta formativa delle istituzioni d’istruzione superiore alle richieste provenienti dal mercato del lavoro (cfr. “New Skills for New Jobs”, EUROPE 2020, Communication from the Commission, COM (2008) 868, 16 dicembre 2008).

Sono state pertanto identificate le seguenti soft skill:

Tutte le cose non nascono dal nulla, bensì per una necessità...

Il metodo del peer to peer venne introdotto nel nostro istituto per supportare la didattica alla quale siamo abituati nel post-Covid . 

Il processo di realizzazione iniziale ha avuto diversi obiettivi e traguardi fondamentali: 

La selezione del tutor si basa sulla verifica del rendimento disciplinare scolastico, dell'adeguatezza del comportamento e delle competenze costruite nel campo dell'educazione civica.

Un gruppo di lavoro, appositamente designato, raccoglie le informazioni sulla valutazione del candidato prima elencate e le trasmette, insieme alla candidatura del tutor, al Consiglio di Classe di appartenenza per ricevere la validazione della proposta.

Una volta concluso questo processo, il profilo del tutor viene reso pubblico e quest'ultimo può ricevere le richieste di intervento.

L'abilitazione dei Tutor ed il loro inserimento in Peer Pilot, consentono al sistema di ricevere le richieste di supporto.

La procedura tecnica è stata pensata per poter risultare molto semplice.

L'intervento di Peer Education può avvenire in presenza o a distanza, sempre in modalità sincrona, e può avere una durata massima di 120'.

Alla fine del contributo, viene richiesta la compilazione di due moduli: uno dal richiedente ed uno dal tutor. L'obiettivo è quello di rilevare il feedback di entrambi e perché vengano, in seguito, conteggiate per i tutor le ore effettivamente svolte ai fini dell'attestazione delle ore di PCTO.

Per valutare l'efficacia degli interventi di peer education. Sono previste interviste rivolte ai Consigli di Classe nei quali sono presenti sia i tutor che i richiedenti.

La relazione è affidata ai componenti del team che raccolgono le richieste di adesione dei tutor e che ha l'incarico di dialogare con i docenti coordinatori delle classi coinvolte.

Questo importante passaggio viene opportunamente documentato al fine di rilevare per ogni anno scolastico:

Il bando interno che disciplina le attività e la selezione dei tutor è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 20 gennaio 2022 e dal Consiglio di Istituto con delibera del n°11 del 24 gennaio 2022.

L'attività di peer tutor a partire dall'anno 2021 è riconosciuta come esperienza di PCTO, e nella valutazione finale dell’allievo i Consigli di Classe attestano l’esperienza tra le fasce del credito scolastico.

Nel Rapporto di Autovalutazione (RAV) l’istituto ha individuato la Peer Education tra i punti di forza per lo sviluppo delle competenze chiave per l'apprendimento permanente. In particolare si fa riferimento ai frameworks europei:

Consulta la pagina>>>

La consultazione di tutta la comunità scolastica sui temi della Peer Education offre la possibilità di immaginare nuovi possibili scenari.

La diffusione capillare della Peer Education e la sua integrazione ancora più stretta con la dimensione del gruppo classe è una delle aree di sviluppo prossimale del Team.

Ferma restando la validità del protocollo approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto sul reclutamento dei Peer Educator e sulla valutazione dei loro interventi, è allo studio la fattibilità e la sostenibilità di poter selezionare, all'interno di ogni classe del secondo biennio e dell'ultimo anno, un piccolo nucleo di studentesse e di studenti adatti a svolgere il ruolo di conduttori dell'esperienza di formazione tra pari.

Questi verrebbero formati, conseguentemente, nei seguenti campi:

Consulta la pagina "Il quadro di riferimento">>>

Dopo 3 anni di lavoro la peer education è riconosciuta al Liceo Banzi come una buona pratica in costante crescita. Grazie ad un battente passaparola tra studentesse e studenti, numerose scuole della Provincia di Lecce chiedono di poter importare il sistema nella propria realtà. Peer Pilot è stata pensata anche per condividere il lavoro fin qui sviluppato con i propri pari.

BanzHack, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Documentazione e Ricerca Educativa (INDIRE), sta provando a costruire una rete nazionale di scuole per la condivisione dell'esperienza

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Rapporto paritario

Competenze trasversali

Teamwork

Efficacia educativa

Gli eventi a cui abbiamo partecipato

Webinar

BanzHack e il Team della Peer Education relatori di un webinar di C2 Group: "AppSheet e Peer Pilot"

Gabriele Leo, Renata Maietta, Giorgia Calogiuri e Antonio Russo (rappresentanti del Team della Peer Education che si sono occupati dello sviluppo dell'applicazione di Peer Pilot) sono stati invitati come relatori da C2 Group per partecipare ad un webinar sui laboratori digitali, presentando il loro progetto e la piattaforma di AppSheet.

Il seminario sarà online il 12 dicembre dalle 16:00 alle 17:00.

Intervista

Peer Education. Lo studente Gabriele Leo, il professore Antonio Lezzi e la dirigente del Liceo Banzi Prof.ssa Antonella Manca. 

Un contributo sull'importanza del coinvolgere gli studenti nel processo educativo.

L'intervista, pubblicata sul quotidiano online "Lecce Sette", mette in luce le strategie innovative adottate dalla scuola per promuovere la collaborazione tra pari, incoraggiando la condivisione di conoscenze e competenze tra gli studenti stessi. 

Riconoscimento

Apprendimento Autonomo e Tutoring

BanzHack artefice del riconoscimento di INDIRE come Scuola Capofila delle Idee per il Peer Tutoring.


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Altre attività di Peer Education nel Liceo

Il Gruppo di Lavoro

Antonio Lezzi

Resp. Progetto

Tiziana Panareo

Resp. Progetto

Gabriele Leo

Resp.Progetto

Marco Colaci

Studente

Giordano Monittola

Studente

Antonio Russo

Coordinatore progetto

Giorgia Calogiuri

Studentessa