EVENTI SCOLASTICI

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze

I Consigli Comunali dei Ragazzi (CCR) nascono in Francia nel 1979, in occasione dell’anno internazionale dell’Infanzia.

Il Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi si inserisce in un percorso di educazione alla cittadinanza attiva, promuove nei ragazzi il senso di appartenenza al territorio con lo scopo di farli familiarizzare con la vita pubblica tenendo conto che fanno parte a pieno titolo della propria comunità.

Lo scorso 10 Novembre presso il salone polivalente del Comune di Favria è andata in onda una puntata del programma radiofonico Spazio Costruiamo Gentilezza della Radio Spazio Ivrea, che ha avuto come protagonisti i componenti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze del nostro Istituto, formato dalla sindaca (terza) Agnese Martinetto, il vicesindaco Lorenzo Tacca e i consiglieri Francesco Bracco, Vittoria Freddi, Stefania Chiritoiu e Jason Fiorentino.

Erano presenti anche insegnanti-tutor Antonella Corazza, Katia Pagliero, Monica Bombarda e Alberto Giacobbe, la dirigente scolastica Valeria Miotti, il vicesindaco di Favria Lucia Valente e gli amministratori comunali Mattia Di Liberto e Antonello Spaducci.

La puntata è stata condotta da Virginia Salato, Alessandra Tuoc e Mattia Franco della Scuola Secondaria di Favria.

Abbiamo ascoltato la diretta e abbiamo posto anche noi delle domande ai ragazzi. Di seguito trovate il riassunto di quanto detto in radio e a noi da ragazzi e la trascrizione degli interventi dei componenti della Dirigente Scolastica, degli inseganti e del Consiglio Comunale di Favria.

Cliccando QUI potete ascoltare la registrazione della puntata.

Buon ascolto e buona lettura!

  1. Cos'è il CCRR?

Il CCRR è un organo che nasce per coinvolgere bambini e ragazzi a partecipare vita amministrativa della comunità, attraverso proposte che possono rivolgere alla scuola, al Comune e alle associazioni. Il CCR di Favria vede il coinvolgimento di ragazzi e ragazze provenienti dalla Scuola Primaria e Secondaria di Favria.

  1. Quando nasce il CCRR di Favria?

Il CCRR nasce nella primavera del 2016, quando il Comune fece questa proposta alla Dirigente del nostro Istituto e le insegnanti pensarono che fosse una bella occasione per mettere in pratica ciò che già studiavamo nell'educazione alla cittadinanza.

  1. Com'è composto il vostro CCRR?

Il CCRR è attualmente formato da un sindaco, un vicesindaco e quattro consiglieri eletti dalla Scuola Primaria e dalla Scuola Secondaria di primo grado. Visto che quattro di noi frequentano la classe III della Secondaria, tra cui il Sindaco e il Vicesindaco, il prossimo anno sarà necessario rifare le elezioni per reclutare nuovi componenti nel CCRR.

  1. Di cosa si occupa il CCRR?

Si occupa di rappresentare i ragazzi del paese in occasioni delle celebrazioni di ricorrenze, come quella del XXV aprile o del IV novembre; ma anche di collaborare con le associazioni del territorio come la caritas o la proloco, con lo scopo di far sentire la propria voce vicino alla cittadinanza, anche quella più bisognosa e ai margini della città. Infatti ogni anno proponiamo una raccolta di cibo per le famiglie più bisognose: lo scorso anno lo abbiamo fatto per la gente dell'Ucraina. Il CCRR è un organo che si pone come obiettivo la sensibilizzazione dei compagni a problemi come la raccolta differenziata o al tener pulito l'ambiente.

  1. Come si svolgono le elezioni?

I ragazzi candidati, prima delle elezioni, devono pensare alle proposte e agli obiettivi che vogliono portare avanti e realizzarle nel limite del possibile. Il programma rimarrà in visione nei corridoi della scuola per qualche giorno. In seguito ogni alunno delle classi quarte e quinte della Primaria e delle prime e seconde della Secondaria presenterà i suoi candidati, due per classe, un maschio e una femmina; vengono stampate delle schede elettorali con nomi dei candidati e i loghi. Votano anche gli alunni della terza elementare e della terza media, ma non si possono candidare. Viene insediato un seggio con presidente e scrutatori e al momento dello spoglio risulteranno vincitori candidato maschio e candidato femmina che ha ottenuto il maggior numero di voti. Chi ha ottenuto più voti diventa Sindaco, che viene investito nella sua carica con una cerimonia nella sala consigliare del Comune. Da quel momento condividerà il suo programma con gli altri e si inizierà a collaborare, sotto la guida di alcuni insegnanti.

  1. Cosa fate per il paese?

Insieme pensiamo a cosa aggiungere nel nostro parco o in tutto il paesino, abbiamo organizzato la raccolta dei rifiuti al parco Valentino, la raccolta di cibo per gli ucraini, la raccolta del materiale scolastico a costo 0.

  1. Cosa fate per la scuola?

Facciamo proposte che confrontiamo con i compagni e i docenti per migliorare il benessere della scuola, pensiamo a nuovi progetto, cartelloni o costruzioni da aggiungere all'interno o all'esterno dell'edificio. Cerchiamo di migliorarla. Nei progetti futuri c'è quello della creazione di un piccolo orto che tutte le classi potranno coltivare a turno.

  1. Con chi collaborate?

Con il Comune, la Caritas, la Proloco, l'ospedale Regina Margherita di Torino e da quest'anno con Luca Nardi per il progetto "Ragazzi e Ragazze della gentilezza".

  1. Come si organizza il vostro lavoro?

Ci incontriamo quasi sempre in orario scolastico con una convocazione precedente che ha l'ordine del giorno su ciò che verrà discusso. Si redige un verbale ad ogni incontro, sempre sotto la supervisione degli insegnanti. Discutiamo, parliamo e votiamo per le idee per poi organizzarci. Durante gli incontri dobbiamo stare molto attenti e prendere appunti sugli argomenti da trattare e confrontare con gli altri.

  1. Quali progetti e/o iniziative avete già messo in atto?

Abbiamo organizzato una giornata dell'inclusione in collaborazione con tutta la scuola chiamata Creativamente Abili, una manifestazione per il XXV aprile, una raccolta di cibo, coperte o altri oggetti utili per gli ucraini quando era appena iniziata la guerra e sempre per quest'ultima ragione, una manifestazione che coinvolgeva tutti i bambini e ragazzi della scuola in cui abbiamo cantato canzoni e recitato poesie contro la guerra.

  1. Siete contenti di poter ascoltare e aiutare i ragazzi della scuola? Riuscite ad aiutarli?

Sì, anche se a volte non è così semplice perchè i progetti proposti dai ragazzi non sono sempre realizzabili, ma noi cerchiamo di dare il meglio con progetti a scopo inclusivo.

Aiutiamo i compagni a realizzare i loro progetti per la scuola o per il paese.

  1. Vi siete mai trovati in disaccordo tra di voi o con altri? Come avete risolto le problematiche?

Sono poche le volte in cui ci troviamo in disaccordo e per risolvere le problematiche discutiamo sui pro e i contro delle nostre idee valutando quella migliore e possibile da attuare.

  1. Cosa vi è piaciuto di più di ciò che avete fatto finora? Perchè?

Tutto ciò che è stato fatto ci è piaciuto, in particolare la giornata dello sport Creattivamente Abili perchè è stato un modo per unire Scuola e Comune e perchè crediamo molto nell'inclusione di tutti. Inoltre a questa giornata hanno potuto partecipare anche altre persone e non solo gli studenti dell'Istituto. Un altro atto molto entusiasmante è stato quello della raccolta del cibo per la Caritas.

  1. Cosa vorreste assolutamente riuscire a realizzare con il CCRR prima delle prossime elezioni?

Da quest'anno siamo entrati in contatto con l'associazione Cor et Amor che cerca di mettere insieme le esperienze dei vari CCRR del Cavavese e spingere i componenti a fare dei progetti alla cui base sta la gentilezza. Noi ragazzi e, talvolta anche gli adulti, abbiamo dimenticato cosa vuol dire essere gentili e aiutare chi è in difficoltà: siamo individualisti e andiamo tutti di fretta, non stacchiamo gli occhi dal cellulare o dal pc e non riusciamo neanche comunicare con chi ci sta vicino. Nei mesi a seguire ci impegneremo quindi nel mettere in pratica la gentilezza. Inoltre ci impegneremo per realizzare un'altra giornata dello sport e dell'inclusione.

  1. Perchè avete deciso di far parte del CCRR?

Per aiutare i miei compagni a migliorare la scuola e a renderla piacevole per tutti.

Per dare un contributo al benessere della scuola e del paese.

Per aiutare la scuola e imparare.

Perchè ho seguito ciò che è stato fatto dal CCRR prima di noi e mi è piaciuto.

Sentivo il bisogno di fare qualcosa per la scuola e il paese e avevo voglia di fare una nuova esperienza che si è rivelata impegnativa, ma soddisfacente.

  1. E' stato difficile farvi eleggere? (risposte diverse)

Bisogna avere buone idee, carisma e creatività ed è necessario fare un programma elettorale ben strutturato.

  1. Vi aspettavate la vittoria? (risposte diverse)

A dir la verità, un po' sì perchè non avevo contro tante persone.

No, non mi sarei mai aspettata di poter essere eletta.

Assolutamente no, perchè sapevo di competere con ragazzi più grandi di me e più maturi.

Non molto perchè i miei compagni avevano fatto veramente una bella campagna.

No, perchè ero poco conosciuta.

  1. E' impegnativo far parte del CCRR?

Se ci si organizza no, ma si deve essere sempre presenti alle riunioni, è molto importante essere responsabili per rispettare tempi e incarichi, tenendo conto dello studio.

  1. Qual è la cosa che trovate più difficile nel far parte del CCRR? (risposte diverse)

Riuscire ad integrarlo con lo studio e gli altri impegni extrascolastici.

Parlare in pubblico e controllare la propria ansia.

Partecipare agli eventi in orario extrascolastico.

  1. Cosa significa per voi far parte del CCRR?

Significa poter esprimere il mio pensiero, contribuire al miglioramento e avere grande responsabilità per un impegno preso che deve essere portato a termine.

  1. Consigliereste di far parte del CCRR agli altri bambini e ragazzi?

Sì, perchè è un'esperienza formativa che porteremo con noi per sempre. Aiuta a crescere e a prendersi delle responsabilità.

  1. Cosa vi ha insegnato il CCRR?

La puntualità, l'organizzazione, il mettersi in gioco per gli altri, la responsabilità, la collaborazione; a vincere le proprie timidezze, a riflettere su aspetti importanti, ad ascoltare e rispettare gli altri.

  1. Vi piacerebbe far parte di un Consiglio Comunale una volta cresciuto/a?

Tutti hanno risposto di sì con fermezza, anche se qualcuno pensa di non esserne all'altezza. Qualcuno ha anche affermato di ambire al ruolo di sindaco.

Un solo consigliere non ha questa intenzione al momento, ma afferma che potrebbe cambiare idea in futuro.

Da sinistra Stefania Chiritoiu, Vittoria Freddi, Francesco Bracco, Agnese Martinetto, Lorenzo Tacca e Jason Fiorentino

DIRIGENTE SCOLASTICA VALERIA MIOTTI

Il CCRR è un'esperienza che abbiamo voluto fare insieme a voi ragazzi, insegnanti e Comune perchè ci è sembrata un'ottima occasione per farvi vivere direttamente la realtà del paese e per farvi conoscere gli organi che presiedono l'amministrazione comunale. Noi puntiamo molto sui compiti di realtà per farvi sperimentare direttamente ciò che si apprende per poterlo applicare e il CCRR ne è un esempio.

VICESINDACO DEL COMUNE DI FAVRIA LUCIA VALENTE

E' un ottimo lavoro quello che stanno svolgendo i ragazzi del CCRR perchè si impegnano molto per il bene comune e hanno ottimo suggerimenti da dare a noi come amministratori. A volte, noi non riusciamo ad andare sempre incontro alle loro richieste, ma ne teniamo conto per cercare di realizzarle in futuro. Sono molto felice dei giovani cittadini di Favria.

ASSESSORE ALLO SPORT DEL COMUNE DI FAVRIA MATTIA DILIBERTO

Mi piace molto quest'iniziativa con i giovani. Nel nostro Comune c'è bisogno di collaborazione: con voi e i cittadini di Favria si possono portare idee e si può trovare un punto di incontro per le richieste. E questo anche per lo sport che mette in comunione tutti, ragazzi e non.

CONSIGLIERE DEL COMUNE DI FAVRIA ANTONELLO SPADUCCI

Insieme alla vicesindaca Lucia Valente seguiamo i progetti della scuola, in quanto Lucia come assessore, ha la delega della scuola. La mia esperienza nell'associazionismo nasce soprattutto a contatto con le comunità giovanili, iniziando dalla parrocchia.

Ciò che mi ha colpito del CCRR è l'entusiasmo è la voglia di fare ed impegnarsi in prima persona. Molti adulti spesso, si lamentano e non si mettono in gioco, qua invece ci sono anche degli adulti che si spendono per gli altri e per la comunità ed è quello che stanno facendo anche i ragazzi del CCRR. Vi ringrazio per questa testimonianza bella e positiva che date a tutti noi.

PROFESSORESSA ANTONELLA CORAZZA

Quest'esperienza è un arricchimento continuo, è una sorpresa e un piacere immenso in quanto, oltre al vedere realizzati dei progetti, è bello vedere la luce negli occhi dei componenti del CCRR i quali hanno preso molto seriamente il loro compito e soprattutto, il fatto che li sto vedendo non solo come studenti, ma come veri cittadini attivi. Noi chiediamo un grosso impegno ai ragazzi (scrivere, parlare in pubblico, pensare a come fornire nuove idee e proporle ai compagni) e provo una grande ammirazione per loro e spero che qualcuno prosegui nel futuro per questa strada.

MAESTRA PAGLIERO KATIA

Io, abitando in un Comune limitrofo, sono entrata nel CCRR anche per conoscere meglio Favria e il territorio. Sono felicissima di essere nata con questo Consiglio e di averlo seguito in tutti questi anni da vicino; ero un po' spaventata all'inizio perchè mi sembrava "una cosa da grandi", invece questi ragazzi credono davvero in ciò che fanno impegnandosi a portare avanti idee per la scuola e il paese. Hanno imparato a lavorare con il territorio di Favria, che è una cosa importante.

Spero anch'io di vedervi in futuro come sindaco, vicesindaco e consiglieri di Favria.

PROFESSOR ALBERTO GIACOBBE

Non è da molto tempo che sono nella vostra scuola, questo è il secondo anno e prima non avevo mai sentito parlare del CCRR. Lo scorso anno, al mio arrivo, quando ne ho sentito parlare mi sono fatto un'idea della sua funzione e dei suoi scopi generali, tuttavia è quest'anno che ho potuto vedere da vicino le attività e l'impegno che comporta farne parte. Sono molto colpito in positivo anche perchè come insegnante di Lettere, personalmente, vedo con piacere, realizzato il valore della comunità che deve essere trasmesso dagli studi umanistici; è una cosa molto bella questa.