Aldo Moro. "Un attacco al cuore dello stato"

                                                           di Messina Carlotta 5 D

Il 9 Maggio del 1978 il corpo senza vita dell'onorevole Aldo Moro viene ritrovato abbandonato dentro il portabagagli di una macchina in via Caetani  a Roma. 

Il presidente della Democrazia Cristiana era stato sequestrato dalle Brigate rosse il 16 marzo ; la notizia del suo rapimento e dell'uccisione dei 5 uomini della scorta causa grande sgomento nel paese e si parla di " attacco al cuore dello stato " .

Quella mattina il presidente Moro si stava recando in parlamento per partecipare al dibattito sulla fiducia al governo Andreotti, governo che per la prima volta avrebbe avuto l'appoggio del P.C.I.

L'onorevole Moro aveva molto operato per realizzare il famoso compromesso storico nel tentativo di creare una politica di inclusione, come diciamo oggi, delle varie forze politiche insieme al segretario del P.C.I., Enrico Berlinguer .

Aldo Moro riconosceva il grande contributo delle forze politiche, comuniste e democristiane alla nascita e alla costruzione della Repubblica ,  perciò avrebbe voluto realizzare una collaborazione più strutturale , per attuare un confronto politico civile e attento ai problemi del paese nel comune rispetto dell'identità storica e ideologica di ogni persona.

I brigatisti rossi consideravano invece l'intervento di Moro , il suo pensiero politico e la sua idea della persona una minaccia per l'ideologia delle B.R. 

Le B.R. infatti volevano provocare una rivoluzione armata per combattere il capitalismo e l'imperialismo.

Alla luce di ciò che sappiamo adesso, possiamo affermare che Aldo Moro aveva anche altri nemici anche al di fuori dei confini nazionali  e cioè i governi di altri paesi che non vedevano di buon occhio la politica del compromesso storico e quella del cosiddetto neoatlantismo, ossia il suo protagonismo in politica estera, soprattutto in ambito mediterraneo.

I 55 giorni di prigionia dell'onorevole Moro sono stati difficili e pesanti per il paese : viene adottata la linea della fermezza e i tentativi di avviare trattative  per liberarlo falliscono. 

Lo stesso Aldo Moro aveva previsto, con la saggezza e la lungimiranza che lo distingueva ,che gli avrebbero fatto fare la fine di John Kennedy .

Dopo il caso Moro sono state inasprite le pene per i detenuti politici e le Brigate rosse hanno subito un graduale processo di indebolimento. 

Oggi, alla luce di tutto ciò che abbiamo appreso su quegli anni , possiamo affermare con certezza che l'azione dello stato per liberare l'onorevole Aldo Moro è stata volutamente insufficiente.