Prove tecniche per un' occupazione

a cura della Redazione 

Prodotto dal Centro Studi Indipendente Pianosequenza e girato interamente all'interno del plesso Cascino del Liceo Regina Margherita, il docufilm cortometraggio PROVE TECNICHE PER UN'OCCUPAZIONE esplora il quartiere Ballarò in cui insiste la scuola  attraverso gli occhi dei ragazzi. Essi stessi diventano registi, sceneggiatori, attori, fotografi. Ultimato in questi mesi ma girato durante la primavera e l'estate del 2023, il film è stato proiettato per la prima volta nel teatro dell’istituto magistrale “Regina Margherita” di Palermo. Presenti, tra gli altri, il regista Giovanni Totaro e il curatore della fo­to­gra­fia An­to­ni­no Co­sta.  Il docufilm è il lavoro finale del progetto “Ballarò ’23” realizzato nell’ambito del Piano nazionale cinema e immagini per la scuola promosso dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione e del merito. 

DS Domenico Di Fatta: "In quella zona del centro storico della città di Palermo che può configurarsi come “periferia al centro” in un territorio dove nuove potenzialità convivono con una diffusa cultura dell’illegalità, attraverso i dialoghi tra i ragazzi protagonisti di “Prove tecniche per un’occupazione” volta alla salvaguardia del plesso Cascino, si assiste alla presa di consapevolezza della propria crescita interiore e alla nascita di un diffuso senso civico volto alla partecipazione e al cambiamento”.

Responsabile scientifico del progetto Luciano Accomando: “I ra­gaz­zi del­l’i­sti­tu­to dopo aver partecipato ad alcune masterclass e al Salina doc Fest si sono cimentati in un progetto di ri­cer­ca-azio­ne che li ha portati alla produzione di un documentario. Il progetto ha offerto agli studenti competenze trasversali e un approccio professionale ai mestieri del cinema”. 

Regista Giovanni Totaro: “Attraverso la scelta di un tema urgente per gli studenti, ovvero le sorti strutturali della propria scuola il documentario è riuscito a oltrepassare i confini del laboratorio cinematografico agganciandosi al sentire presente dei ragazzi. Infatti il lavoro, ha lasciato nei partecipanti una consapevolezza rispetto alla capacità di intervenire sulla realtà che li circonda. Loro in quanto studenti sono parte attiva del sistema scolastico e al contempo da cittadini, mantengo un senso critico e civico sulla città che abitano.”

Di­ret­tri­ce dei ser­vi­zi ge­ne­ra­li am­mi­ni­stra­ti­vi Elvira Sciurba: "Una esperienza fantastica che, nella coralità del coinvolgimento di tutti gli indirizzi e di tutti i plessi, ha consentito agli studenti, attraverso il linguaggio cinematografico, di potere mettere a frutto le competenze acquisite sui banchi di scuola, e veicolarle verso una riflessione consapevole nella società civile e soprattutto nel senso dell’ unione e della comunione di sentimenti propri dell’essere umano. In primis l’amicizia e il senso del vivere comune."

Studentessa e attrice Sofia Arini: “Ho passato gran parte dell’estate 2023 a partecipare alla realizzazione del film ‘Prove tecniche per un’occupazione’. Inizialmente pensavo che avrei solo dovuto scrivere la sceneggiatura, ma a quanto pare è vero quando dicono che la vita può portare meravigliose sorprese: infatti mi trovai a recitare nel film. Era la prima volta che recitavo per il grande schermo e, se devo essere sincera, è stato molto duro farlo. Ma non mi persi d’animo e misi tutta me stessa per riuscire al meglio. Sono passati tanti mesi da quell’estate, mi viene da ridere a pensare tutto ciò: ai momenti di tensione, di tristezza, di rabbia ma soprattutto di felicità con i miei compagni, che ad oggi posso definire amici”.

Ilenia Bonfardeci studentessa e attrice: Partecipare al progetto è stata un’esperienza molto strana, in senso positivo, e diversa da come me l’aspettavo, forse perché non avevo idea di come venisse girato un documentario. È stato un viaggio nelle mie fragilità, e questo non me lo aspettavo. Mi sono spesso sentita a disagio, talvolta invece le risate allentavano la tensione, e quelle c’erano sempre per fortuna. Anche le mie amicizie e conoscenze si sono allargate tantissimo, ho conosciuto molte persone, tanti altri piccoli mondi e avuto l’opportunità spesso di sentirmi capita, o talvolta proprio incompresa, un paradosso lo so, ma nella totalità forse anche positivo. I dietro le quinte sono fantastici, e ancora di più farne parte lavorando con dei professionisti”.