UDINE. — Rendo infinite grazie alla Santa delle rose per la guarigione di un bambino a me caro che, colpito da polmonite informa grave, v’era poco da sperare. Ai miei ringraziamenti si uniscono quelli dei genitori del piccolo Renato Mulatti.
M. D. S.
S. MARIA IN PUNTA (Rovigo). — Nel luglio scorso il nostro caro Bruno si ammalò gravemente di meningite e complicazioni. Imedici dichiararono umanamente impossibile la guarigione; ma la nostra fede ci fece subito ricorrere a S. Teresa di Tombettacon una novena. Intanto mettemmo nelle mani del paziente una statua della Santa ed una sua Reliquia. Il secondo giorno dellanovena Bruno cominciò a migliorare e dopo l’ottavo si alzò e venne a tavola con noi completamente guarito. Riconoscentissimoil padre
R. ANTONIO
FROSINONE. — Mio nipote Angelo improvvisamente si ammalò di febbri malariche. Ricoverato d’urgenza all’ospedale, andavapeggiorando continuamente. Feci ricorso a S. Teresa ed ottenni in breve la guarigione con meraviglia e sorpresa degli stessimedici curanti. Riconoscente adempio alla mia promessa.
Z. MARIA
Il sig. Galiotto Guido, giudicato affetto da un tumore interno renale, doveva sottoporsi ad una operazione assai pericolosa. Ciòrisulta dalle dichiarazioni dei medici di Soave e della clinica di Padova dove il giovane veniva varie volte sottoposto ad esamiradioscopici. Frattanto in casa i suoi genitori pregavano fervidamente S. Teresa e il taumaturgo S. Antonio di Padova. Contro leprevisioni di tutti il male scomparve ed il giovane si trovò guarito senza bisogno di operazione.
S. DOSOLINA e G. ELIA
BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza). — Mi trovavo angosciata per la perdita recente di un figlioletto di 10 anni avvenuta in pocheore, dopo un atto chirurgico, quando un’altra mia figliuola di anni 15, colpita da forti dolori, si dovette trasportarla d’urgenzaall’ospedale per essere operata. Nella mia desolazione, temendo di perdere anche questa, mi rivolsi alla cara Santina diLisieux supplicandola ardentemente del suo aiuto e promettendo di far pubblicare la grazia. La pietosa Santa mi consolò tosto,perchè tutto andò bene. Dopo poco tempo anche mio marito ebbe bisogno di un doppio atto chirurgico che mi fece stare ingrande apprensione, ma la cara Santa Teresa del B. Gesù anche in quel pericolo invocata, ci fece sperimentare l’efficacia delsuo soccorso.
FORTUNATA C. IN F.
ARENZANO (Genova). — Mio figlio deve a S. Teresa tutta la più sentita riconoscenza per una grazia segnalata ricevuta dallapotente Santina. Cadde dall’altezza di 15 metri, fu ricoverato d’urgenza all’ospedale e poi all’Istituto Rizzoli di Bologna dondeusci guarito per bene dopo tante e ferventi preghiere alla cara S. Teresa del B. Gesù.
BERNARDINA C.
AZZAGO DI GREZZANA. — Mersi Maria, colpita da grave morbo e dichiarata perduta dai medici, dopo un fiducioso ricorso a S.Teresa guarì perfettamente. I genitori si portano al Santuario per ringraziare la Santa miracolosa.
S. VITO DI NEGRAR (Verona). — Il mio bambino Giorgio di 3 anni, fu colpito da ostimiolite acuta, tanto che dovette esserericoverato in ospedale in gravissimo stato. Fiduciusa, lo misi allora nelle mani della cara Santa e della Madonna di Pompei.Dopo 11 mesi di alternativa fra la morte e la vita, il male si cicatrizzò dalla sera alla mattina, con. grande stupore di tutti. Sentoora il dovere di ringraziare publlicamente la cara S. Teresa alla quale non potrò mai abbastanza dimostrare l’infinitariconoscenza.
EMILIA R. Z.
MILANO. — La nostra piccola Annamaria di mesi 3 si ammalò con gastro-enterite ed avvelenamento del sangue. La febbre erasempre altissima ed il medico curante non dava più nessuna speranza. Dopo aver rivolto le nostre preghiere alla Santa dellerose la bambina potè ottenere la guarigione. Ebbe in seguito una grave broncopolmonite guarita anche questa mediantel’intervento della cara Santa. Riconoscenti ci siamo recati al Suo altare per ringraziarla.
I genitori: MICHELE e EMMA T.
MONIGA DEL GARDA. — Mia figlia Lina di 10 anni si è trovata quest’inverno con un dito del piede che le doleva. Il medicolocale dopo averla visitata le ordinò un medicamento e si andò avanti così per tre mesi. Un giorno quel dito lo vidi rosso edallora mi decisi di farla visitare da un primario dell’ospedale il quale disse che la bimba era affetta da una malattia per cui civolevano molte cure e perciò si doveva ricoverarla in una casa di cura. Ero davvero disperata. Però nell’affannoso momento mirivolsi con fervida fede alla cara S. Teresina e ne ebbi la grazia. La mia bimba dopo pochi giorni di giacenza all’ospedale èritornata a casa completamente rimessa ed ora tutta allegra ringrazia con me la cara Santa delle rose.
MARIA M. C.
Il piccolo B. Egidio da bambino venne nutrito con il latte di una mucca infetta di mal caduco e di conseguenza ne riportò l’infezione. Ogni qualvolta la bestia veniva assalita da questo male, anche il bambino ne presentava i gravi sintomi. Il dolore dei genitori era immenso ed il loro primo pensiero fu di ricorrere alla Protettrice dei bambini ed Ella fece discendere la grazia tanto sospirata della perfetta guarigione del terribile male. - Poco tempo dopo suo fratello Domenico si ammalò di broncopolmonite in seguito alla quale si era resa necessaria un’operazione. Dopo esser ricorsi nuovamente a S. Teresa con fervide preghiere, l’ammalato ottenne la guarigione senza bisogno di nessun intervento. I genitori Baron Luigi e Strofe Imeda si portarono al Santuario con i loro bambini perfettamente guariti per dimostrare a S. Teresa la loro gratitudine.
LUGAGNANO. — La nostra cara Silvana di due anni si ammalò con forte morbillo che ebbe conseguenze di broncopolmonite e laringite.Ridotta in gravi condizioni abbiamo voluto provare portarla all’ospedale Alessandri e là i medici la dichiararono perduta. In seguito labroncopolmonite si è ripetuta quattro volte con aggiunta di nefrite, otite doppia e irritazione della vescica. Dal primo giorno della malattiauniti a parenti e conoscenti ricorremmo alla cara Santina perché con la sua intercessione la Madonna ci concedesse la grazia. Un giorno lamamma, che non abbandonò mai il letto della piccina, fece una visita a Tombetta ed angosciata, ma piena di fiducia pregò tanto e ritornòall’ospedale quasi sicura di ricevere una rosa. Infatti al mattino dopo la piccola aveva poca febbre ed i medici meravigliati la trovarono in viadi guarigione. Gradatamente la febbre scomparve e dopo pochi giorni l’abbiamo portata a casa guarita. Ed ora sentiamo vivo il dovere dimanifestare tutta la nostra riconoscenza a S. Teresa del Bambino Gesù e di soddisfare i nostri voti.
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I genitori OTTORINO C. - ALMA M.
MARE DI LUGO (Vicenza). — Il mio piccolo Giuseppe di mesi 6 s’ammalò con tosse canina violenta e broncopolmonite doppia ed ormai eraperduta ogni speranza di salvarlo, Mi rivolsi con viva fede a S. Teresina, la pregai di tutto cuore facendo una novena, ed alla fine di questa ilmio piccolo Giuseppe cominciò dare segni di miglioramento ed in pochi giorni fu salvo. Quando tutto pareva andasse bene ebbe unaricaduta e questa volta le sue condizioni erano ancor più gravi. S. Teresa, nuovamente invocata, sfogliò un’altra delle sue rose profumatesul mio piccolo e gli ridonò la completa salute.
ELISA e BORTOLO M.
TREVIGNANO DI TREVISO. — La .nostra bambina di mesi 14 in seguito al morbillo fu colpita da una broncopolmonite e guarita da questa,da gastro-enterite e poi nuovamente da broncopolmonite. Il medico curante, dato lo stato grave della bambina si mostrava preoccupato.Siamo ricorsi alla Santa delle rose e abbiamo messa una reliquia sotto il guanciale delle malata. Ben presto la bambina riacquistò laperfetta salute. Riconoscenti
I genitori C. LIVONE ed ELVIRA
Le bambine Andreoli Bruna e Vincenza furono colpite da morbillo-angina. Versarono in gravissimo stato. Mi rivolsi subito a S. Teresa e tuttele notti prostrata dinanzi alla sua immagine la invocai. In breve la crisi passò senza bisogno d’intervento chirurgico: S. Teresa aveva lasciatocadere le sue rose. Riconoscente con i miei piccoli graziati vengo a rendere grazie alla cara Patrona.
La mamma A. ELISA
MONTORIO VERONESE. — Il mio cuore di madre ha ora un palpito nuovo, più ardente, per te, amabile Santina, espressione sincera di unamore che non verrà mai meno. Per ben tre volte porgesti pietoso ascolto alle mie suppliche e tre rose fragranti caddero dalle tue manisulla mia bambina . Franca di anni due. Ammalatasi in un primo tempo di grave risipola, che tanto la faceva soffrire, posi sulla parte dolenteuna tua reliquia, ed ecco che dal Cielo cadde la prima rosa sulla mia piccina la quale in breve si riebbe. Ma per poco, che unabroncopolmonite gravissima la condusse in fin di vita. Trasportata d’urgenza all’ospedale, le posi indosso, con la fede più viva, la reliquiache mi ottenne la grazia la prima volta e ti pregai come solo una mamma sa pregare. Alle mie suppliche sempre più ardenti, tu, benigna,facesti cadere una seconda rosa, e poi una terza perchè la piccola ebbe una grave ricaduta. Ora insieme al mio angioletto finalmenteristabilito, canto l’inno della gratitudine e del ringraziamento.
La mamma MARIA B. A. Il padre B. SERAFINO
CITTADELLA. — Il nostro bambino Gustavo di anni otto, si ammalò di mastoidite con complicazioni gravissime. Il caso era disperato anchesecondo il parere dei più grandi specialisti. Egli era devoto assai già da prima a S. Teresa del Bambino Gesù, si raccomandò vivamente adEssa e la mamma ed il papà unirono le loro preghiere a quelle di lui. Dopo qualche giorno incominciò a migliorare e un pò alla volta guarìperfettamente. Ringraziamo di cuore la cara Santa.
TINA e ANGELO Z.
TREGNAGO (Verona). — Il mio figlioletto, già affetto da broncopolmonite, fu inoltre attaccato da tosse canina e quindi da tonsillite.Disperando ormai d’ogni mezzo umano, mi rivolsi con piena fiducia a S. Teresa del B. Gesù. La grazia non tardò ed il bambino ebbe subitola perfetta salute. Riconoscente
La mamma B. LAVINIA
LORIA (Treviso). — Carmela Piva di Abramo, di anni 26, Novizia delle Suore dell’Ordine di San Francesco di Sales di Padova, ammalavasiseriamente per cui fu provveduto al suo ricovero in un ospedale. I genitori la votarono alla Santa di Lisieux e dopo brevissimo tempo fudimessa guarita. Senonchè dopo qualche tempo ammalavasi d’altra malattia, .contro la quale la scienza si dichiarò impotente. I famigliariricorsero di nuovo alla Santa delle rose, chiedendo che se non era possibile ottenere la grazia della guarigione, impetrasse da Dio almenoquella della solenne professione religiosa a cui l’ammalata teneva più della vita. E inaspettatamente — proprio il giorno in cui arrivaronoreliquie da Tombetta e l’ultimo in cui la degente fu nella pienezza delle sue facoltà mentali — giunse dalla Rev.ma Generale dell’Ordinedisposizioni per la Professione. Così la poveretta potè unirsi sul letto di morte coi voti al suo Gesù, chiamandosi Suor M. Zenobia, e morirepoco dopo contenta. Di questo i genitori rendono grazie a S. Teresina e ai suoi piedi sciolgono il voto implorando una nuova rosa.
I genitori P. ABRAMO - S. GIOVANNA
ESCALONS (Francia). — Il nostro piccolo Giovannino venne alla luce quasi morente e senza nessuna speranza che potesse sopravvivere.Gli venne amministrato il S. Battesimo e da quel momento ebbe un risveglio. S. Teresa aveva esaudite le nostre preghiere e volle ridare lavita al nostro piccino. Grazie o cara Santa, te ne saremo sempre riconoscenti.
I genitori T. PAOLO – G. MARIA
BOSCOCHIESANUOVA (Verona). — Ringrazio di cuore S. Teresa del Bambino Gesù che ha voluto lasciar cadere una sua profumata rosaanche su di me donandomi la vita quando ogni speranza era perduta, guarendomi da più mali e per ultimo da un’avvelenamento acuto chein due giorni mi aveva ridotta in fin dl vita. La scienza umana nulla più poteva fare per me. Soltanto quella divina poteva ancora, perintercessione della mia cara protettrice S. Teresa, che volle esaudire le mie preghiere.
ROSA M.
VILLA NERI DI S. STEFANO D’AVETO (Genova). —Fui colpito da forte mal di gola ed in seguito si sviluppò un ascesso alla tonsilla destrache a causa del diffuso gonfiore mi ostruiva completamente la gola. In quei penosi momenti mi raccomandai alla Santa delle rose confervide preghiere e dopo alcuni giorni il male cessò e mi ristabilì completamente.
Aiutante di Battaglia T. GIOVANNI
VENEZIA. — In un momento di vane apprensioni e dì abbattimento fisico, mi rivolsi col pensiero a Santa Teresa del Bambino Gesùsupplicandola del suo aiuto. Ringrazio di cuore il Signore, che per intercessione della Santa, ridonò la serenità al mio spirito, potei compierebene il mio viaggio che mi preoccupava, e mi trovo di molto avvantaggiata fisicamente. Adempio la promessa di pubblicare la grazia,pregando la cara Santa di continuare a proteggermi.
LUISA C.
PESCANTINA (Verona). — Nostro figlio Bruno ammalatosi con dolori articolari gravi che ne fiaccarono il cuore fu dichiarato perduto da unconsulto medico. Con fede ci rivolgemmo a S. Teresa affinchè ottenesse la grazia presso Gesù e Maria. Al tocco della reliquia il pazienteebbe un subitaneo miglioramento ed il giorno seguente venne dichiarato fuori pericolo.
I genitori PIETRO e ANGELO L.
BADIA CALAVENA (Verona). — La mia bimba Taioli Lina d’anni 4, affetta da cheratite perdette completamente la vista e il medico non midava ormai più alcuna speranza che guarisse. Ricorsi a S. Teresa del B. Gesù promettendole che se mi avesse guarita la figlia l’avreicondotta al suo Santuario ed abbonata al periodico. In una settimana la piccina ritornava a godere perfetta salute. La mamma riconoscentecompie il voto.
POZZOLEONE (Vicenza). — Nel novembre dell’anno 1929 mentre suonavo le campane una corda si è impigliata accidentalmente nellagamba destra producendomi una frattura al femore. Le scheggie penetrate nel muscolo, provocarono numerosi ascessi, uno dei quali lesela vescica. Mi sottoposi a cure numerose e dolorose, fui degente negli ospedali di Cittadella e di Lido di Venezia ma ne ritrassi scarsi esiti.Nel novembre dello scorso anno fui nuovamente ricoverato all’Ospizio Marino di Lido — Venezia perchè le condizioni si erano aggravate evolevo essere sottoposto ad un atto chirurgico. Il professore visto il caso disperato, non acconsentì e mi fece trasferire all’ospedale diMontecchio Maggiore. Qui il professore mi tenne in osservazione diversi giorni e trovò che oltre la lesione avevo anche un grosso calcoloalla vescica. I dolori erano diventati insopportabili, e quantunque il professore non mi assicurasse la difficile operazione, mi sottoposi all’attochirurgico, abbandonato completamente alla protezione della Santa Taumaturga, che ho sempre invocato nei momenti più dolorosi.L’operazione riuscì con pieno esito, anche per la valentia del professore ma si vide la protezione della cara Santa nel fare rimarginare laferita in breve tempo e darmi la tanto sospirata guarigione, con grande meraviglia del professore e di quanti mi conoscono. Con gioia infinitaadempio alla promessa, assicurando perenne riconoscenza alla grande e buona Santa che mi ha ridato la vita.
FORTUNATO Z.
SONDALO (Sondrio). — La mia nipotina Anselmi Riella di sei mesi, malata di gastro-enterite con forte deperimento era già dichiarataperduta dai medici. Dopo alcuni giorni di alternativa pareva avviarsi ad un miglioramento, ma ebbe una più grave ricaduta. Fiduciosi cisiamo rivolti a S. Teresa del B. Gesù perchè ci soccorresse ed Ella ci esaudì. La piccola Riella cominciò a migliorare ed ora
si è completamente ristabilita.
GINA M. B.
S. ANNA D’ALFAEDO. — Mi trovavo a Colognola ai Colli in servizio e ad un tratto mi sentii colpita da una forte febbre e dovetti mettermi aletto. Chiamato d’urgenza il dottore, dichiarò che ero affetta da tifo e d’urgenza fui trasportata all’ospedale di Verona. Dopo 15 giorni miscoppiò una forte broncopolmonite che mi fece soffrire per ben 15 giorni. Quando credevo d’essere guarita, sopravvenne un’acuta flebitealla gamba sinistra con dolori fortissimi. I dottori disperavano di salvarmi. Provvidenza volle che in quei tristi e dolorosi momenti miamamma mi portò dal Santuario di Tombetta una Reliquia di Santa Teresa e me la posi ove più forti mi battevano i dolori pregando epromettendo la mia riconoscenza se fossi guarita. Da quel momento mi sentii migliorata e dopo due lunghissimi mesi di sofferenze lasciaiquel luogo di dolori e di pianti. Dopo quattro mesi di convalescenza potei ritornare al mio servizio. Nel maggio scorso fui colpita da unterribile male di denti e levatone uno, mi cagionò una grave infezione che mi costrinse a recarmi all’ospedale per le cure che il casorichiedeva. Ancora una volta con la protezione della Santa tutto riuscì bene e dopo un mese uscii perfettamente guarita. Oggi adempio lemia promessa ai piedi della cara Santa.
MARIA T.
SALUZZO. — La nostra piccola Silvia di quattordici mesi, fu colpita da broncopolmonite e fortemente si temette di perderla. Ricorrendo a S.Teresa la bambina guarì. Con la speranza che la cara Santa vorrà proteggerla anche per l’avvenire, e specialmente l’aiuti a farsi santacome Essa, riconoscenti e commossi ringraziamo.
CONIUGI B.
CASTEL D’AZZANO. — La nostra bambina Adriana s’ammalò con febbre e le forze le venivano sempre meno. Chiamato il medico, dichiaròtrattarsi di paralisi infantile. Prestate le prime cure, siamo poi ricorsi a S. Teresa pregandola che facesse scendere una rosa sopra la nostraAdriana. La Santa ci esaudì ridonandole la salute.
I genitori F. ANDREA e ANNETTA
Nostro figlio Mario d’anni 7 cadeva accidentalmente da un’altezza di 6 metri circa riportahd.o delle lesioni interne. Dato il suo grave stato siamo ricorsi subito ad un professore Efig, I il quale non ci diede nessuna speranza di poterlo salvare. Ci V. i rivolgemnao con fede a 5. Teresa del 5. G. cominciando una a novena e dopo quindici giorni il nostdo Mario cominciò a mi— i ni gliorare.
I genitori M. RINO e FULGIDA
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA. — A Concise (H.te Savoie - Francia) il piccolo Felice Greco di tre anni, che giocava in un cortile, uscivacorrendo nella strada del paese, strettissima, nel momento in cui passava un camion. Il bambino urtò nel parafango del veicolo, cadde aterra e sarebbe stato inevitabilmente schiacciato se il conduttore non avesse avuto tanto sangue freddo da frenare improvvisamente lamacchina che con le ruote posteriori distava appena 20 centimetri dal piccolo imprudente. Fortunatamente se la cavò con una lieve ferita alviso e qualche contusione al braccio destro.
S. GIORGIO IN SALICI. — Nostra figlia Italina si mise a letto con febbre altissima. Chiamato il medico la trovò affetta da grup e polmonitedoppia. Spaventati, ma pieni di fiducia ci siamo rivolti a S. Teresa del B. Gesù con una novena. Si ebbe un miglioramento, ma breve perchéseguì la nefrite e bronchite. Insistemmo presso la cara Santa e dopo 35 giorni tornò a casa completamente ristabilita.
I genitori F. GIUSEPPE e MARIA
Mia sorella venne colpita da una malattia che non fu conosciuta dal medico. In otto giorni fu ridotta in condizioni da disperare di salvarla. Ricorsi con fiducia a S. Teresa e dopo otto malattie che si sono sviluppate tutte gravi, per le assidue cure dcl medico e la protezione della cara Santina guarì perfettamente.
B. CORINNA
MILANO. — Fui ricoverata all’ospedale sanatoriale di Dolo perché affetta da pleurite con frequenti emottisi. Durante i tre a mesi di degenzaho fatto una novena alla cara Santa delle rose bevendo un cucchiaino di acqua delle rose benedette al suo Santuario, ed in breve mi trovaiguarita.
BUTTAPIETRA (Verona). — Il nostro piccolo Bruno, di 15 mesi, veniva colpito da una grave malattia cerebro spinale. Il medico cheamorosamente lo curava non ci nascose la gravità del caso. Noi tutti di famiglia abbiamo iniziato una novena a S. Teresa del B. Gesù edopo otto giorni di fervida preghiera il bambino pareva migliorasse, ma qualche giorno dopo ebbe una ricaduta che durò 90 giorni, dopo iquali e per i dolori sofferti, rimaneva offeso alla vista. In noi però non cessava la speranza dalla completa guarigione e, iniziata così un’altranovena fu strappata anche questa grazia ed ora il bambino gode perfetta salute e ciò lo si dava solo ad una grazia del cielo, come confermòlo stesso dottore.
I genitori RITA e GIUSEPPE M.
PALU’ (Verona). — Fui colpita da un male che il medico giudicava malcaduto. Le cure furono tutte vane. In principio mi veniva due o tre volteal mese e poi sempre più fino a due o tre volte alla settimana. Disperata, ma sempre fiduciosa nella cara Santina, la pregai perchésfogliasse una delle sue rose miracolose anche sopra di me, e fui esaudita.
Z. ANTONIETTA
ALZANO LOMARDO. — Ero un po’ incredula delle tante grazie di S. Teresina, ma quando mi si ammalò gravemente il mio bambino ricorsicon fiducia a Lei promettendo di far pubblicare questo a grazia ottenuta. La Santina mi ha esaudita ed ora sciolgo la mia promessa.
Colpita da polmonite grave, mi sopraggiunse il seguito pleurite e nefrite. Il caso era disperato dato anche che ero prossima a divenir madre,e già i medici avevano pronosticata imminente la mia fine, In quel terribile momento i miei cari si rivolsero con piena fiducia a S. Teresina delB. Gesù. Da quel momento cominciai e migliorare e solo dopo pochi giorni venni dichiarata fuori pericolo e con me anche la piccola creaturach’ebbi la gioia di abbracciare. Ora con animo riconoscente rendo pubblica la grazia e prego S. Teresina che mi protegga sempre, assiemeai miei cari.
F. P. ANNA
PREDAPPIO. — Dotata di un animo sensibilissimo mai mi decidevo operarmi sebbene valenti professori insistevano perchè prendessi unarisoluzione. Dopo tante preghiere presi la decisione ed entrai in clinica febbricitante e col sistema nervoso agitatissimo. Avendo disturbi digola temevo molto per prendere il sonnifero, invece mi addormentai tranquilla. L’operazione durò circa un’ora e un quarto, ma rimasiaddormentata per cinque ore. Mi svegliai tranquilla senza avere nessun sintomo di vomito e mi sentivo così bene come nulla fosse. La nottedormii tranquillamente. Nei giorni che seguirono l’operazione lessi con tanto fervore “Storia di un’Anima” e dopo questa lettura mi sentiirassegnata e tranquilla. Ora mi trovo perfettamente guarita.
MARIA C. C.
GAZZOLO D’ARCOLE (Verona). — Il mio bambino Vittorio fu colpito da ulcere e morbillo e poi si sviluppò una forte gastroenterite. Dopo averprovate tutte le cure il piccolo peggiorava sempre più tanto che i medici stessi disperavano di poterlo guarire. Con fiducia mi rivolsi alla caraSanta delle rose con una novena. La febbre cominciò a diminuire ed in pochi giorni guarì completamente.
I genitori MARIA e MICHELE R.
SANT’ANNA D’ALFAEDO (Verona). — Fui colpita da forti dolori di ventre e non ci fu nessun mezzo per farli cessare. Chiamato il medico,disse trattarsi di male serio. Mi tenne in osservazione due giorni e poi fu costretto ad inviarmi all’ospedale di Verona. Appena arrivata sitentò l’operazione di appendicite acuta con peritonite. L’operazione pareva riuscita bene, ma due giorni dopo mi trovavo agli estremi e mivennero amministrati gli ultimi conforti. Per ispirazione di mia sorella mi fu messa la reliquia di S. Teresa sulle ferite e con meraviglia di tuttipochi momenti dopo si manifestò in me un sensibile miglioramento che aumentò di giorno in giorno. La febbre alta però era insistente ed ilprofessore non sapeva darsi pace. Inutili furono i consulti fatti e le analisi del sangue provate. Si volle tentare un’ultimo consulto. Dall’esameradiografico si rendeva necessaria un’altra operazione per un’ascesso sulle ali del fegato e uno sul fianco. Soffrii molto ed ero ridotta in unostato compassionevole tanto che anche il professore non dava più nessuna speranza ai miei famigliari. Ma le preghiere di mio marito e deimiei sette figli commossero il S. Cuore di Gesù e S. Teresa. Per ben sessanta giorni stetti fra la vita e la morte e poi cominciò un lievemiglioramento. Al settantesimo giorno potei uscire dall’ospedale e malgrado che le ferite fossero ancora aperte, miglioravo giorno per giornofinché ho potuto raggiungere una perfetta guarigione. Potei portarmi all’altare di S. Teresa in Tombetta coi miei famigliari a porgerLe i più viviringraziamenti.
EMMA B. in M.
MONTORIO. — La nostra piccina Luciana di giorni 8, fu ammalata di resipola e ricoverata all’ospitale. Dopo un mese di cure non siriscontrava nessun miglioramento e le sue condizioni andavano sempre più aggravandosi. Fin dall’inizio della malattia i medici ci diederopoca speranza di salvarla. Col cuore affranto dal dolore non perdemmo mai la speranza, tanta era la fiducia che avevamo in S, Teresa delB. Gesù. Cominciammo una novena ed al terzo giorno i medici s’ac
corsero di un’altra malattia e cioè la difterite. Al termine della novena era fuori pericolo ed in seguito guarì perfettamente. Qualche annodopo si ammalò nuovamente di bronchite con principio di broncopolmonite tanto che il dottore fu costretto a farla ricoverare in ospedale.Anche questa volta le sue condizioni erano preoccupanti. Senza perder tempo corsi in chiesa, mi inginocchiai ai piedi della Santa chefervidamente pregai cd ecco finalmente che nello stesso giorno la febbre diminuì e s’iniziò la guarigione.
I genitori G. ALESSANDRO e AGNESE
IVICA (Rovigo). — Il nostro caro figlioletto Vittorio, di appena 7 anni, è stato colpito da un forte morbillo con febbre altissima che lasciò perconseguenza una forte anemia ribelle ad ogni cura.. Sottoposto ad esame radioscopico presentava anche una piccola lesione al polmonesinistro per cui dovemmo farlo ricoverare al Sanatorio. In questi giorni di angoscia ci siamo rivolti con una novena alla Santa delle rose.Dopo tre mesi di cura il bambino è ritornato in famiglia guarito.
I genitori B. DANTE e MARGHERITA
MANTOVA. — Osservando con i miei fratelli una piccola reliquia di S. Te resa del Bambino Gesù, mostratami da mia sorella, dissi che concredevo al contenuto della stessa. La piccola Santa avrà accolto con dispiacere le mie parole ; e con ciò che mi è poi accaduto, ritengo cheElla abbia voluto farmi comprendere quanto sia grande la Sua santità. Alcuni giorni dopo, lavorando, sono caduto da una scala alta circa 8metri, battendo la nuca su una ringhiera, e cadendo poi al suolo. D’urgenza sono stato trasportato all’ospedale e si disperava molto sullamia salute e per le conseguenze che tutti prevedevano sarebbero avvenute. Mia sorella, devota, alla cara Santa, offri una S. Comunione.per la mia guarigione; la pregò fervorosamente, e accese una candela davanti alla sua Immagine e reliquia; infine mi affidò interamente alladi lei protezione. Mio fratello si unì anch’esso alle mie preghiere. S. Teresina ha subito ascoltato le loro povere preghiere; il giorno seguentesi constatò un vero miglioramento, e dopo una quindicina di giorni mi ero ristabilito completamente. Chiedo perdono di cuore alla caraSantina, e con gioia la ringrazio della sua sentita protezione.
S. OTTORINO