Altare di sant'Antonio

Entrando, il primo a destra.

Mercoledì 23 settembre 1931, ricorrendo il settimo centenario della morte di S. Antonio da Padova (23 settembre 1231) fu consacrato da S. E. Giovanni Adeodato Piazza, Arcivescovo di Benevento, il nuovo altare in onore del Santo su disegno dell’architetto F. Banterle.

L’altare, in marmo bronzetto di Verona, eleva il suo bellissimo trittico di nicchie sullo sfondo ben decorato della cappella. Nella nicchia centrale, sormontata da una elegante guglia sporgente, lavorata in trafori e graziose foglie rampanti, è la statua del Santo, col Bambino e col tradizionale pane. Ai lati, nelle nicchie laterali, la statua di S. Alberto di Sicilia, Carmelitano, e di S. Gaetano da Thiene, che ricorda la devozione caratteristica ed antica del Sobborgo. Tutte e tre le statue sono in legno, opera dello scultore V. Moroder di Ortisei.

La parte decorativa della Cappella fu affidata al Cav. Prof. U. Bargellini da Firenze che, sull’ovale di sfondo, sopra l’altare, ha tracciato in lavoro di affresco, il caratteristico gesto del Santo che distribuisce pane ai poveri.

I tre Santi sono rappresentati nei loro gesti caratteristici. Passati alla storia come i ‘santi della carità’: S. Antonio da Padova (Lisbona 1195 – Arcella 1231) è nel gesto di distribuire il pane; S. Alberto da Trapani (Trapani 1212 - Messina 1307)) ha in mano un giglio, simbolo della vittoria sui sensi riportata all’inizio della sua vita religiosa; S. Gaetano (Vicenza 1480 – Napoli 1547) sembra invitare tutti a sé in un gesto di accoglienza, lui che svolse, tra le altre iniziative, tutta una attività in favore dell’infanzia abbandonata.