La scritta: “Ferte per antiquos Patrum vestigia gressus”, (espressione virgiliana), (Camminate imitando gli esempi dei Padri).
Nel 1962 , per commemorare il IV° centenario della ‘Riforma dell’Ordine Carmelitano’ operata da S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce, i Padri Carmelitani del Santuario eressero questo nobile e severo altare neogotico, realizzato in marmo rosso nella parte inferiore e in bianco apuano in quella superiore.
Al centro dell’Altare, in stile gotico e con vari marmi pregiati, spicca una Croce luminosa in alabastro e ai suoi piedi sono collocate due belle statue in marmo di Carrara raffiguranti i due Santi Riformatori: Teresa di Gesù e Giovanni della Croce.
Ai lati, due Angeli estatici, e poi ancora due Angeli con lampada in mano: poggiano su due colonne (è il tempo dell’uomo) a indicare la sacralità del luogo e quanto di progettualità divina si è realizzato nel tempo.
A Teresa in particolare, è dedicato il ‘gloria’ luminoso, opera di Rossato da Treviso, dipinto nel lunettone centrale della cappella che vede, assieme a Giovanni co-riformatore, l’accoglienza in paradiso dei due eccezionali Santi e Dottori della Chiesa.
Sotto la mensa dell’Altare un bassorilievo in marmo raffigura la morte di Teresa d’Avila, mentre le due formelle ai lati ritraggono i due Santi in un momento di estasi.
Nelle pareti di destra e di sinistra sono rappresentati quattro momenti della vita dei due grandi riformatori: S. Teresa di Gesù e S. Giovanni della Croce. La parte pittorica è opera di Rossato da Treviso, quella in mosaico della Ditta Castaman di Venezia.
A destra in basso: La Riforma inizia presso le Carmelitane il 24 agosto 1562; Teresa ha modo di incontrare un fraticello, già carmelitano calzato, fra Giovanni di San Mattia, e di prospettargli una forma di vita più impegnata. Il 28 novembre 1568 a Durvelo inizia la Riforma maschile e il fraticello, che assumerà il nome di Giovanni della Croce, riceverà dalle mani di Teresa, in ginocchio davanti a lei, lo scapolare. Particolarmente suggestivo il paesaggio, visto dal chiostro conventuale, che conferisce al lavoro una sua distinta qualificazione artistica.
La scritta: “Filii eorum propter illos usque in aeternum manent”, (I loro figli, grazie ai Fondatori, rimarranno per sempre).
In alto: Teresa benedice i primi missionari carmelitani.
A sinistra in alto: Teresa con il cugino Rodrigo fugge verso la terra dei Mori per morire martire.
In basso: Incontro di Teresa con fr Giovanni di San Mattia a cui propone la nuova vita nella Riforma Carmelitana.