Baudëtta (gaudietta) Suonare le campane a festa. Per suonare la Gaudietta, ossia per suonare le campane in doppio, come si diceva anticamente, bastavano due campane delle quali una veniva percossa con tocchi regolari ed intervallati. Dapprima fu la Campana Maggiore battuta con tocchi regolari di Martelletto a mano, mentre con un secondo martelletto si batteva sulla seconda in punti diversi per ottenere tonalità differenti. Successivamente le campane furono tre (da qui il verboTribaudëttè). In seguito i Mastri Campanari arricchirono via via il suono a festa rendendolo più complesso, ampio ed integrato da vere “arie” per eseguire la quali occorrevano almeno cinque Campane disposte come nel disegno. Ma non sempre disponevano di cinque bronzi, ossia cinque note. Escogitarono perciò il Batòcc scond (battaglio secondo) disegno sopra dove X è il manico forato-forgiato in ferro- per agganciarvi il tirante; Y è il gancio pure esso di ferro forgiato, per appenderlo al foro del battacchio. W è il corpo in legno a sezione tonda, sul quale scorreva la pera (K) metallica, da aggiustare alla conveniente altezza. La maniera di disporre le campane sui campanili variava da posto a posto ed era condizionata dal tipo di costruzione muraria e dal rapporto di dimensioni tra le campane stesse e la cella campanaria. Per la maggior parte erano disposte a cerchio, sullo stesso piano, come in figura, dove il Campanone o Prima Maggiore (1) riempiva da solo una finestra campanaria, parimenti alla: Seconda (2) ed alla Terza(3), mentre la : Quarta (4) e la Campanella o Quinta, Squilla (5) erano accoppiate in un unico vano.